BEGUINOT, Francesco
Tullio De Mauro
Nacque a Paliano (Frosinone) il 1° ag. 1879. Figlio di Pompeo e di Giulia Schifalacqua, il B., già negli anni del ginnasio, cominciò da autodidatta lo studio del [...] aveva partecipato alla sesta missione organizzata dalla Società geografica italiana per l'esplorazione scientifica del Fezzan e dell'oasi di e mediterranei sotto diversi aspetti: linguistica, letteratura, antichità, storia, epigrafia, religioni, ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] locuzione tradizionale ingloba i diversi tipi di agenti descritti in letteratura. Ciò che accomuna i diversi tipi è il tratto del XXXVII congresso internazionale di studi della Società di linguistica italiana (L’Aquila, 25-27 settembre 2003), a cura ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] , a cura di P. Fanfani, «l’Etruria. Studi di filologia, di letteratura, di pubblica istruzione e di belle arti» 1, pp. 162-188, 221 . Baracchi.
Migliorini, Bruno (1960), Storia della lingua italiana, Firenze, Sansoni.
Segre, Cesare (1963), Lingua, ...
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Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] ’uditorio; una tecnica che sembra non estranea alla poesia italiana moderna; si veda Montale, “L’estate”, in Occasioni und lateinisches Mittelalter, Bern, A. Francke (trad. it. Letteratura europea e Medio Evo latino, Firenze, La Nuova Italia, 1992 ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] c[ɔ]sa < causa, ma b[wɔ]no < bŏnu). Le forme italiane che mantengono [au] (come, ad es., causa, tesauro, lauro) sono ➔ cultismi. su quello tirrenico – trova molte conferme nella letteratura dialettologica e fonetica sperimentale più o meno ...
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La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] frequenti nelle lingue. Stando a quanto riportato in letteratura, la spirantizzazione sarebbe più frequente tra le occlusive . 27-60.
Rohlfs, Gerhard (1966), Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. ...
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Con cliché si intende, genericamente, un’espressione fissa divenuta banale a forza di essere ripetuta. Quest’accezione risalirebbe ai fratelli Goncourt che per primi, del termine comparso agli inizi del [...] Paolo (2003), Come le tigri azzurre. Cliché e luoghi comuni in letteratura, Milano, Il Saggiatore.
Beccaria, Gian Luigi (2006), Per difesa e per amore. La lingua italiana oggi, Milano, Garzanti.
GRAAT (Groupes de recherches anglo-américaines de Tours ...
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dialetto
Franco De Renzo
La lingua del cuore
Di sicuro avete sentito parlare e magari parlate voi stessi un dialetto. Il fatto non è così eccezionale, se si pensa che l'Italia è la nazione europea più [...] gli estranei usa più frequentemente l'italiano.
Il dialetto nella letteratura
Il fatto che i dialetti non sono diffusi su vaste continua a usarlo. In altre parole circa trenta milioni di Italiani conoscono e usano sia l'italiano sia il dialetto: in ...
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Con il termine anacoluto (dal lat. tardo anacoluthon, gr. anakólouthon (skhēma), composto da an- privativo e akólouthos «seguace») si indica generalmente la frattura di una sequenza sintattica mediante [...] ragioni stilistiche, e fu spesso utilizzato anche dagli autori italiani del Trecento:
(5) Calandrino, se la prima gli questo caso, di una vivacità già largamente documentata nella letteratura dei secoli scorsi. Molto noti, al proposito, gli anacoluti ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] lessicale, inserita nel dibattito pre-unitario (Ugo Foscolo, Dell’origine e dell’ufficio della letteratura; Vincenzo Gioberti, Del primato morale e civile degli italiani II, viii, citante coloro che in passato includevano «tutti gli idiomi del mondo ...
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italianista
s. m. e f. [der. di italiano] (pl. m. -i). – Studioso di storia, costume, civiltà, cultura, lingua, letteratura italiana (spec. con riferimento a stranieri). In partic., docente universitario di letteratura italiana.
letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi...