Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] gli individui vengono socializzati alla propria identità digenere. Tali studi hanno ricadute significative sul greci), poi consacrata dalle classificazioni naturalistiche.
Letteratura
Antichità
Il problema della definizione e delle mutue ...
Leggi Tutto
(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] sono scomparse. Nella declinazione, ogni distinzione digenere è scomparsa. Nella coniugazione, il L. Chanth (1880-1951).
Il primo Novecento segna per la letteratura armena un periodo di grande splendore, come testimoniano i poeti D. Varužan, V. ...
Leggi Tutto
(o al-Maghreb) Nome («Occidente») con il quale gli Arabi designano complessivamente i paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso in opposizione a Mashriq «Oriente». Varie le accezioni, dalla [...] letteraria. Il risultato è una letteraturadi forte impronta civile che tuttavia non . Khelladi, H. Skif, A. Zaoui, Y. Benmiloud. Il giallo, un genere appena affermatosi (ma già praticato dal marocchino D. Chraībi), sta riscuotendo in tutto ...
Leggi Tutto
Editoria
Libro contenente le indicazioni necessarie alla visita di un museo o complesso monumentale, di una città, di un’intera regione o Stato. Precedenti della g. come illustrazione sistematica di paesi [...] di A. Nibby (1838). Bologna quella di P. Lamo (1560), di G. De Zani (1583), e di C.C. Malvasia (1657).
All’estero è ricchissima dal 17° sec. la letteraturadi moto rettilineo, che sono in genere dei quadrilateri articolati (g. di Evans), e g. esatte ...
Leggi Tutto
Nome che designa le tribù germaniche di Angli, Sassoni e Iuti che dalle regioni dell’Elba e del Weser migrarono nella Britannia nei sec. 5° e 6°. I primi colonizzarono l’Anglia orientale e le regioni settentrionali [...] poesia pagana è digenere epico (sul tipo del poema Beowulf) e lirico. In quest’ultima, di tono melanconico e , o scuola di Cynewulf. Dalla metà del 9° sec. agli inizi dell’11° prevalse la letteratura in prosa. Figura centrale di quest’ultimo periodo ...
Leggi Tutto
Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] oratorio, fu letta in Arcadia con notevole successo. Digenere analogo è La bellezza dell'universo (1781), grandioso attratto dal suo stesso dono di poeta, che fu appunto quello di trasformare in incantevole letteratura tutto ciò che il suo spirito ...
Leggi Tutto
Il periodo della storia greca dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) alla battaglia di Azio, con la quale Roma si assicurò il predominio sull’Egitto (31 a.C.). In esso la civiltà greca si diffuse sull’intera [...] quasi del tutto nella letteratura ellenistica, la seconda perse mordente, fissandosi nell’elaborazione di tipi e caratteri. digenere, di carattere idillico, insieme alla rappresentazione di una mitologia ‘minore’ o alla ripresa dal vero di scene di ...
Leggi Tutto
(o strofa) Raggruppamento di due o più versi, costituenti un periodo ritmico, che di solito si ripete più volte nello stesso componimento.
Metrica classica
S. greca. Periodo ritmico di due o più cola [...] versi digenere diverso (la s. è sempre asinarteta, con membri di natura differente). Archiloco compone solo s. di 2 versi, con ricchezza di combinazioni Il più antico esempio è l’elegia di Callino; nella letteratura latina fu introdotto da Ennio; in ...
Leggi Tutto
Poeta (Milano 1776 - ivi 1821). Anticlassicista, P. rappresenta, insieme con G. G. Belli, un momento essenziale, e artisticamente dei più alti, del primo Romanticismo italiano. Egli ha saputo descrivere [...] d'un colpo dal peso della tradizione antirealistica dell'alta letteratura italiana, gli fece imboccare subito la via che il quotidiana, non nella storia di due secoli prima. Egli non fa il quadretto digenere ma il quadro di costumi, non la macchietta ...
Leggi Tutto
visiva, poesia Nella letteratura contemporanea, genere poetico sviluppatosi dagli anni Cinquanta in seno alle neoavanguardie artistiche europee su stimolo di una radicale revisione delle restrizioni poste [...] visiva àncora saldamente il segno verbale a una pluralità di codici comunicativi non verbali, contaminando generi e prelevando dai di testi, suoni, immagini e performance che dilatano i campi semantici di ciascun apporto fondendo letteratura alta ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi...