Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] i molteplici rapporti che l’Impero B. ha avuto con l’Occidente e l’Oriente. Per il tramite della letteratura b. la civiltà greco-romana si è diffusa nel mondo slavo e orientale, ma non mancano esempi, specie nella novellistica popolare, di opposto ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] ’ungherese.
La religione dominante (57,8%) è la cattolica romana, con minoranze musulmane (2,4%) e cristiano-ortodosse (2 sec.), si gettarono le basi di una lingua e di una letteratura slovene moderne. Ma l’entusiasmo per le nuove idee e la fioritura ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] marzo e l'inizio di aprile, irrompendo così sulla scena romana solo poche settimane dopo il concistoro durante il quale il si realizzò solo nel 1737.
Letteratura. - G. ha un posto rilevante anche nella storia della letteratura non solo e non tanto ...
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(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] di G., fatto semmai molto tardivo e limitato sempre al piano della letteratura.
In presenza di Iuppiter Optimus Maximus si svolgevano le cerimonie salienti della vita della comunità romana, dall’assunzione della toga virile da parte dei giovani all ...
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(gr. Μακεδονία; bulg., maced. e serbocr. Makedonija) Regione storica della penisola balcanica (circa 70.000 km2 con circa 3 milioni di ab.), divisa politicamente tra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la [...] Macedonia. Dopo Pidna, la regione fu divisa dai Romani in 4 confederazioni nominalmente indipendenti, successivamente riunite con , R. Krleski). Dal 1937 al 1941 la nuova letteratura macedone è rappresentata dai versi di Beli mugri («Albe candide ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] articolazione e nel suo divenire storico, nella produzione romana e italiana e nei suoi sviluppi europei. In . fu uno stile unitario europeo pur nelle differenze delle singole letterature. Circa la genesi e l’interdipendenza tra i vari aspetti ...
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Resoconto di fatti collegati alla vita di un personaggio illustre, con l’analisi e l’interpretazione della sua attività.
Cenni storici
Il concetto di b. si sviluppò prima nel mondo greco-ellenistico, [...] b. alessandrina si incontra con la tradizione tutta romana e latina dei viri illustres, gli uomini illustri per ’epoca o di un popolo; il fenomeno di una vasta letteratura biografica che rivaluta gli aspetti mistici e spirituali dell’esperienza umana ...
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(lat. Hercŭles)
Mitologia
Presso i Romani, nome dell’eroe greco Eracle, famoso per la sua forza. La figura di E. ha posto vari problemi all’indagine: in primo luogo se debba essere annoverato tra gli [...] fino al tempo di Costantino.
Iconografia
L’iconografia greca e romana del dio insiste sugli attributi della clava e della pelle perdute), all’Alcesti e all’Eracle di Euripide. Nella letteratura latina il mito di E. è trattato soprattutto nelle ...
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Poeta latino (Venosa 65 a. C. - Roma 8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent'anni si recò ad Atene, a completare [...] . si estende attraverso uno dei periodi più difficili della storia romana: egli si forma nell'età dell'ultima guerra civile e amicizia di Mecenate, ed egli può darsi tutto alla letteratura e a quella meditazione sugli uomini, sui loro costumi e ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] Poi, forse indotto dal favore con cui l'alta società romana aveva accolto le tragedie di Alfieri, si volse al teatro di poeta, che fu appunto quello di trasformare in incantevole letteratura tutto ciò che il suo spirito percepiva: "poeta dell' ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...