IACOVETTI (Jacobetti, Jacovetti), Pancrazio
Rossella Faraglia
Nacque a Calvi dell'Umbria intorno al 1445 da Antonello e Gentilesca. Il suo nome, con la qualifica "pictor", appare in un documento datato [...] a individuare l'autore in "Panciatico di Antonello da Calvi", ma si è successivamente compreso che il nome del pittore doveva essere letto come Pancrazio (ibid., p. 49).
Il raffronto tra la tavola di Viterbo e gli affreschi di Corchiano e di Narni fa ...
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FARIANO (Farriano, Farigliano), Giovanni Francesco
Cristina Giudice
Figlio di Carlo, che risulta impiegato negli anni 1700-1702 presso la corte di Vittorio Amedeo II come pittore di carrozze (Schede [...] di toeletta dipinse la volta, i lambrì, i pannelli delle imposte e il paracamino (solo in quello del re); nelle camere da letto eseguì soltanto la decorazione delle porte, dei lambrì e delle ante per le finestre.
Del F. non si hanno più notizie dal ...
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GIOVANNI GIOCONDO da Verona (Fra Giocondo)
Pier Nicola Pagliara
Nacque a Verona o nei dintorni entro il 1434, stando a una lettera di Raffaello il quale nel luglio del 1514 gli attribuisce più di ottanta [...] , LVII (1931), 1, pp. 115-144; M. Dazzi, Sull'architetto del fondaco dei Tedeschi, in Atti dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, XCIX (1940), pp. 877-879; T. De Marinis, La biblioteca napoletana dei re d'Aragona, II, Milano 1947, ad ...
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COSTANZI, Placido
Michele Cordaro
Figlio di Giovanni "sigillaro", e di Costanza A[n]guilla, e fratello di Tommaso e di Carlo, noti come incisori di gemme e pietre dure, nacque con ogni probabilità a [...] pp. 68-70):divergenze esistono però sulla lettura della data, 1723 per il Clark, che il Faldi (1972) ha più correttamente letto 1727 cosicché il dipinto non è riferibile alla citazione del Pio (1724). Altrettanto dicasi di un altro quadro della serie ...
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DURANTI, Pietro
Chiara Garzya Romano
Le prime notizie su quest'arazziere romano, attivo nel sec. XVIII, rimontano al 1743, quando risulta direttore, in Roma, di una manifattura di arazzi fiorente con [...] (1967), pp. 68 s.; N. Spinosa, L'arazzeria napol., Napoli 1971, pp. 41-67, 69, 71-82 e passim; F. Strazzullo, Le lettere di L. Vanvitelli della Biblioteca Palatina di Caserta, I, Galatina 1976, pp. 606 s.; II, ibid. 1976, pp. 13, 21; III, ibid. 1977 ...
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CAMMARANO, Giuseppe
Oreste Ferrari
Nato a Sciacca (Agrigento) da Vincenzo e da Caterina Sapuppo, il 4 genn. 1766, è considerato il principale esponente, insieme con C. Angelini, della pittura neoclassica [...] Caserta, raffigurandovi Minerva che premia le arti e le scienze e, nella stessa reggia, affrescò poi le volte della camera da letto del re (Teseo che uccide il Minotauro)e di un salotto (Ettore che rimprovera Paride, con data 1818). Nel 1816 intanto ...
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CAFAGGI, Domenico, detto Capo
Alberto Cornice
Figlio di Filippo (come risulta dai documenti, e non di Pietro come si trova nel Pecci), nacque a Settignano nel 1530, data che è possibile desumere da [...] 1574 il C. pronunciò, insieme con l'intagliatore Benedetto Amaroni, il lodo per la determinazione del prezzo di un letto ("una chuccia di noce intagliata") che Teseo di Bartalino aveva eseguito per incarico di madonna Battista Tantucci Orlandini ...
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PALADINO, Letterio
Davide Lacagnina
– Nacque a Messina nel 1691. Il suo percorso, concordemente riconosciuto quale uno dei contributi di maggiore rilievo alla pittura messinese della prima metà del [...] cultura pittorica napoletana e siciliana del XVIII secolo, in Quaderni dell'Istituto di Storia dell'arte medievale e moderna. Facoltà di Lettere e Filosofia. Università di Messina, 1985-86, nn. 9-10, pp. 67-85; G. Barbera, in Opere d'arte restaurate ...
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CAVALIERI, Tommaso de'
Alexander Perrig
Nacque probabilmente verso il 1509-10 da Emiliano, morto non dopo il 1535, e da una figlia del banchiere fiorentino Tommaso Baccelli, della quale s'ignora il [...] un certo periodo, gli dette lezioni di disegno. L'amicizia che nacque da questo incontro è attestata da varie lettere e poesie di Michelangelo e da lettere di risposta del C. (se ne conservano solo tre; l'ultima porta la data del 5 settembre del 1533 ...
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LEVERA (Levra), Guglielmo
Ilaria Sgarbozza
Nacque ad Andorno (oggi Andorno Micca, nel Biellese) il 5 maggio 1729 dal medico Fabrizio Maria e da Ludovica Bagnasaca (Martinengo, p. 291). Fu concittadino [...] Fu pagato dapprima per "due sopraporte del gabinetto di toaletta della principessa di Piemonte, ed un controfornello nella camera da letto" (Schede Vesme, p. 626); poi, insieme con il pittore G. Comandù, "per provisione e lavori fatti per l'alzamento ...
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letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...
letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...