BIEL-BIENNE
W. Bourquin
Museo Schwab. - Nel 1865 Friedrich Schwab, morto sessantaseienne nel 1869, donò alla sua città natale Biel la sua ricca collezione archeologica e lasciò per testamento una rendita [...] di Biel, Murten e Neuenburg, fissandone la posizione e i contorni nelle sue carte archeologiche.
Nelle sue numerose lettere a Ferdinand Reller, presidente della Società Antiquaria di Zurigo, Schwab ha comunicato tutte le sue osservazioni e ha fissato ...
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Vedi BIBLIOTECA dell'anno: 1959 - 1994
BIBLIOTECA (βιβλιοϑήκη, bibliothēca)
H. Kähler
Il termine di b. (dal greco βιβλίων ϑήκη, secondo Isidor., Orig., VII, 3, I, librorum repositio) indicava in origine [...] -‛Amārnah, dell'epoca di Amenophis III e IV, (I. A. Knudtzon, Die El-Amarna Tafeln, Lipsia 1915), composto prevalentemente di lettere in lingua accadica, o come quelli di Boǧazköy, e di Mari (v.), solo merita la definizione di b., quella scoperta nel ...
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MANZONI, Piero
Sergio Cortesini
Nacque il 13 luglio 1933 a Soncino, presso Cremona, primogenito dei cinque figli di Egisto e di Valeria Meroni.
Il M., conseguita la maturità classica nel 1951, si iscrisse [...] diversivo, quindi una vocazione consolidatasi fino a fargli lasciare gli studi giuridici. Nel 1955 si iscrisse alla facoltà di lettere e filosofia di Roma, trasferendosi l'anno dopo all'Università statale di Milano, senza conseguire la laurea.
Fino ...
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BETLEMME
G. Kühnel
(ebraico Bēth Lĕḥĕm; arabo Bayt Lahm)
Cittadina della Giordania, situata a km. 8 a S di Gerusalemme, alla quale è collegata da una strada moderna che, partendo dalla antica porta [...] Testamento e significa 'casa del pane'. È possibile tuttavia che il nome derivi alla località dalla dea cananaica Lahamu: infatti nelle lettere di 'Amārna viene menzionata a S di Gerusalemme Bit ilu Nin.ib 'la casa del dio Ninib' e quest'ultimo viene ...
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ANICHINI, Luigi
Maria Angela Novelli
Figlio di Francesco, nacque probabilmente a Venezia, nel primo decennio del 1500; nel 1531 Pietro Aretino cita una sua medaglia rappresentante "Marte" (lettera a [...] VII; G. Vasari, Vite..., a cura di C. L. Ragghianti, II, Milano-Roma 1942, p. 517; IV, ibid. 1949, p. 461, n. 59; P. Aretino, Lettere, I, Parigi 1609, pp. 24, 196; II, p. 190; III, p. 82; IV, pp. 133, 180, 181; V, pp. 201, 227, 235; M. A. Guarini ...
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BRISIGHELLA, Carlo
Giacomo Bargellesi
Figlio di Girolamo e di una Lucrezia, nipote del pittore C. Bonone, si ritiene nato qualche anno prima della morte di questo (1632) che, vecchio e infermo, era [...] confuso (per es., Thieme-Becker) con Carlo Brisighella Eismann, pittore veneto.
Fonti e Bibl.: G. Bottari-S. Ticozzi, Raccolta di lettere..., Milano 1822, II, pp. 135 s.; G. Baruffaldi, Vite de' pittori e scultori ferraresi, I, Ferrara 1844, pp. 35 ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] di studio: il matematico Luca Pacioli, amico di Leonardo da Vinci, elabora un sistema per il calcolo delle proporzioni delle lettere che rimarrà un punto di riferimento per la produzione a stampa di tutto il 16° secolo.
La scrittura nell'arte
Nella ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] d'Este…, ibid., pp. 25-51; R. Battaglia, Le "Memorie" della certosa di Pavia, in Annali della Scuola normale superiore di Pisa, classe di lettere e filosofia, s. 3, XXII (1992), 1, pp. 122, 125, 136 s., 153, 169, 182, 191; A.F. Radcliffe, in A.F ...
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CODICI PURPUREI
H.L. Kessler
Si definiscono c. purpurei i manoscritti di lusso nei quali il testo è scritto in genere in oro e argento su pergamena tinta in porpora con una mistura di carminio e azzurro.Già [...] con l'impiego del giallo e del bianco.Verso la fine del sec. 4° la trascrizione delle Sacre Scritture in lettere preziose su pagine purpuree doveva già essere piuttosto comune, visto che s. Girolamo si scaglia diverse volte contro questa consuetudine ...
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CABIANCA, Vincenzo
Ferdinando Arisi
Nato a Verona il 20 giugno 1827 da Giovanni, vicentino, e dalla veronese Maria Pipa, dopo aver frequentato per tre anni il ginnasio presso il seminario vescovile [...] quale pare abbia conosciuto D. Induno) dimorò fino al 1853, quando, con l'intento di aggiornarsi, si recò a Firenze con lettere di raccomandazione per il pittore e restauratore G. Bianchi e per il pittore di corte G. Signorini, padre di Telemaco. Con ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...