Teologo ed erudito (Chio 1586 - Roma 1669). Addottoratosi a Roma in filosofia e teologia (1610) e in medicina (1616), "scrittore greco" della Vaticana (dal 1618: si deve a lui l'inventario, tuttora in [...] compendiarium di Giorgio Acropolita, 1651), la patristica (versione latina della Catena Ss. Patrum in Ieremiam prophetam, 1623), l'architettura sacra, l'antichità classica e la letteratura italiana (Poeti antichi raccolti da codici manoscritti della ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] secondo Matteo (1964), in cui l'armonica fusione del cinema con la letteratura, la pittura e la musica diede l'avvio a quel "cinema di e la Nuova Guinea - ma non più e soltanto latina: Pasolini sa partire da Alba pratalia, alba pratalia delle ...
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Poeta latino (Venosa 65 a. C. - Roma 8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent'anni si recò ad Atene, a completare [...] profonda amicizia di Mecenate, ed egli può darsi tutto alla letteratura e a quella meditazione sugli uomini, sui loro costumi e , come Virgilio, l'altezza spirituale raggiunta dalla civiltà latina nel suo tempo. ▭ Considerato modello di classicità, ...
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Pseudonimo del poeta cileno Ricardo Neftalí Reyes Basoalto (Parral 1904 - Santiago 1973). Premio Nobel per la letteratura nel 1971, N. è considerato una delle voci più autorevoli della letteratura contemporanea [...] cruciali che hanno segnato il XX secolo: dalla guerra civile spagnola alla guerra fredda, dai movimenti di liberazione in America Latina alla morte di S. Allende. La sua opera poetica comprende un'impressionante antologia di testi fra i più alti ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] psicologo, O. è una personalità dominante nella cultura latina, e il suo influsso si perpetua potente nel Medioevo offerto materia infinita di imitazione e variazione alla successiva letteratura, come alle arti figurative. L'elegia triste del ...
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Nome di numerosi santi tra i quali:
1. Anastasio, patriarca di Antiochia dal 559 (m. 599), detto il Vecchio; difensore dell'ortodossia contro l'aftartodocetismo imposto (564) da Giustiniano, esiliato (570) [...] ancora e ciò condusse a uno sdoppiamento del santo nella letteratura agiografica, per cui si credette all'esistenza di un l'eresia, di una Interpretazione dell'Esamerone nota in traduzione latina e parzialmente nell'originale, di una raccolta di 154 ...
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Francesco, papa. – Nome assunto da Jorge Mario Bergoglio (n. Buenos Aires 1936) dopo la sua elezione papale. Nato in Argentina da emigranti piemontesi, primo papa latinoamericano eletto al ministero petrino [...] Aires in Filosofia, dal 1964 al 1967 è stato professore di Letteratura e di Psicologia. Il 13 dicembre 1969 è stato ordinato sacerdote, per la Famiglia e della Pontificia Commissione per l'America Latina, il 13 marzo del 2013 è stato eletto papa ...
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Uomo politico (234-149 a. C.) dell'antica Roma. Nacque a Tuscolo da una famiglia di agricoltori; combatté con onore nella seconda guerra punica; questore nel 204, si adoperò a trasportare in Africa l'esercito [...] ma anche con onestà e passione esaltate in una vasta letteratura, per la difesa di quegli ideali di fortezza, di scrittore. Il suo De agricultura è il più antico libro di prosa latina a noi giunto: è un trattato di tecnica agricola, arido e ...
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Filologo (Berlino 1861 - Monaco di Baviera 1907). T. può essere considerato il fondatore del moderno metodo della filologia latina del Medioevo. Nella sua intensa attività di editore affrontò i testi di [...] 1888), poi in quella stessa università professore di filologia latina medievale (dal 1902); socio straniero dei Lincei (1902). S. Benedicti, 1898). Importanti i saggi di storia della letteratura medievale (O Roma Nobilis, 1891) e il rifacimento del ...
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Scrittore e diplomatico (Guatemala 1899 - Madrid 1974), dal 1966 ambasciatore del Guatemala in Francia; premio Nobel per la letteratura nel 1967. Ha pubblicato versi di varia ispirazione (Fantomima, 1935; [...] di Manuel Estrada Cabrera. Hombres de maíz (1949) riprende i motivi di denuncia della dolorosa situazione dell'America Latina, velandola di un'atmosfera magica. L'impegno sociale dello scrittore si fa ancora più manifesto nei romanzi successivi ...
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latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...