BENVOGLIENTI, Uberto
Armando Petrucci
Nacque a Siena il 3 ott. 1668 da Marcantonio, di mediana nobiltà cittadina, e da Adelasia Pannocchieschi d'Elci. Le vicende della sua vita privata e pubblica furono [...] in campo religioso. Profondo conoscitore della letteratura e della filosofia francesi, condivideva molti . III, Venezia 1726, pp. 217-248); in essa il B. sosteneva che il latino sarebbe nato nel VII sec. a. C. da una mistione di etrusco (ritenuto di ...
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FOGLIETTA, Oberto (Uberto)
Carlo Bitossi
Nacque a Genova forse nel 1518 da Giambattista, probabilmente nella parrocchia di S. Donato, dove fu battezzato il fratello Paolo e la famiglia aveva case.
Schiatta [...] pontefice, prese l'avvio in questi anni. Tenne un'orazione latina davanti a Giulio III per la festa di Ognissanti del 1553, CIV (1990), 1, ad Indicem; R. Scrivano, O. F., in La letteratura ligure, cit., I, pp. 58-81; C. Bitossi, Città, Repubblica e ...
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COSMO, Umberto
Albertina Vittoria
Proveniente da una famiglia di patrioti liberali, nacque a Vittorio Veneto (Treviso) il 5 giugno 1868 da Domenico e Angelina Cortuso. Dopo aver studiato nel seminario [...] a tenere, in qualità di libero docente, corsi di letteratura italiana all'università, fin quando nel 1932 fu esonerato , Torino 1924-39; Da Dante a Pontano. Saggi di prosa e poesia latina umanistica, a cura di U. CosmoG. Gerosa, Torino 1928.
Fonti e ...
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CANAL, Martino
Alberto Limentani
Del C. non si conosce la data di nascita, né resta di lui memoria in alcun documento; ciò che se ne sa si estrae dalla sua cronaca. Il nome e tutto lo spirito dell'opera [...] ; cioè, la rottura con la tradizione latina non avviene nel nome del volgare locale, pp. 305-48; IV (1939-1940), pp. 39-63; A.Monteverdi, Lingua e letteratura a Venezia nel secolo di Marco Polo, in La civiltà veneziana nel secolo di Marco Polo, ...
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Messina
Enrico Pispisa
Le vicende di Messina sveva prendono le mosse dalle realizzazioni di età normanna, quando la città vide il consolidarsi di un intraprendente ceto burocratico impegnato a occupare [...] Riccardo Cuor di Leone, favorendo l'ascesa del ceto burocratico latino, causò una vera e propria mutazione di natura culturale e politici attivi nel centro peloritano, che intendevano la letteratura come una parentesi di otium tra gli impegni di ...
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CARAVITA, Nicolò
Salvatore Fodale
Nacque a Napoli, nella parrocchia dei Vergini, il 24 maggio 1647 da Giuseppe e da Margherita Boiano. La famiglia, originaria della Spagna, apparteneva alla nobiltà. [...] affidando a Giambattista Vico la redazione dell'orazione latina. Il 4 nov. 1696, giorno onomastico del G. B. Vico, Napoli 1932, passim; B. Croce, Aneddoti di varia letteratura, Napoli 1942, II, p. 374; E. de Fonseca Pimentel, Il Monitore ...
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Palermo
Margherita Zizi
Crocevia mediterraneo di culture
Capoluogo della Sicilia, Palermo sorge in una baia ai margini occidentali della Conca d’Oro. Celebrata da Goethe, il grande poeta tedesco innamorato [...] gli Arabi, gli arconti i Greci, i giudici (iudices) i Latini.
Capitale del regno dal 1130, Palermo nei secoli 12° e 13 Federico II, raffinato e intelligente cultore di scienze e letteratura, convenivano trovatori e cavalieri, studiosi di filosofia e ...
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Filologo italiano (Livorno 1875 - Lucca 1957), prof. di letteratura greca nelle università di Messina e (dal 1902) di Pisa; deputato al parlamento in varie legislature; socio nazionale dei Lincei (1946). [...] Scrisse di letteratura greca e latina in varie riviste di filologia classica. Esperto paleografo greco e latino, inventariò numerosi fondi di manoscritti, soprattutto greci (Codices graeci monasterii messanensis S. Salvatoris, 1907). Si occupò ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] venalità della curia romana. Redatte in forma provocatoria e in latino per suscitare una discussione fra dotti su una materia ancora e sensibilità pastorale, nonché uno dei capolavori della letteratura tedesca. L'avallo dato alla bigamia di Filippo d ...
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Umanista (Firenze 1426 - ivi 1499). Studioso di letteratura greca e latina, fu in relazione con i maggiori umanisti dell'epoca e prese parte attiva alla rioganizzazione dello studio pubblico fiorentino [...] delle libertà comunali, accentuatasi in Firenze dopo la congiura dei Pazzi. Restano, di R., numerose lettere , orazioni, traduzioni latine da autori greci (Plutarco, Isocrate, Filostrato). Continuò per gli anni 1461-99 il Priorista, specie di cronaca ...
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latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...