AGLIETTI, Francesco
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Nacque a Brescia il 1 nov. 1757 da Giambattista, di famiglia aretina, e da Angela Grisser, di origine tedesca. Trasferitasi la sua famiglia a Padova, compì in questa città gli [...] questo argomento, edita a Venezia nel 1800).
Notevole pure un suo discorso su La costanza delle leggi fondamentali dell'arte medica, letto nel 1803 e dato alle stampe in Venezia l'anno seguente. Vari altri suoi scritti medici minori sono inseriti nel ...
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DA MONTE (De Monte, Dei Monte), Giovanni Battista, dettò Montano
Maria Muccillo
Nacque nel 1489 a Verona, da nobile famiglia, originaria di Monte San Savino (prov. di Arezzo) donde il cognome, primogenito, [...] di gente d'arme" e nipote di Mariotto, collaterale generale della Repubblica veneta.
Studiò a Padova, allievo di M. Musuro nelle lettere latine e greche e di Pomponazzi in filosofia. In medicina gli fu maestro Niccolò Leoniceno le cui lezioni seguì a ...
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BUSINCO, Ottavio
Maria Chiara Bossi
Nacque a Ierzu (Nuoro) il 12 ag. 1896 da Nicolò e da Rosa Corgiolu. Dopo essersi laureato in medicina all'università - di Cagliari nel 1921, per un decennio, sino [...] contro il cancro si concluse con la fondazione del Consorzio regionale sanitario annesso a un istituto ospedaliero di 270 posti letto. Per la promozione e la realizzazione di tali iniziative, nel 1959 divenne membro della giunta esecutiva della Lega ...
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PIETRO d'Abano
Iolanda Ventura
PIETRO d’Abano. – Nato ad Abano (Padova) verso il 1250, fu figlio di Costanzo (Constantius) della famiglia de Sclavione, notaio del sigillo del Comune di Padova.
Le testimonianze [...] le affermazioni delle sue fonti e auctoritates (in particolare Aristotele). Il riferimento a tali esperienze va letto perciò non in chiave biografica, ma specificamente letteraria.
Il soggiorno parigino è invece documentato da una testimonianza ...
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PIRAMI, Edmea
Dario De Santis
PIRAMI, Edmea. – Figlia di Alberto, originario di Pescia, professore di lettere al ginnasio, e di Virginia Amadei, nacque ad Ascoli Piceno il 27 giugno 1899.
Terza di quattro [...] pediatrica. All’interno dei nuovi locali dell’istituto, che comprendevano moderni laboratori, un’ampia biblioteca e novanta posti letto, ebbe modo di proseguire le ricerche oggetto della sua tesi e nel 1925 pubblicò sul periodico della clinica, la ...
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CLIVIO, Innocente
Bruno Brundisini
Nacque a Milano il 5 ott. 1862 da Cesare e Rosa Perego. Nel 1886 si laureò, a Torino, in medicina e chirurgia. Trasferitosi all'università di Pavia, fu dapprima assistente [...] Vincendo non poche difficoltà, riuscì a rendere la sua clinica una delle più attrezzate: ne aumentò il numero dei posti letto, dal 1927 ne assicurò il funzionamento anche durante il trimestre estivo, ne incrementò i ricoveri (che giunsero alla cifra ...
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LORENZI, Lorenzo
Margherita Palumbo
Nacque a Firenze tra il 1459 e il 1460 da ser Piero di ser Antonio (si ignora il nome della madre). Iniziati gli studi a Firenze, nel 1476 era scolaro presso lo Studio [...] greco e all'educazione di Michele Verino, figlio dell'amico Ugolino, di cui la Biblioteca Riccardiana di Firenze conserva, nel ms. 915, le lettere scritte al L. tra il 1485 e il 1487 (Verde, III, 2, pp. 677 ss.).
Nel settembre 1487 tornò a Pisa per ...
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GAIFAMI, Paolo
Salvatore Vicario
Nato a Como, da Carlo e da Teresa Fontana, il 16 giugno 1883, frequentò i corsi ginnasiali e liceali a Venezia, quindi si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia [...] 1927 costituì la guardia ostetrica per il pronto soccorso domiciliare, nel 1930 creò un albergo materno con 24 posti letto per le gravide "illegittime", nonché - in accordo con il Consorzio provinciale antitubercolare - un ambulatorio per gravide e ...
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BONDIOLI, Pietro Antonio
Giulio Coari
Nato a Corfù nel 1765 da Giacomo e da Chiara Marsili, si dedicò agli studi letterari. Trasferitosi poi a Padova, vi iniziò gli studi fisico-medici, allievo prediletto [...] morì il 16 settembre 1808.
Valente medico pratico e dotato di vasta cultura, il B. fu autore di una Memoria sopra l'aurora boreale letta all'Accademia di Padova il 15 dic. 1790, per la quale ottenne l'elogio di G. Toaldo e di A. Volta; egli riprese ...
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GROCCO, Pietro
Paolo Zampetti
Nacque ad Albonese Lomellina, nel Pavese, il 27 giugno 1856 da Luigi, un modestissimo artigiano che alternava il mestiere di sarto a quello di barbiere, e da Maddalena [...] , Reumatologia, Napoli 1982, pp. 184 s.); e quelli di interesse psicologico, base del suo approccio umano e medico al letto del malato (Suggestioni ed ipnotismo, in Giornale di neuropatologia, VI [1888], pp. 241-269). Va infine ricordata l'attenzione ...
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letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...
letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...