CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] verità".
Il 22 giugno 1927, per grave malattia epatica, morì nella casa di Alatri.
Bibl.: E. Cocchia, Introduz. stor. allo studiodella letteraturalatina, Bari 10915, pp. 262, 347-352; C. De Lollis, L. C., in La Cultura, s. 5, VII (1927), pp. 414-418 ...
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Filologo italiano (Strigno 1906 - Padova 1983), prof. (dal 1939) di letteraturalatina medievale all'univ. Cattolica del S. Cuore di Milano, della quale è stato anche rettore; socio nazionale dei Lincei [...] , Guglielmo di Moerbeke). Ha pubblicato inoltre edizioni di testi inediti (Liber philosophorum moralium antiquorum (1932), una raccolta di Scritti di filologia latina medievale (2 voll., 1976) a integrazione dei precedenti Studi e note di filologia ...
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Filologo classico italiano (Pesaro 1920 - Roma 2000). Prof. (dal 1956) nelle univ. di Urbino e (dal 1963) di Roma, socio nazionale dei Lincei (dal 1992). Si è occupato in particolare di letteraturalatina [...] la raccolta di Scritti medievali e umanistici (1976). Si segnalano, in particolare, i suoi studi sugli Epigrammata Bobiensa, celebre raccolta latina di versi d'amore, sugli scritti di D. Marso e sulla poesia di Ovidio. Il suo interesse per la scuola ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] raffinatezza e la semplicità, pregio della grande arte, si ritrovano in lui in una sintesi che non ha uguali nella letteraturalatina.
Un’opera come quella di Virgilio non poteva aversi se non in un ambiente che favorisse, in una sostanziale libertà ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] e poi monastiche, dei codici antichi. Si manifestò, in pratica, l’esigenza di non contentarsi di quella parte della letteraturalatina che era giunta sino allora per tradizione scolastica e culturale ininterrotta, ma di recuperare anche la parte di ...
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Filologo latino (n. Berito, od. Beirut, nella seconda metà del sec. 1º d. C.). Si dedicò specialmente allo studio della letteraturalatina arcaica rimettendola in onore, in contrasto con le tendenze grammaticali [...] temuto. Fu grammatico e critico del testo: Svetonio c'informa di una messe di osservazioni critiche di P. sulla lingua latina arcaica e sappiamo che curò edizioni critiche di Lucrezio, Virgilio, Orazio, Terenzio e Persio. La sua autorità fu grande ...
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Latinista svedese (n. Strängnäs 1909 - m. 1996), prof. di lingua e letteraturalatina nell'univ. di Stoccolma (1949-75), della quale fu anche rettore (1966-74). Al centro delle sue ricerche furono soprattutto [...] rythmique du haut Moyen Âge (1954), Introduction à l'étude de la versification latine médiévale (1958), Manuel pratique du latin médiéval (1968; trad. it. 1975), L'ceuvre poétique de Paulin d'Aquilée (1979), Registrum epistularum di s. Gregorio ...
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Filologo tedesco (Regenwalde, Pomerania, 1851 - Gottinga 1914), prof. nelle univ. di Kiel, Rostock, Strasburgo e Gottinga; socio straniero dei Lincei (1910). Diede famose edizioni delle tragedie di Seneca [...] nuova. Scrisse sull'arte di Tibullo (1881), sulla biografia greco-romana (1901), sul monologo nel dramma (1908), sul verso saturnio, e due storie della letteraturalatina (la prima, 1905; la seconda, più ampia, rimasta al primo volume, 1913). ...
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Filologo e glottologo svedese (n. Alseda, Småland, 1895 - m. 1985), prof. (1944) di lingua e letteraturalatina nell'univ. di Uppsala. Opere principali: Wortstudien zu den spätlateinischen Oribasiusrezensionen [...] (1933); Kleine Beiträge zur lateinischen Lautlehre (1936); Belt und Baltisch (1953); Scandinavia und Scandia; lateinisch-nordische Namenstudien (1963); Jordanes und Scandia; kritisch-exegetische Studien ...
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Filologo (Grossvargula, Erfurt, 1806 - Lipsia 1876), prof. nelle univ. di Halle (1832-33), Breslavia (1833-34), Bonn (1839-65) e Lipsia (dal 1865); diresse con Fr. G. Welcker (1841) il Rheinisches Museum. [...] Dopo aver studiato in Italia il palinsesto ambrosiano di Plauto, si rivolse allo studio della lingua e letteraturalatina arcaica. Scoprì il carattere cantato di buona parte della commedia arcaica (i cantica). Si occupò anche di epigrafia, ...
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latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...