ANASTASIO II, papa
Paolo Bertolini
Romano, figlio, come già papa Felice III, di un sacerdote, Pietro; diacono, fu elevato al soglio pontificio (24 nov. 496), dopo la morte di Gelasio I, in un momento [...] è probabile che Fotino si sia vantato di aver ottenuto condizioni assai vantaggiose. Per effetto delle letteredi Gelasio I. in cui si esponevano gli errori e gli eccessi di Acacio che il vescovo di Tessalonica, Andrea, aveva fatto leggere nella sua ...
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BETTINI, Antonio (Antonio da Siena)
Giulio Prunai
Figlio di Agostino e di Maria Chini, nacque in Siena il 13 giugno 1396 da nobile famiglia. Laureatosi in diritto nello Studio senese, abbracciò lo stato [...] per assistere, su invito di Pio II, alla consacrazione della nuova cattedrale di Pienza; nel 1465 Paolo II con due brevi del del B., mentre abbiamo notizia di una Orazione al papa per i Senesi dalle letteredi Uberto Benvoglienti.
Fonti e Bibl.: ...
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Adamo ed Eva
Caterina Moro
I nostri progenitori biblici
La storia di Adamo ed Eva è narrata nel primo libro della Bibbia, la Genesi. La vicenda della loro creazione e della loro disobbedienza a Dio [...] Dio ‒ portandovi la morte ‒ e che tutti gli uomini ereditano fin dalla nascita. Questo concetto si trova espresso nelle letteredi san Paolo, per il quale Cristo, avendo cancellato con la sua morte i peccati degli uomini, rappresenta il nuovo Adamo ...
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Adriano Florensz o Florisz (Utrecht 1459 - Roma 1523), fu educato presso i Fratelli della vita comune; teologo, rettore dell'università di Lovanio, fu precettore, fino al 1515, del principe Carlo, il futuro [...] . Giovanni e Paolo, 1517; governatore generale della Spagna, 1520) fu eletto papa alla morte di Leone X, il 9 genn. 1522, mentre si trovava in Spagna. Giudicato "barbaro" per la sua indifferenza nei confronti delle arti e delle lettere, fu sensibile ...
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Trinità Nella teologia cattolica, mistero riguardante l’intima costituzione di Dio; enunciato con la frase «un Dio unico in tre persone»: afferma un’unica natura o essenza della divinità, la quale sussiste [...] Un testo trinitario perspicuo si ha in Atti 20,28, dove s. Paolo dichiara ai presbiteri dell’Asia: «Vegliate su voi stessi e su tutto in un cerchio, le lettere dell’alfabeto greco allusive a tali figure (A e Ω) o comunque composte di tre segni (Δ, Υ ...
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Dottore della Chiesa (n. forse Jarrow 672 o 673 - m. ivi 735), uno dei maggiori se non "il più grande erudito dell'Alto Medioevo" (Manitius), educato e vissuto nei monasteri di S. Pietro a Wearmouth (od. [...] Sunderland) e di S. Paolo a Jarrow, nella Northumbria, fondati da s. Benedetto Biscop rispettivamente nel 674 e nel 682 e . Restano inoltre 16 lettere del Liber epistolarum, un carme De die iudicii, altro in onore di s. Eteldreda inserito nella ...
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Mistico (Strasburgo 1300 circa - ivi 1361). Discepolo di Eckhart, influenzato dallo Pseudo-Dionigi, T. volse tutta la sua speculazione all'intento di raggiungere Dio e unirsi a Lui. Grazie forte apprezzamento [...] Die Predigten) e in alcune lettere, mentre la critica è concorde nel rifiutare l'autenticità di opere per secoli a lui Eckhart e che prosegue nei tempi moderni, in s. Giovanni della Croce, nei mistici del Seicento francese e in s. Paolo della Croce. ...
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Storico del cristianesimo (Schmiden 1792 - Tubinga 1860). Nella prima grande opera Symbolik und Mythologie (1825), B. svolse una concezione che mira a storicizzare la mitologia come elemento essenziale [...] B. pone il contrasto fra Paolo e la comunità di Gerusalemme considerato come l'aspetto fondamentale lettere in cui tale contrasto non emerge), la sintesi dei due indirizzi, realizzata concretamente di fronte al pericolo gnostico (di qui le ricerche di ...
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Diacono (m. 860 circa) della Chiesa di Lione, ove diresse la scuola della cattedrale. Scrisse tra l'altro un De electione episcoporum, in favore della libertà di elezione; varie opere contro Amalario e [...] , contro Scoto Eriugena, contro Gotescalco sulla questione della predestinazione; un commento a s. Paolo; aggiunte al Martyrologium di Beda; una collezione canonica; lettere e poesie un tempo attribuite a un Drepanio, che varî elementi porterebbero a ...
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VERMIGLI, Pietro Martire
Delio Cantimori
Nato a Firenze l'8 settembre 1500, fu uno dei maggiori dotti della "chiesa riformata", il teorizzatore più sistematico e conseguente delle dottrine zwingliano-calviniane. [...] rimase fino a ventisei anni, poi cominciò varî viaggi di prediche e lezioni nei conventi, durante uno dei quali Celso Martinengo da Brescia, Paolo Lazise da Verona a Domini Petri Martyris, Zurigo 1562; lettere nelle Zürich Letters, della Parker ...
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Terza missione (terza missione) loc. s.le f. La missione istituzionale delle università, accanto alle missioni tradizionali di insegnamento e ricerca, che riguarda l’insieme delle attività di trasferimento delle conoscenze alle realtà del territorio,...
proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...