. Anapesto (gr. ἀναπαιστος, dal verbo ἀναπαίειν, ma è incerto in quale senso della parola: forse in quello di "battere, picchiare", dunque nel significato di metro della zuffa) è chiamato un piede ascendente, [...] in poesia innologica, colà stesso p. 133; per anapesti in età imperiale p. 374.
Per gli anapesti nella letteraturalatina, comodo riassunto in F. Vollmer, Römische metrik (= Gercke e Norden, Einleitung in die Altertumswissenschaft, 4ª ed., Lipsia ...
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Dicesi un componimento poetico nel quale le lettere iniziali dei versi riunite insieme, ossia lette verticalmente, vengono a formare una parola o una frase o più lungo discorso: e anche alla parola o frase [...] tali morse, non diventa più che un giuoco di pazienza, simile a quello di sciarade, enimmi, logogrifi.
Nella letteraturalatina sono famosi gli acrostici degli argomenti delle commedie di Plauto, dove le iniziali dei versi di ciascun argomento dànno ...
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Da Taranto condotto schiavo a Roma nel 272 entrò, come litterator, nella casa di un Livio da cui fu affrancato. Il prenome T (Titus), dato da alcune fonti, è dovuto a scambio con il prenome dello storico [...] 3-5.
Bibl.: Leo, Geschichte der röm. Literatur, I, Berlino 1913, pp. 55-70; Schanz-Hosius, Geschichte der röm. Litteratur, I, Monaco 1927, pp. 45-49; E. Curcio, Storia della letteraturalatina, I, Napoli 1920, pp. 121-130; P. Lejay, Hist. de la litt ...
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SARACENI
Giorgio Levi Della Vida
. Nome col quale nel Medioevo cristiano europeo sono stati designati genericamente gli Arabi. Il vocabolo, con questa accezione, è del tutto ignoto alla tradizione storica [...] ", quali discendenti da Agar concubina di Abramo e non da Sara sua moglie legittima, ha accreditato nella letteraturalatina medievale il termine Agareni come sinonimo di Saraceni. Tuttavia tale correzione pseudo-erudita non ha mai avuto fortuna ...
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. Letteratura. - Si disse conflictus, altercatio o disputatio in latino, débat, disputation, bataille in francese, Streitgedicht in tedesco, questione, contenzione, altercazione, contrasto in italiano, [...] sono spesso figure allegoriche o personificazioni di concetti astratti. La grande fioritura di contrasti si ha nella letteraturalatina medievale, anzi può dirsi una delle caratteristiche di essa. I soggetti sono moltissimi: Cristo e Satana, l ...
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Latinista francese, nato ad Annecy (Haute Savoie) il 13 settembre 1900, morto a Six-Fours (Var) il 20 settembre 1976. Dal 1924 al 1926 soggiornò presso l'Ecole française di Roma; dopo una breve permanenza [...] all'università di Grenoble, fu nominato maître de conferences di Lingua e letteraturalatina a Bordeaux; nel 1945 fu chiamato a insegnare alla Sorbona di Parigi, dove rimase fino al 1960, quando assunse la direzione dell'Ecole française di Roma, ...
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È autore di un breve scritto (Liber memorialis) dedicato a un tal Macrino, che qualcuno, poggiando sul fragile argomento della somiglianza del nome, volle identificare con l'imperatore Opilio Macrino (217-218 [...] di F. Pichlmayr all'edizione di Lipsia 1911, p. ix) da spiegarsi variamente sempre secondo la data che vuol darsi ad Ampelio. Su i confronti con Floro insiste forse troppo M. Galdi, in L'epitome nella letteraturalatina, Napoli 1922, p. 80 segg. ...
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È il riassunto, o compendio, di uno scritto ampio, fatto in generale allo scopo di alleggerire ad altri la fatica di una lunga lettura. Nel mondo classico si compendiavano, a preferenza, le lunghe opere [...] di scarsa cultura originale, e dall'insegnamento inaridito e meccanizzato, l'epitome è stata particolarmente coltivata nella letteraturalatina medievale e in quella greco-bizantina. Qui essa rappresenta uno dei principali mezzi di diffusione e ...
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Filologo classico, nato a Napoli il 22 febbraio 1913, morto a Genova il 24 settembre 1991. Formatosi alla scuola di A. Rostagni, dopo un decennio di incarichi universitari, ha ricoperto la cattedra di [...] Letteraturalatina all'università di Genova dal 1951 al 1983. Dal 1987 Socio nazionale dell'Accademia dei si è rivolto anche all'indagine su alcuni fra i maggiori poeti latini, quali Catullo: Due studi catulliani (1951), Personaggi catulliani (1976n, ...
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Poeta latino del sec. V d. C., le cui opere furono molto lette e imitate nel Medioevo. Nacque forse a Cartagine, dove certamente fu educato e passò la più parte della vita esercitando con successo l'avvocatura. [...] fu privo di talento poetico, ma mancò di senso d'arte, benché conoscesse e imitasse i più grandi poeti della letteraturalatina, specialmente Virgilio ed Ovidio. Il poema, inorganico e pieno di digressioni, ha solo qualche pregio nei particolari.
Le ...
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latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...