WILAMOWITZ MÖLLENDORFF, Ulrich von
Giorgio Pasquali
Filologo, nato a Markowitz in Posnania il 22 dicembre 1848, morto a Charlottenburg (Berlino) il 25 aprile 1931.
Studiò a Bonn e a Berlino, dove si [...] classicistica e quelli del mito romantico. Egli non misurò la letteratura di altri tempi alla stregua di quella del periodo classico, partecipazione allo Staatsrecht e al vol. V della Storia romana) hanno gettato luce i carteggi: Usener-W., Ein ...
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È fra i più antichi scrittori di lingua siriaca e il più importante fra essi. Nacque a Nisibi, sentinella avanzata dell'impero romano nella Siria orientale, fra il 306 e il 307; suo padre, sacerdote idolatrico, [...] che devono essere annoverate fra le migliori d'ogni letteratura.
E. è il rappresentante più autorevole del cristianesimo , elegante ma poco fedele). I testi scoperti dopo l'ed. romana sono in J. S. Overbeck, S. Ephraemi Syri,... aliorumque opera ...
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Ferdinando I di Castiglia e di León-Asturie (27 dicembre 1065), morendo, lasciò gli stati divisi tra i suoi 5 figli: al primogenito, Sancio II, toccò la Castiglia; ad Alfonso, León; a Garcia, la Galizia; [...] speciali. Ciò spiega l'influenza francese, sia nella letteratura, sia nella vita sociale, politica, religiosa della Castiglia riforma cluniacense (1080) e l'adozione della liturgia romana. La scrittura detta francese fu anche essa accolta proprio ...
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. Accademia romana. Morta Cristina ex-regina di Svezia (1689), che soleva accogliere nel suo palazzo a Roma letterati, poeti, scienziati, alcuni di essi decisero di continuare a radunarsi, e fondarono [...] Bosco Parrasio, che, dopo esser migrato d'una in altra villa romana, finì con lo stabilirsi nel 1725, grazie alla munificenza di onorate fatiche di quegl'insigni onde fu illustrata la letteratura italiana nella seconda metà del sec. XVIII".
Bibl ...
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ZRINYI, Miklós (Nicola), conte
Giulio de Miskolczy
Poeta, statista e capitano ungherese. Nato il 1° maggio 1620 nella fortezza di Ozali da Giorgio, bano della Croazia (1598-1626), e da Maddalena Széchy, [...] sotto l'influsso del Tasso e del Marino, indulge alla mitologia greco-romana. Il capolavoro dello Z. è la sua grandiosa epopea in 15 canti, sue opere scritte sotto l'influsso della rispettiva letteratura italiana. Nel Tabori kis trakta (Piccolo ...
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Nacque d'una nobile famiglia anglosassone nel 735, nel regno di Northumbria, e ancora fanciullo fu inviato alla scuola di York, allora di gran nome per la saggia direzione dell'arcivescovo e per l'insegnamento [...] seguiva nell'insegnamento delle sette arti liberali la tradizione romana, fece rapidi progressi nella grammatica e nella retorica. con l'azione e con gli scritti alla rinascita di quella letteratura latina, che era stato l'alto, mirabile disegno del ...
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. Classe di persone che compare nei testi dell'alto Medioevo, e specialmente nella Lex Romana Utinensis, che spesso ne fa ricordo, riconoscendola in possesso di speciali diritti. Da essa risulta che i [...] , s. 3ª, VIII (1881) e X (1882), s. 4ª, III (1888) e VI (1889), dove è anche discussa la letteratura precedente; R. Davidsohn, Entstehung des Consulats, in Deutsche Zeitschrift für Geschichtswissenschaft, VI (1891), pp. 22, 358, 381; id., Gesch. v ...
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Febronio è lo pseudonimo sotto il quale generalmente è conosciuto Giovanni Nicola von Hontheim, storico, giurista e teologo, nato il 27 gennaio 1701 in Treviri, morto in Montquintin (Lussemburgo) il 2 [...] all'Indice fin dal 27 febbraio 1764 e provocò un'amplissima letteratura polemica. Il H. pubblicò nel 1765 una seconda edizione dell' non avrebbe nociuto alla religione, né giovato alla corte romana: il mondo aveva ormai accolto i principî del suo ...
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Un solo codice, il Palatino 398 i Heidelberg, scritto nel sec. IX o nella prima metà del seguente, ci ha conservato, con altri scritti paradossografici e con l'opuscolo di Partenio Intorno alle pene d'amore, [...] , tratta dal nome stesso, è ch'egli fosse di origine romana, di condizione libertina, e sia da porsi nell'età degli Antonini conosce vocaboli venuti in uso col fiorire della letteratura ellenistico-giudaica, è notevolmente infiorato di locuzioni ...
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GAZA (ebr. Azzah; arabo Ghazzah)
Donato BALDI
Giulio GIANNELLI
Città cananea abitata dagli Evei (Gen., X, 19; Deut., II, 23). Per la sua postura geografica, all'angolo SO. della Palestina a 3 km. [...] nel 57 riedificata da Gabinio, e sotto l'egida romana Gaza acquistò nuovo splendore diventando centro di cultura e città, sotto il governo di umanisti cristiani, si distinse nella letteratura e in costruzioni di monumenti. Vi fiorì una scuola di ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...