GUALTERIO, Filippo Antonio
Giuseppe Monsagrati
Secondogenito di cinque figli, nacque il 6 ag. 1819 a Orvieto, nella settecentesca villa di famiglia, dal marchese Ludovico e da Maria Guerrieri Gonzaga. [...] -XII, XIV-XIX, XXII-XXVI, Roma 1947-88 (si veda l'Indice dei mittenti alla fine dei singoli volumi); O. Priolo, Cinque lettere di F.A. G., in Boll. dell'Istituto storico artistico orvietano, XXIX (1973), pp. 47-60. Riferimenti critici in: V. Gioberti ...
Leggi Tutto
BENEDETTINI
Giorgio Picasso
Durante la prima metà del Duecento, se da una parte si attenuarono le peculiarità che specialmente nel secolo precedente avevano visto due forme di monachesimo, 'vecchio' [...] ad Aquisgrana, chiese al capitolo generale dei Cistercensi di essere ammesso a partecipare dei benefici spirituali dell'Ordine; sul letto di morte, come è noto, volle indossare l'abito di quei monaci. Ai Verginiani, ai quali lo legavano ricordi ...
Leggi Tutto
GIANNONE, Pietro Celestino
Mario Pecoraro
Nacque a Camposanto, piccolo comune sul Panaro nel Modenese, il 14 marzo 1791 (e non il 5 o 15 marzo 1792 come erroneamente riportato in quasi tutti i repertori [...] . e il suo poema l'"Esule", Torino 1958; A. Morselli, Pagine mute del poeta P. G., in Atti e mem. dell'Accademia naz. di scienze, lettere e arti, s. 6, III (1961), pp. 151-160; A. Barbieri, Modenesi da ricordare, II, Modena 1971, p. 58; G. Ragazzi, P ...
Leggi Tutto
FIESCHI, Gian Luigi
Osvaldo Raggio
Nacque a Genova da Sinibaldo "comes Lavaniae" (quondam Gian Luigi seniore, ramo di Torriglia e Savignone) e Maria Grosso Della Rovere (figlia di Bartolomeo del ramo [...] di Olivieri, Bernabò Brea, Belgrano, Gavazzo, Staffetti. Il Brea (1863) fece ricorso a fonti dell'Archivio di Stato di Genova (Lettere e Istruzioni) per proporre un punto di vista critico sugli tidoli" delle fazioni e rispetto al "giudizio che del ...
Leggi Tutto
GUGLIELMI, Alessandro
Mario De Gregorio
Nato a Siena nel 1501 da Giovanni Battista, dedicò la prima parte della sua vita alle lettere e allo studio della storia della sua città.
Il 23 giugno 1530 gli [...] scrisse diverse volte al G. per richiederle (la lettera da Roma del 6 giugno 1542, ibid., C.III.26, c. 26, in Delle lettere di M. Claudio Tolomei…, Venezia 1547, c. 11v). L'ammirazione del Tolomei era dovuta al fatto che - come spiega in una lettera ...
Leggi Tutto
FLORIO, Lavinia
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Udine il 13 sett. 1752 dal conte Daniele, noto poeta friulano, e da Vittoria dei conti di Valvason-Maniago Arcoloniani, dama di notevole cultura e spiritualità. [...] di S. Gessner, di Voltaire e di Rousseau si mescolavano a quelli di V. Alfieri, V. Monti e G. Parini. La F. aveva letto fra i primi Il mattino e Il mezzogiorno, e ne scriveva con entusiasmo, lontana com'era dal mondo milanese in essi satireggiato. Si ...
Leggi Tutto
LANDOLFO
Valeria Beolchini
Primo di questo nome, principe dei Longobardi del Principato unito di Capua e Benevento, nacque da Atenolfo (I) - nipote di quel Landolfo il Vecchio che fu il capostipite [...] di Atenolfo (II), sposò il principe di Salerno Guaimario (II), che a sua volta diede in sposa la figlia di primo letto Rothilde al figlio di L., Atenolfo (III).
Nella primavera 915, dopo oltre cinque anni dalla prima ambasciata di L. a Costantinopoli ...
Leggi Tutto
DE LEVA, Giuseppe
Sergio Cella
Nacque a Zara da nobile famiglia d'origine spagnola il 18 apr. 1821, figlio di Cesare e di Angela Nachich-Voinovich. Compì gli studi ginnasiali a Zara e subì nel 1840 [...] Degli eretici di Cittadella, in Atti d. R. Ist. ven. di sc. lett. ed arti, s. 4, II [1872-73], pp. 340-415), per i delle opere di G. D., commemor., in Atti del R. Ist. ven. di sc. lett. ed arti, s. 7, VII (1895-96), pp. 304-40; C. Cipolla, G ...
Leggi Tutto
MARCOVALDO DI ANNWEILER
TTheo Kölzer
Fu uno dei ministeriali dell'Impero più in vista dell'epoca sveva. Nacque in una famiglia con possedimenti nei territori del medio corso del Reno che solo al servizio [...] M. soffocò nel sangue, insieme al maresciallo Enrico di Kalden, la rivolta esplosa in Sicilia contro l'imperatore. Pare che sul letto di morte Enrico VI (m. 28 settembre 1197) gli abbia affidato il suo testamento, che fu poi rinvenuto dalle truppe ...
Leggi Tutto
BOSCOLI, Pietro Paolo
Carlo Pincin
Nacque a Firenze da Giachinotto e monna Cosa il 30 giugno 1481, discendente di una famiglia tra le più antiche e nobili della città. Il padre aveva partecipato nel [...] a dire da Pietro Pagolo ad un suo carissimo amico e ricordatogli che si dovesse astenere dagli studi delle umane lettere, che gonfiavano il cervello, e convertirsi tutto agli studi e discipline della cristiana filosofia".
Fonti eBibl.: Sulla famiglia ...
Leggi Tutto
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...
letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...