MANDINA, Benedetto
Vincenzo Lavenia
Nacque a Melfi intorno alla metà del XVI secolo. Secondo una fonte teatina (Napoli, Biblioteca nazionale, S. Martino, 511, cc. 100-103), i genitori furono Nicola, [...] teatine, il calcio di un cavallo non lo costrinse a letto. Una volta guarito, il M. scelse di entrare nella Avellino, Roma, 30 maggio 1586); 406, f. 36 cc. n.n. (lettere per il nunzio M.); 511: Relazioni e memorie di alcuni pp. teatini di santa ...
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NOCCHI, Pietro
Alessandra Nannini
NOCCHI, Pietro. – Nacque a Roma il 12 giugno 1783, da Bernardino e da Clementina Ricci, figlia del pittore romano Francesco.
Dopo l’apprendistato nella bottega del [...] ispirandosi al Quirinale e ai Musei Vaticani a Roma, gli affidò l’esecuzione di due tele per i soffitti della stanza da letto e del gabinetto del re, raffiguranti l’Aurora con i giorni della settimana e Giunone chiede il cinto a Venere per ingannare ...
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SARTI, Antonio
Raffaella Catini
‒ Nacque a Budrio (Bologna) il 18 ottobre 1797 da Agostino e da Geltrude Alberoni, primo di sette figli.
Appresi i rudimenti del disegno dallo scenografo Francesco Cocchi [...] tre tavole, le due prime a soli contorni, e la terza il cornicione, freggio ed architrave, con ogni suo ornato acquerellato» (Discorso letto nella grande aula..., s.l. [1821], p. 37), il restauro del tempio di Venere e Roma (1823), i progetti per un ...
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DEL TURCO, Flaminio
Letizia Franchini
Senese, figlio dello scultore Girolamo e della moglie di questo, Catarina, fu attivo come scultore e architetto dal 1581 (Romagnoli, 1836-38, VIII, p. 384). La [...] S. Francesco, insieme a Bernardino di Girolarno (Borghesi-Banchi, 1898, pp. 615-618). Fu chiamato inoltre a stimare un letto intagliato da Benedetto Arnaroni per Mino Campioni (Milanesi, 1856, p. 246), ad arbitrare la questione fra Teseo di Bartalino ...
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ADAMI, Anton Filippo
Niccola Carranza
Nato a Livorno nel primo decennio del sec. XVIII, studiò a Roma ed esercitò in un primo tempo il mestiere delle armi; abitò a lungo a Firenze e venne onorato della [...] per la tradizione ad interessi aperti anche in senso riformatore.
Un suo carme latino, De civitate ac portu Liburni, fu letto il 26 ott. 1723 in una riunione dell'accademia Livornese. Le raccolte delle poesie (Poesie scelte di vario genere, Firenze ...
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CARDUCCI, Agostino
Ettore Giammei
Nacque a Isoletta, una frazione del comune di Arce (prov. di Caserta fino al 1925, poi di
Frosinone) il 13 dic. 1873, da Antonio e da Filomena Panzera, e compì gli [...] teorica, basata soprattutto sull'anatomia patologica appresa alla scuola di E. Marchiafava e con la costante minuziosa osservazione al letto del malato, il C. si segnalò come valente clinico. Maestro di numerosi giovani medici, nel 1933 fondò con R ...
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BERTOLOTTI, Gian Giacomo
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Era figlio di Pellegrino e nipote di Francesco, entrambi rinomati medici. La prima notizia pervenutaci che lo riguardi è del 1491, anno in cui era studente di filosofia e [...] 5376.
Seguita da un altro scritto sulla natura dei demoni, l'opera consiste in un breve cenno sulla storia della medicina, letto dal B. all'inizio della sua lettura straordinaria su Avicenna nell'università di Ferrara nel 1498, nel quale in realtà lo ...
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FERRATA, Domenico
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Gradoli (prov. di Viterbo, ma diocesi di Montefiascone) il 4 marzo 1847, terzogenito dei sei figli viventi di Giovan Battista e di Maria Antonuzzi, [...] materia, dal Consiglio municipale. In quel periodo incorse in un grave incidente di cavallo che lo costrinse lungamente a letto. Per l'allontanamento dei gesuiti da Orvieto in seguito agli avvenimenti politici di quel periodo, trascorse a Gradoli l ...
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GRADENIGO, Giuseppe
Domenico Celestino
Nacque a Venezia il 29 sett. 1859 dal conte Pietro, titolare della cattedra di clinica oculistica dell'Università di Padova, e da Ernesta Canto. Superati gli studi [...] di Torino, l'Accademia medico-chirurgica di Napoli, la Società medico-chirurgica di Bologna, l'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti; le società specialistiche belghe, francesi, tedesche, statunitensi; la Società medica di Budapest e la Royal ...
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CASTELLI (de Castello, de Cabrociis de Castello, de’ Gabriozzi da Castello), Antonio
Mario Speroni
Nacque a Bologna, nella seconda metà del sec. XIV, da Gabriozzo di Tisio, che era membro del Collegio [...] gli statuti del Collegio permettessero ad un unico scolaro bolognese all’anno di essere ammesso a quell’esame, e solo dopo “aver letto le lezioni del proprio maestro, per sei mesi”. La dispensa fu votata all’unanimità. Il 24 luglio fu presentato all ...
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letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...
letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...