Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] 1998). Sembra certo comunque che comedìa costituisca una indicazione digenere del poema, non il suo titolo, così come .
Tavoni, Mirko (1998), Il titolo della “Commedia” di Dante, «Nuova rivista diletteratura italiana» 1, 1, pp. 9-34.
Tavoni, Mirko ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] Matilde Serao e Grazia Deledda), emersero gli autori di una letteraturadi tono medio (Carlo Collodi, Edmondo De Amicis, nel corpo insegnante la preparazione specifica per un’operazione del genere). L’analfabetismo passò dal citato 74,6% del 1861 ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] verbale, V e O, in quanto, nella letteraturadi impronta tipologica, sono stati individuati vari altri costrutti la sua posizione rispetto alla successione dei costituenti non muta: in genere, esso è separato dal resto della frase da una pausa ( ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] di ce / ci).
di Christoph Schwarze
La grammatica dei pronomi clitici nelle lingue ha suscitato un’abbondante letteraturadi 1997: 390). Per marcare la differenza digenere al singolare e quella di numero al plurale l’italiano introdusse ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] a vantaggio della letteraturadi carattere elitario e di ispirazione erudita. Fra i primi frutti di questa svolta va , accurata mimesi del dialetto partenopeo: Sabatini 1983) al genere classico della consolatoria, sia pure esperito in volgare, nell ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] compiutamente di lingua, diletteratura, di retorica, e alla fine offre un libro di grammatica indubbiamente prescrittiva, e descrittiva dell’uso degli autori, ma esposta in forma discorsiva e mai schematica, calata com’è nel genere dialogico ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] » (Mancini 1997: 70-71). In un bricolage nel quale precipitano assieme il genere della letteratura viaggistica e quello del feuilleton d’Oltralpe, i romanzi salgariani brulicano di prestiti orientali, che imprimevano alla pagina «una connotazione ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] del napoletano Giulio Cesare Cortese). In prosa si coltivavano il genere favolistico, con Lo cunto de li cunti del napoletano Basile dialettali (Sardo 2008).
Del tutto diversa la letteraturadi tipo popolareggiante, scritta da autori colti, ma ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] della Francia.
Negli epistolari privati, nella letteraturadi consumo e nella pubblicistica, così come nelle anche la morfologia e la sintassi, i settori in genere meno esposti al prestito. Sono di origine francese già medievale i suffissi -iere (lat ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] non solo di grandi opere come le enciclopedie, ma anche di teatro e di narrativa. Nasce adesso quella letteraturadi consumo che ha tale regime di variazione e innovazione Cesarotti ricorre ai concetti di «genio grammaticale» e «genio retorico», il ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi...