FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] ; R. Valentini, Controversie cronologiche sopra questioni umanistiche, in Xenia Romana, Roma-Milano 1907, pp. 45-57; L. Quatrana, ., IX, pp. 1869 s., 1938-1940; E. Garin, La letteratura degli umanisti, in Storia della lett. it., III, Milano 1965, ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] lo studio della lingua era preliminare alla fondazione della letteratura, condizionava la scelta del modello retorico a cui provenzale, italico, vallone, catalano. Il concetto di lingua romana comune non era nuovo, essendo già presente in Charles ...
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Gregorio XII
Gherardo Ortalli
Angelo Correr, appartenente al patriziato veneziano, figlio di Niccolò di Pietro e di una Polissena di cui non si conosce la famiglia, si ritiene solitamente nato verso [...]
Id., Una fonte poco nota per la storia di Gregorio XII, "Archivio della Società Romana di Storia Patria", 50, 1927, pp. 231-38 (rist. in Id., Saggi di storia e letteratura, II, Roma 1982, pp. 115-20).
J. Petersohn, Papst Gregors XII. Die Flucht aus ...
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Figlia di Carlo III d'Angiò Durazzo e Margherita di Durazzo (la parente più prossima di Giovanna I regina di Napoli, in quanto figlia di Maria d'Angiò, sorella minore di questa) nacque in Ungheria nel [...] erigere in onore del fratello. I progressi nella letteratura furono nulli. In un Regno caratterizzato dall'uso , Lo Stato di Braccio e la guerra aquilana, in Arch. della Società romana di storia patria, LII (1929), pp. 253-337; P. Collenuccio, ...
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DURANTE, Francesco
Daniela Tortora
Nacque a Frattamaggiore (Napoli) il 31 marzo 1684 da Gaetano ed Orsola Capasso. Il padre era un umile cardatore di lana e svolgeva mansioni di sagrestano presso la [...] insegnamenti di G.O. Pitoni, nei confronti della scuola romana. In realtà se il D. fu senz'altro un volle penalizzarlo per la mancata attività di operista. La letteratura storiografica ottocentesca, in particolare di provenienza napoletana, volle ...
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CORBINO, Epicarmo
Domenico Demarco
Nacque ad Augusta (Siracusa) il 18 luglio 1890 da Vincenzo, modesto artigiano, ma con cultura superiore alla media, e da Rosaria Imprescia. Egli fu quarto maschio [...] Pella), seguì l'eredità lasciata dal C., come riconosce una copiosa letteratura storica su quel periodo (si veda soprattutto il filone che muove mensile di informazioni per il, personale della Società romana di elettricità. Nel 1958 il C. tentò di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] di Ludovico Muratori, di Genovesi e dei suoi scolari; la letteratura scientifica, con l’edizione delle opere di Galileo Galilei del 1744, Se in una società non più barbara, come quella antico-romana, «la religione ammette la pluralità degli dèi, vi ...
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Agiografia
A. Vauchez
N.P. ¿Ševcenko
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Vauchez
Si designa con questo termine l'insieme dei testi composti in onore dei santi e per celebrarne la memoria. Tradizionalmente si [...] di linguaggio codificato.
Fino al sec. 8° la Chiesa romana manifestò vive reticenze di fronte a questi testi, giudicati poco uno dei principali centri in cui si elaborò questo tipo di letteratura fu il santuario di Tours, dedicato a s. Martino, di ...
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capitoli
Francesco Bausi
Datazione e circostanze di composizione
Dei cinque C. in terza rima composti da M., solo i tre di maggiore ampiezza e importanza (“Di Fortuna”, “Dell’Ingratitudine” e “Dell’Ambizione”, [...] in prosa e capitolo in terza rima non è raro nella letteratura quattro-cinquecentesca; per esempio, M. inviò nell’estate 1507 a persino nel caso di Scipione il comportamento della Repubblica romana viene giustificato), ma dove al tempo stesso il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Federico Chabod
Sergio Bertelli
L’importanza della figura di studioso di Federico Chabod, uno tra i massimi storici del Novecento italiano, non si limita alla sua produzione scientifica, né alla rilevanza [...] Napoli, a Palazzo Filomarino. Si spense, in una clinica romana, il 14 luglio 1960.
I maestri
All’Università di Torino l’insegnamento della storia presso la facoltà di Lingue e letterature straniere a Venezia. In quello stesso anno conobbe la giovane ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...