Cosmografo e orientalista (Nieder-Ingelheim 1489 - Basilea 1552); francescano, nel 1529 passò alla riforma protestante. Dopo aver curato le edizioni di Solino (1538), Pomponio Mela (1538) e Tolomeo (1540), [...] un secolo quasi 50 edizioni). M. fu anche cartografo. A Basilea fu insegnante di lingua e letteratura ebraica e curò un'edizione della Bibbia in ebraico con versione latina indipendente dalla Vulgata (1534-35), una grammatica ebraica e una aramaica. ...
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Filologo e bibliografo (Lipsia 1668 - Amburgo 1736). Autore della Bibliotheca latina (3 voll., 1697), della Bibliotheca graeca (14 voll., 1705-28), della Bibliotheca latina mediae et infimae aetatis (6 [...] è magistralmente ordinata la scienza filologica dei secc. 16º e 17º, ha dato i primi repertorî scientifici dell'antica letteratura. Assai notevole anche il Codex pseudepigraphus Veteris Testamenti (1713) e il Codex apocryphus Novi Testamenti (1703-19 ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] problema dell'adattamento, a meno che non si tratti di latinismi già in inglese. Per le parole del fondo anglosassone, 1967; U. Eco, La struttura assente, Milano 1968; F. Jesi, Letteratura e mito, Torino 1968; C. Segre, I segni e la critica, ivi ...
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Vecchio Testamento. - Critica del testo. - La ripresa degli studî biblici che si è avuta dopo la seconda guerra mondiale è stata favorita da importanti scoperte in Oriente, che hanno offerto nuovo materiale [...] essere completamente sfruttate le più recenti scoperte della letteratura di Mari, le raccolte di testi-in Gospel, Londra 1935), conferma, in Giovanni, V, 39, il testo di due latini (a, b) e delle versioni siriaca curetoniana e armena. Né, d'altra ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] raffrontato all'opera di traduzione dal greco in arabo e latino eseguita in Europa mille anni più tardi. Il confronto tra tempo e la sua energia ai riti religiosi e allo studio della letteratura e delle belle arti" (Kunjunni Raja 1983, p. 301).
Le ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] , vitichiomato), il cui stampo ebbe successo anche fuori dalla letteratura, in ambito scientifico e saggistico, dove i ➔ grecismi presero, specie dal Settecento, sempre più piede.
Il latino regredisce anche da ambiti in cui era ancora, fino al ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] in Mediaeval Studies, LIX (1997), pp. 19-110; Lo spazio letterario del Medioevo, I, Il Medioevo latino, V, Cronologia e bibliografia della letteratura mediolatina, Roma 1998, pp. 646 s.; F.J. Carmody, Arabic astronomical and astrological sciences in ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] espedienti a fini comici o espressivi: del resto la letteratura patafisica si basa largamente su questi giochi. L’ am Main, Lang, pp. 13-30.
Coleman, R.G.G. (1987), Latin and the Italic languages, in The world’s major languages, edited by B. Comrie ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] per secoli aveva costituito il punto di riferimento per la letteratura in lingua e le scritture di tipo giuridico-amministrativo per lo più in base a timbro e quantità dell’antecedente latino). Da questo punto di vista, le situazioni delle varietà ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] ’oltremare.
Non pochi furono gli orientalismi già in fase latina (Mancini 1992: 46-53; Cardona 1998: 411-412 63-96.
Cardona Giorgio R. (1986), I viaggi e le scoperte, in Letteratura italiana, diretta da A. Asor Rosa, Torino, Einaudi, 15 voll., vol. ...
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latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...