Città della provincia di Salerno, situata nella parte meridionale della penisola sorrentina, allo sbocco di una stretta valle, detta "dei Mulini", e in un tratto di costa ripidissima, per cui le case sono [...] Lettere e Gragnano e parte del territorio stabiano fino al Sarno, ove confinava col ducato di Napoli. Gli apparteneva ancora l'isola di banchi dicambio nella ruga campsorum ed occuparono alcune vie, ove esercitarono attivo commercio di stoffe. ...
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Il senso etimologico non dice più nulla del contenuto moderno, attuale della parola; così come il borghese di oggi è altra cosa del burgensis o bourgeois che troviamo mentovati negli atti e diplomi del [...] sempre più forte misura verso il commercio, le operazioni dicambio e di banca - anche, seppure in minor misura, verso più attaccate al verbo di Dio; la più utile delle cose, per loro, continua ad essere l'anima (Letteredi A. Macinghi Strozzi, ...
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ZURIGO (A. T., 20-21)
Laura MANNONI BIASOTTI
Rudolf KAUFMANN
Ernesto GAGLIARDI
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Città della Svizzera, capoluogo del cantone omonimo, situata all'estremità NO. del lago di Zurigo, alla confluenza [...] lettere e scienze) e in un Istituto autonomo di odontoiatria, conta un centinaio di professori e oltre 2300 studenti. Di della classe dei mercanti, degli orefici, degli agenti dicambio, degli industriali (setaioli) si ebbe pertanto un moto ...
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Antichissimo è l'uso delle scritture segrete. Erodoto (VII, 139) narra che Demarato riuscì a informare i Lacedemoni del progetto di Serse d'invadere la Grecia facendo pervenire loro un messaggio inciso [...] trasposizione e sostituzione insieme delle lettere, di frazioni dilettere o di poligrammi, e i secondi del messaggio il cambio o l'interruzione nell'uso della chiave. Nei sistemi autocifranti si adopera la chiave per le prime lettere del testo e ...
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Gli sforzi per un'unificazione legislativa in materia cambiaria, perseguiti incessantemente dalla fine del sec. XIX, erano già stati coronati da un primo successo attraverso la firma nel 1912, alla seconda [...] di legge in materia di lettera dicambio e di vaglia cambiario; la terza relativa al diritto di bollo in materia di lettera dicambio e di scritta in lettere e quella scritta in cifra è risolta a favore della somma scritta in lettere; viene meglio ...
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. Le operazioni del cambio (v.) si accompagnano con l'origine della moneta come mezzo di acquisto. I cambiavalute, discendenti dai trapeziti greci e dai nummularî e dagli speciarî latini, presero nel Medioevo [...] utilità, si lo prochaciate di fare sin d'ora" (Lettere volgari del sec. XIII scritte da senesi, illustrate da Cesare Paoli e da Enea Piccolomini, Bologna 1871, pp. 55-56). Senza dubbio il limitato numero dei tecnici del cambio favoriva, oltre che le ...
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Permutazione delle lettere componenti una parola o una frase in modo da ottenerne altre parole o frasi di significato, naturalmente, diverso. L'anagramma ha origini antichissime: se ne attribuisce la paternità [...]
1. L'anagramma diviso, che consiste nel formare con le letteredi una parola due o più parole che non abbiano tra loro ordinamento = donne + marito.
2. L'anagramma a cambio successivo di tutte le cinque vocali, detto anche metanagramma, che appare ...
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LETTERA (fr. lettre; sp. letra; ted. Buchstabe; ingl. letter)
Stefano La Colla
Il significato primitivo del lat. littĕra (gr. γράμμα) è quello di segno che indica uno dei suoni che compongono le parole [...] le lingue neolatine seguirono l'esempio del latino. Per le lettere credenziali v. credito: Letteredi credito; diplomatica; per la lettera dicambio v. cambiale.
Le ricerche in Babilonia e in Assiria hanno, tra l'altro, portato alla scoperta ...
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Figlio di Feo di Iacopo (Coppo), nacque a Firenze il 4 febbraio 1410. Uomo di grande pietà, non rinunziò tuttavia alla vita del mondo: ebbe moglie e occupò varie cariche pubbliche, tra le quali il priorato [...] fatto in cui la Chiesa volle vedere un preannunzio della morte di Cristo: "vi troviamo in cambio, nota il Gaspary (St. lett. ital., II,1,199) l'immagine di una famiglia virtuosa e timorata di Dio, la quale riceve il premio della sua obbedienza e dà ...
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Umanista, nato il 25 luglio 1398 a Tolentino, morto a Firenze il 31 luglio 1481. Ebbe maestro a Padova, tra gli altri, Gasparino Barzizza; e a Padova, a Venezia e a Vicenza fu poi maestro di eloquenza. [...] principi e prelati, promettendo in cambio l'immortalità, con lodi prodigate lett. ital., XVI (1890) p. 119 segg.; G. Zippel, Il F. a Firenze, Roma 1899; A. Calderini, Ricerche intorno alla bibliot. e alla cultura greca di F. F., in Studi ital. di ...
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cambiare
v. tr. e intr. [lat. tardo cambiare, voce di origine gallica] (io càmbio, ecc.). – 1. Sostituire una persona, una cosa, con altra simile o diversa: c. cuoco, cameriere, fattorino, assumerne un altro; è stato cambiato il capoufficio;...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...