Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] di un registro privo di oltranze espressive, attentamente bilanciato fra gravità e soavità. Tra i componimenti più noti di questo genere , Giovanni (1987), Sulla lingua poetica di Giosuè Carducci, «Rivista diletteratura italiana» 5, 2, pp. 289 ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] Verga mondano [...] è stata coniata l’etichetta di “verismo psicologico”, contrapposta a quella di “verismo sociale” [...]. Un’etichetta utile a designare un atteggiamento diffuso nella letteratura latamente naturalista, non solo italiana (Pier Luigi ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] equivale, in un certo senso, a stare. Dalla specie al genere: davvero diecimila valorose imprese Odisseo compì; diecimila equivale a molte - München, Francke (trad. it. Letteratura europea e Medio Evo latino, a cura di R. Antonelli, Firenze, La Nuova ...
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DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] il maggiore interesse per le letterature umanistiche impedì al D. di approfondire gli studi scientifici di composizioni di vario genere ed argomento, che intendeva riunire sotto il titolo comprensivo di Veglie fiorentine, ispirandosi alla formula di ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] letteratura, le cui maglie censorie sono quasi sempre meno fitte di quelle dei mass media. Per questo, soprattutto nel Novecento, la letteratura ) varietà si riscontra anche con altri termini del genere (palloso, palla «bugia», avere le palle).
Le ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] 1986: XLI).
Basandosi sulla differenza aristotelica tra genere e specie, ma anche sul De vulgari 465-466), bisogna concludere che l’ambizione di Trissino di «essere il legislatore della lingua e della letteratura italiane» (Pozzi 1989: 156; cfr. ...
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L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] nel volgare delle «pratiche di mercatura» (a partire da quella trecentesca di Francesco Balducci Pegolotti, da cui il genere prende il nome), cominciò a formarsi una letteratura precettistico-teorica e di sistemazione algebrica delle procedure ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] come «modi di dire poetici» o «giri di lingua», tratte dai più grandi autori della nostra letteratura antica, come il più arcaiche. Di qui la sostituzione dei condizionali toscani con quelli poetici e, in genere, l’adozione di varianti più auliche ...
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grammatica
Franco De Renzo
Le norme che regolano una lingua
Nell'opinione di molti la grammatica rappresenta una parte dello studio della lingua, spesso fatta di faticosi esercizi o di regole da imparare [...] senza distinzione di maschile e femminile perché non esistono i generi (books, chairs). In italiano, gli aggettivi hanno sia il genere sia il corretto veniva individuata nella lingua scritta della letteratura e delle classi più colte. Tale concezione ...
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Le congiunzioni coordinative (o coordinanti) sono parole funzionali invariabili il cui compito è quello di collegare tra loro due o più elementi linguistici (principalmente sintagmi o frasi; i cosiddetti [...] ]]
(10) in genere, torno a casa [a Natale] a trovare i miei; [e a Pasqua]
(11) * in genere, torno a casa letteratura, ora come congiunzioni tout court, ora come locuzioni congiuntive (➔ locuzioni), ora come operatori di congiunzione avverbiali. Al di ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi...