LÖFSTEDT, Einar
Carlo Tagliavini
Linguista e filologo svedese, nato a Upsala il 15 giugno 1880, professore di lingua e letteraturalatina all'università di Lund dal 1913.
Si è dedicato particolarmente [...] allo studio della tarda latinità e degli elementi volgari nel latino classico, seguendone lo sviluppo fino nelle lingue romanze.
Fra i suoi scritti più notevoli sono da segnalare: Beiträge zur Kenntnis der späteren Latinität, Upsala 1907; ...
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RONCONI, Alessandro
Latinista, nato a Firenze il 2 novembre 1909. Professore di letteraturalatina all'università di Urbino (1938-48), di Bari (1948-51), di Pisa (1952-54), poi di Firenze; condirettore, [...] nuova serie degli Studi italiani di filologia classica.
È autore di saggi, commenti e contributi a testi critici latini, di studî e articoli su scrittori latini, di ricerche grammaticali e stilistiche; ha inoltre pubblicato pregevoli volumi: Il verbo ...
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SCHANZ, Martin
Filologo, nato a Üchtelhausen il 12 giugno 1842, morto il 15 dicembre 1914 a Würzburg, nella cui università fu professore fino dal 1870.
Opere sue principali sono l'edizione critica dei [...] in Handbuch für die klassische Altertumwissenschaft di I. Müller, rimasta tuttora la più ampia elaborazione moderna della letteraturalatina, ricchissima per uso diretto di fonti, minuzia di analisi, e bibliografia, per quanto a questi pregi non ...
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OCCIONI, Onorato
Letterato e latinista, nato a Venezia nel 1830, morto a Roma il 10 novembre 1895. Fu professore di letteraturalatina a Innsbruck e a Trieste, e dal 1870 alla morte all'università di [...] ai volgarizzamenti del Caro e del Monti. Da ricordare di lui gli studî su Caio Silio Italico e il suo poema (Padova 1868), la Storia della letteraturalatina (13ª ed., a cura di D. Vaglieri, Torino 1897), raccolte di versi e componimenti drammatici. ...
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VISCARDI, Antonio
Filologo, nato a Venezia il 30 luglio 1900; prof. di filologia romanza nelle univ. di Pavia (1938-42) e di Milano (dal 1942).
Ha studiato, con larga sensibilità storica, i problemi [...] fondamentali della cultura medievale, con particolare riguardo alla continuità della letteraturalatina in quella romanza e alle fonti della cultura europea moderna nelle letterature francesi del Medioevo.
Tra le sue opere: F. Petrarca e il Medioevo ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] L'Eneide, oltre a costituire il poema più grande della latinità, fu accettata anche dalla cultura cristiana e fu il modello farsi vera e propria leggenda. Questo V. entrò nella letteratura romanzesca ed enciclopedica (Image du monde, Roman des sept ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] . Verso la fine dell’antichità la r. domina la letteratura: sofisti e retori hanno nella società una posizione di prestigio (grammatica, dialettica, r.). La fortuna di cui godettero i retori latini dal 3° al 6° sec. contrasta con la povertà delle ...
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satira Composizione poetica che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone [...] affermare che la s. era genere letterario tutto latino (satura tota nostra est). Persio, Giovenale e Berni, e che fu ripreso felicemente in Francia da M. Régnier. Notevoli, nella letteratura inglese, il Mother Hubberd’s tale di E. Spenser, le s. di ...
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GALLAVOTTI, Carlo
Serena Andreotti Ravaglioli
(App. III, I, p. 696)
Filologo classico italiano, morto a Roma il 9 febbraio 1992. Professore all'università di Roma ''La Sapienza'', ha ricoperto la cattedra [...] del Comitato per la preparazione dell'edizione dei classici greci e latini.
Autore di numerosissimi saggi e articoli, G. ha avuto come oggetto della sua ricerca l'intero ambito della letteratura greca dalle origini all'età bizantina e umanistica, con ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] esso è un carme attico, certo il più antico monumento della letteratura attica (secolo VI), e spira sensi di profonda religiosità, quali se non a parole, con i fatti l'esclusività per il latino. Alla fine del sec. XVI gli studî greci in Francia sono ...
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latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...