La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] , vanno dunque aggiunti circa 400.000 toscani e 70.000 romani» (De Mauro 2002, pp. 42-43). La quota complessiva 1990, pp. 1-53.
R. Bonghi, Lettere critiche. Perché la letteratura italiana non sia popolare in Italia, a cura di E. Villa, Marzorati ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] costituito il punto di riferimento per la letteratura in lingua e le scritture di tipo processo di degeminazione può riguardare [rː]. In compenso, nella varietà romana certi fonemi intervocalici figurano sempre rafforzati: il legamento /j/ (ma ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] 96.
Cardona Giorgio R. (1986), I viaggi e le scoperte, in Letteratura italiana, diretta da A. Asor Rosa, Torino, Einaudi, 15 voll., d.C., Torino, Einaudi (ed. orig. The spice trade of the Roman Empire: 29 B.C. to A.D. 641, Oxford, Oxford University ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] via elencando (tutti casi effettivamente studiati nella letteratura), pur essendo evidentemente fenomeni fra loro assai Torino 1970.
Berruto, G., Lingua, dialetto, diglossia, dilalia, in Romania et Slavia adriatica (a cura di G. Holtus e J. Kramer ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] alfabetismo, anzi la più alta in tutto il corso della civiltà greca e romana. Tra il I e il III secolo d.C. la società si presenta esservi forme embrionali di tali prodotti culturali. Nella letteratura in senso stretto le leggende e i miti popolari ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] ’opposizione è ancora salda nella varietà fiorentina e in quella romana, ma in posizione iniziale tende a perdersi nelle pronunce regionali dello stesso tono in posizione precedente. Nella letteratura scientifica il fenomeno è anche noto come downstep ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] ’eruzione del Vesuvio che seppellendole le conservò); nella letteratura, il Satyricon di Petronio (la cena Trimalchionis, [...] neque se iudicare Galliam potius esse Ariovisti quam populi Romani «molte cose furono dette da Cesare a quel proposito ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] es., laziale a mmi, de ti, ecc. (che sono le forme del roman. ant.); salentino de mie, a ttie; sicil. cu mmia, di tia, & Sellier.
Parodi, Ernesto G. (1957), Lingua e letteratura. Studi di teoria linguistica e di storia dell’italiano antico, a ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] gli apporti delle diverse varietà regionali (in primo luogo quella romana; ➔ Roma, italiano di) rispetto a quelli che si possono Mengaldo, Pier Vincenzo (1994), Il Novecento, in Storia della letteratura italiana, a cura di F. Bruni, Bologna, il ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] dall’Impero romano si latinizzarono alla svelta, benché i Romani non imponessero ai vinti l’uso della propria lingua inevitabile che a tenere unita una comunità sia la religione. In letteratura è conosciuto il caso di un’etnia di Papua-Nuova Guinea, ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...