LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] quia fere omnes et singuli per idiomata propria seu vulgaria vel corruptum latinum ad invicem sibi scribunt et rescribunt [nelle loro lettere non cercano l'ornato delle parole, ma quasi tutti si scrivono e rispondono o nei propri idiomi volgari o in ...
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Casadio, Aglauco
Flavio De Bernardinis
Regista e scrittore, nato a Faenza (Ravenna) il 23 novembre 1917. Autore di alcuni cortometraggi d'arte e d'argomento industriale e di due lungometraggi d'invenzione, [...] dello scrittore Tonino Guerra, che C. chiamò a collaborare, assieme a Elio Petri e Ennio Flaiano, dopo aver letto alcune sue poesie scritte in dialetto romagnolo. La vicenda, ambientata in un paesino della bassa padana, vede un imbroglione ...
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CODEMO, Luigia
Anita Zagaria
Nacque a Treviso il 5 sett. 1828 da Michelangelo e Cornelia Sale ved. Mocenigo. Si dimostrò subito una bambina di spiccata intelligenza e di ferrea memoria; l'ambiente familiare [...] della vita paesana. In seguito regalò al Manzoni un suo quadro raffigurante la Madonna che lo scrittore conservò nella sua camera da letto fino alla morte.
Nel 1841 andò a Trieste, dove conobbe il Tommaseo; fu poi a Roma, e nel '42 a Napoli, dove ...
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CIMINELLO, Nicola
Franca Petrucci
Del C., che ebbe la ventura di essere indicato per circa tre secoli come l'autore dei Cantari sulla guerra aquilana di Braccio, nulla sappiamo se non che fu rappresentante [...] in cui era forzatamente vissuto per più di un anno, non aveva assistito personalmente. Il poema, destinato ad essere letto in pubblico, deve essere stato compiuto entro i sei anni successivi all'epilogo della vicenda narrata. Di esso si hanno ...
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proverbio
Domenico Russo
La saggezza popolare
Frase concisa e incisiva, molto nota e di antica tradizione popolare, il proverbio esprime un concetto o più spesso una regola di comportamento considerati [...] : Stare a tavola e non mangiare, è una cosa da crepare; oppure più complessa: Stare a tavola e non mangiare, stare a letto e non dormire, aspettare e non venire, son tre cose da morire. Molto usata è anche la forma antitetica (contraria, opposta) che ...
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JACOBBI, Ruggero
Anna Dolfi
Scrittore, traduttore, saggista, regista teatrale, nato a Venezia il 21 febbraio 1920, morto a Roma il 19 giugno 1981. Giovanissimo collaboratore di testate d'avanguardia [...] francesi). La produzione poetica − alcune raccolte edite (Poemi senza data, 1955; Sonetti e poemi, 1972; Angra, 1974; Novecento letto & erario, 1975; Despedidas, 1976; Le immagini del mondo, 1978, premio Vallombrosa; e dove e quando e come ...
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Walter Siti
Bellanger: il giovane Balzac dell’era digitale
Un romanzo che sembra un saggio o un resoconto giornalistico. E invece ha un modello ottocentesco in Balzac, con l’ampiezza degli orizzonti [...] Pascal Ertanger.
Dando un’occhiata ai giornali francesi dell’agosto 2012, quando il libro uscì, si scopre che esso viene letto invece come un romanzo a chiave: Pascal non è mai esistito, ma il romanzo sarebbe la biografia dissimulata di un vero ...
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Borges, Jorge Luis
Altiero Scicchitano
Scrittore e poeta argentino, nato a Buenos Aires il 24 agosto 1899 e morto a Ginevra il 14 giugno 1986. Tra le sue opere più famose vanno segnalate Ficciones (1944), [...] la scarsa rilevanza di un paragone tra il testo e il suo adattamento, spesso rallegrandosi di non aver neppure letto il libro. Fa eccezione El Dr. Jekyll y Edward Hyde, trasformados, dove lo scrittore, partendo dagli adattamenti di Rouben ...
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COLAUTTI, Arturo
Sergio Cella
Nacque il 9 ott. 1851 a Zara (Dalmazia) da Francesco e da Luisa Couarde, ultimo di quattro figli.
Il padre, ingegnere friulano, era un rigido funzionario del Catasto; la [...] le discussioni politiche e lamentava l'indecisione governativa; la fatica e l'ansia aggravarono le sue condizioni di salute. Si mise a letto in albergo e ancora ricevette le visite di C. Battisti, di G. Giuriati e di V. Morello. Le cure dei medici ...
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GERACE, Vincenzo
Carlo D'Alessio
Nacque a Cittanova (Reggio di Calabria) il 29 giugno 1876, primogenito di otto figli, da Giovambattista e Maria Angiola Giovinazzo.
Negli anni della prima giovinezza [...] ott. 1929, pp. 454-466; Avevamo una casa rusticana, in L'Indice, I (1930), 2, p. 3; L'usignolo, ibid., 8, p. 3; 9, p. 3; Lettere a P. Varvaro, in Il Tempio, VI (1930), 5-6, pp. 4-6; Lettera ad A. Mortier, ibid., 12, p. 1.
Fonti e Bibl.: C. Baccari, V ...
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letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...
letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...