Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] . B., Firenze 1927. E cfr., naturalmente, Fr. De Sanctis, Storia della letteratura italiana, a cura di B. Croce, Bari 1912, I, cap. 9°; G Rajna, L'episodio delle questioni d'amore nel Filocolo, in Romania, XXXI (1902), p. 28 segg.; A. Albertazzi, Il ...
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GERUSALEMME (A. T., 88-89)
Roberto ALMAGIA
Donato BALDI
Francesco COGNASSO
Luigi GRAMATICA
Città della Palestina, situata a circa 31°48′ lat. e 35° 11′ long. E., sull'altipiano centrale, e anzi [...] rendendola tributaria di Roma. Nel 37 a. C. le armi romane compaiono di nuovo sotto le mura di Gerusalemme per prestare aiuto a 1841 un vescovo anglicano.
Bibl.: Della vastissima letteratura soprattutto archeologica e topografica su G. s'indicano ...
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Tutti gli esseri viventi si distinguono in due grandi gruppi: gli animali e le piante (regno animale e regno vegetale). E le scienze biologiche, nel loro vastissimo campo di studio, indagano per l'appunto [...] di seguito.
Tutta una classe di racconti, nella letteratura tradizionale, rappresenta il regno degli animali dotato di e attive in tutti i paesi civili.
In Italia, la Società romana per la protezione degli animali, creata nel 1874, fu eretta in ...
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Nacque, ignoriamo dove, probabilmente il 2 aprile del 742. Era il primogenito di Pipino il Breve, re dei Franchi, e di Bertrada, figlia di Cariberto conte di Laon. Nulla sappiamo della giovinezza. Compare [...] aveva avuta col predecessore suo, gli prometteva di difendere la Chiesa romana, così esprimendosi: "A me spetta di difendere la Chiesa dagli fu un altro di coloro che portarono la letteratura nel mondo laico. In questa rivendicazione consiste, come ...
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In greco classico il termine ha valore di "inviato, rappresentante"; con lo stesso nome si designò anche il "comandante di una spedizione marittima, l'ammiraglio", l'invio di una flotta, e la flotta medesima, [...] Aquilino a Milano (fine del sec. V) e in un gruppo di sarcofagi romani e provenzali nei quali, tra le molte varianti, la scena più usuale è riguardo offrono i Vangeli e gli Atti, dalla letteratura apocrifa che ebbe anche grande importanza per lo ...
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Nacque ad Arpino il 13 gennaio del 106 a. C. da una famiglia di possidenti. A Roma, dove il padre volle fosse educato, gli furono maestri di oratoria M. Antonio e L. Crasso, di diritto i due Scevola, l'augure [...] deluso Augusto, con la sua politica così rispettosa delle tradizioni romane. Se il 7 dicembre del 43 fu raggiunto nella sua 1924, p. 529 segg. e dall'Ussani nella Storia della letteratura latina, Milano 1930, p. 212 segg. All'ostilissima e minutissima ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Nino CORTESE
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Nacque in Nizza Marittima il 4 luglio 1807, secondogenito di Domenico, un piccolo armatore e capitano di navi da cabotaggio, e di Rosa Raimondi, che forse più del [...] tra le cagioni prime dei suoi trionfi.
Garibaldi e la letteratura. - Si può dire che nessuno degli scrittori operanti epopea, Milano 1905; G. M. Trevelyan, G. e la difesa della Repubblica romana, Bologna 1909; id., G. e i Mille, Bologna 1910; id., G. ...
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POLIBIO (Πολύβιος, Polybius)
Gaetano De Sanctis.
Storico greco, nacque di ragguardevole famiglia in Megalopoli, città arcadica allora appartenente alla Lega achea. Il padre Licorta fu più volte stratego [...] a questi fatti e alle loro conseguenze, cioè all'assetto dato dai Romani ai paesi vinti P. dedica ancora 5 libri, dal XXXV al ambiente letterario saturo di retorica come quello della letteratura ellenistica è pure inesorabile. L'aneddoto piccante ...
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Nacque in Reggio d'Emilia, forse lo stesso giorno che fu battezzato, 8 settembre 1474. Un ramo della sua stirpe, ch'"ebbe l'antiqua origine in Bologna", e il cognome da Riosto, piccolo borgo tra gli Appennini [...] come quando allude alle sue relazioni col cardinale, alla curia romana, alla corte e al popolo di Ferrara, alle donne ed romanzi sopra romanzi era tradizionale da tre secoli nella letteratura francese e nell'italiana derivata da essa. Gli eruditi ...
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LIVIO, Tito (T. Livius)
Gaetano De Sanctis.
Storico latino. Nacque a Padova nel 59 a. C., morì nel 17 d. C. Delle vicende esteriori della sua vita non sappiamo quasi nulla. Visse a lungo in Roma ed ebbe [...] Si è detto che l'opera di L. è un'epopea della romanità ed è infatti tale, ma, scritta da un Romano che rivive come , Real-Encycl., XIII, col. 816 segg.; V. Ussani, Storia della letteratura latina, Milano 1929, p. 420 segg.; G. De Sanctis, Problemi di ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...