DE LORENZO, Giuseppe
Bruno Accordi
Nacque a Lagonegro (Potenza) il 24 apr. 1871, da umile famiglia. Perse presto i genitori, Lorenzo e Carolina Rinaldi. Si laureò nel 1894 in scienze naturali all'università [...] genere per le dottrine filosofiche orientali. Furono i suoi amici tedeschi Bose e K. E. Neumann che gli fecero conoscere ed apprezzare la letteratura e la filosofia indiana.
Così, in un quarantennio di dedizione a questi ...
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ALLODOLI, Ettore
Lucia Strappini
Nacque a Firenze il 6 febbr. 1882 da Egisto e Margherita Nesi. Frequentando le scuole elementari conobbe G. Papini del quale divenne amico e collaboratore nella redazione [...] genere, di note drammatiche e spunti comici, di elementi naturalistici e punte fantastiche, con il ritratto, tra intimista e verista, di piccole figure, di lievi situazioni, di la Nuova Rassegna diletterature moderne di Firenze, Il Giornale ...
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BRUNETTI, Angelo, detto Ciceruacchio
Maria Luisa Trebiliani
Nacque a Roma il 27 sett. 1800 da Lorenzo e da Cecilia Fiorini. Di umile famiglia popolana del rione di Campo Marzio (il padre era maniscalco), [...] cominciò a lavorare in proprio, dedicandosi al trasporto di merci (cereali e fieno in genere, oltre al vino). Il cerchio della clientela che in tutta la vastissima letteratura sul periodo degli inizi del pontificato di Pio IX e della Repubblica ...
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BIANCHETTI, Giuseppe
Armando Balduino
Nato il 22 luglio 1791 a Onigo (Treviso), ricevette la prima educazione letteraria in un collegio della pieve di Sant'Ilaria (od. Sant'Eulalia, fraz. di Borso del [...] di letterato (che dovrà essere non un "retore", bensì un "apostolo", cioè un "missionario delle verità utili al genere essere considerata la convinzione della necessità di uno stretto e continuo legame tra letteratura e filosofia: anche per questo, ...
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BALSAMO CRIVELLI, Riccardo
Alberto Asor-Rosa
Nato a Settimo Milanese il 20 ag. 1874 da una famiglia di piccola nobiltà, trascorse una giovinezza scapata e avventurosa, ma non priva di passioni e di [...] del Novecento mantenne in genere nei confronti del B. un atteggiamento di sufficienza, per non 100-107 (ora in La letteratura della nuova Italia, VI,Bari 1950, pp. 390-99); S. A. Chimenz, Un Poeta burlesco, in Meridiano di Roma,III,13 marzo 1938, ...
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ARICI, Cesare
Nicola Tanda
Di nobile famiglia, nato a Brescia il 2 luglio 1782 da Agostino e da Caterina Brozzoni, fu educato nella casa patema fino ai dieci anni, poi nell'Accademia, di S. Luigi, un [...] considerato, fra i cultori del genere didascalico, l'ultimo che abbia raggiunto un decoro di stile. La sua cultura e il . 18 ss.; Id., Da lettere di C. A. e U. Lampredi a V. Monti, in Giornale storico della letteratura staliana, XXIX(1897), pp. 392 ...
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BALDUCCI, Francesco
Enzo Noè Girardi
Figlio di Mariano, maestro di non si sa quale arte, e di una Vincenzella, nacque a Palermo, ed ivi fu battezzato il 1º giugno 1579. D'ingegno vivace, ma di temperamento [...] conoscono di lui anche nove stanze in vernacolo siciliano), il B. è ricordato, nella storia della letteratura drammatica di "oratorio", rimasta poi definitivamente a indicare tal generedi composizioni per musica, essi costituiscono i primi saggi di ...
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GAZZELLONI (Gazzellone originariamente), Severino
Elisabetta Di Pietrantonio
Nacque a Roccasecca, in provincia di Frosinone, il 5 genn. 1919 da Giuseppe Gazzellone e Amalia Pascarella (il G. modificò [...] della rassegna, decise nel 1961 di dedicare un intero recital alla nuova letteratura per flauto, appuntamento che divenne disinvoltura e la spontaneità con cui affrontò composizioni di ogni genere musicale e le contaminazioni che spesso ne scaturirono ...
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CIAMPOLI, Domenico
Giorgio Patrizi
Nacque da Emesto e da Antonietta De Simone ad Atessa (Chieti) il 23 ag. 1852. Compì i primi studi a Chieti, frequentò quindi il liceo classico a Vasto, a Sulmona e [...] che fa del C. un nome di qualche rilievo nella letteratura italiana di fine secolo, non è tanto la sua opera di narratore quanto quella di divulgatore, fra i primi in Italia, della letteratura e cultura slava; di traduttore dei grandi narratori russi ...
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ACCOLTI, Benedetto, il Vecchio
Armando Petrucci
Nacque ad Arezzo nel 1415 da Michele, di nobile famiglia aretina ed allora professore di diritto a Firenze, e da Margherita Roselli. Studiò diritto a [...] ma in genere il poeta più imitato dall'aretino fu Dante.
Più importante la sua opera di scrittore in latino. L'A. si dedicò alla storia tardi, certamente dopo essere stato nominato cancelliere. Umanista e profondo conoscitore della letteratura latina ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi...