Celebre canonista e giureconsulto, nato a Lovanio il 9 luglio 1646, morto ad Amersfort il 2 ottobre 1728. Ordinato prete nel 1673, dottore in leggi nel 1675, fu professore di diritto canonico nell'università [...] aveva eletto e fatto consacrare in conflitto con la Curia romana. Fu perciò costretto a fuggire da Lovanio. Per quanto loro autorità ed esercitarono una profonda influenza sulla posteriore letteratura canonistica.
Bibl.: G. Du Pac de Bellegarde, Vie ...
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Scultore; nacque in Morolo (Ciociaria), il 30 giugno 1855, e morì in Roma dove risiedeva da molti anni, il 5 aprile 1917. Il B. cominciò a studiare in Roma, quando nell'Istituto di belle arti insegnava [...] per la scultura, egli era disposto forse per la letteratura e per l'illustrazione pittorica, in quanto che il vero, intitolato I Saturnali, efficacissima rappresentazione d'una scena romana come vista sul paleoscenico, tutta di fronte. Essa deriva ...
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Due testimonianze risalenti l'una a Catone il Censore, l'altra a Varrone, accennano all'uso presso i Romani di celebrare gesta gloriose durante i banchetti. Per Catone (presso Cicerone, Tuscolane, 2, 3; [...] loro contenuto non sono possibili che ipotesi. Ma che la leggenda romana più antica, pervasa com'è da un senso di poesia innegabile, imitava la tecnica esteriore.
Bibl.: Oltre alle storie della letteratura latina, v. F. Ramorino, La poesia in Roma ...
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Città romana, di cui rimangono considerevoli avanzi non lungi da Podgorizza in Montenegro; appartenne al conventus di Narona della provincia di Dalmazia. Da una stazione militare ossia castello, sorto [...] all'inizio del sec. VII.
Mentre negli abbondanti documenti epigrafici appare costantemente il nome genuino Doclea, la letteratura storica, a cominciare dai bassi tempi dell'Impero, introdusse la forma grecizzante Dioclea derivandola dal nome dell ...
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Nobile fanciulla romana, che, data in ostaggio con altre fanciulle a Porsenna, dopo la pace da lui conclusa con Roma, fuggì dal campo etrusco guidando le sue compagne a nuoto attraverso il Tevere e le [...] 2ª ed., Tubinga 1870, p. 185; G. De Sanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, p. 448; E. Pais, Storia di Roma, des Religions, LVIII (1908), p. 317 seg.; E. Cocchia, La letteratura latina anteriore all'influenza ellenica, II, Napoli 1924, p. 160. ...
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Dossologie sono dette le lodi in gloria di Cristo che, con la massima frequenza e in forme svariatissime, ricorrono in tutta la primitiva letteratura cristiana. Due brani liturgici oggi conservano un tal [...] iscrizioni, scritti dei Padri, testi liturgici, sebbene con varianti notevolissime. La sua introduzione nella messa sembra di origine romana. Nel Medioevo si usò amplificare il Gloria con sviluppi o dottrinali, o devozionali, o musicali, ma si trattò ...
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MARINI, Giovanni Ambrogio
Romanziere, nato verso il 1594 a Genova e morto a Venezia circa il 1650, godé di grande notorietà per i suoi romanzi eroico-galanti, complicati racconti di avventure meravigliose [...] sciatta e goffamente ampollosa che è caratteristica della bassa letteratura secentesca.
Fra questi romanzi del M. ebbe gran titolo mutato, finché nella veneziana del 1652 (o nella romana del 1653) divenne il Calloandro fedele, col qual titolo trovò ...
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Nato a Firenze nel 1662 e avviatosi agli studî sotto la guida dei fratelli Benedetto e Niccolò, letterati eminenti, fu nominato, giovanissimo, nel 1684, dal granduca Cosimo III, per suggerimento del Redi [...] Fu maestro del granduca Gian Gastone nella giurisprudenza greca e romana. E intanto veniva esponendo in dotte dissertazioni all'Accademia della , sulle gemme. Non trascurò la lingua e la letteratura: fu arcade col nome di Camalo Fialeo, e compose ...
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Romanziere e storico, nato il 2 agosto 1854 ai Bagni di Lucca, da genitori nordamericani. Il padre, lo scultore Thomas (v.), era domiciliato a Roma; ma l'educazione di Francis fu cosmopolita - Inghilterra, [...] , resta un po' in disparte dalle correnti della letteratura moderna americana, benché scrivesse in inglese; e i migliori italiani. Narratore geniale, e profondo conoscitore così della vita romana come della storia d'Italia, si legge sempre con ...
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Poeta brasiliano, nato a Marianna nel 1729 e morto a Villa Rica (attualmente Ouro Preto) nel 1789. A Coimbra ottenne la laurea in diritto; e pare che si recasse in Italia. Ebbe una perfetta conoscenza [...] dell'italiano e appartenne all'Arcadia romana, con lo pseudonimo di Glauceste Saturnio. Nel 1758 si trovava a Villa Rica, . I suoi sonetti sono tra i più belli della letteratura lusitana.
Opere: Minuscolo metrico (romanzo eroico); Epicedio; ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...