TORNEO
F. Cardini
Il t. è, con la giostra, l'armeggeria, la quintana, la corsa e, più tardi, il carosello, una delle forme del gioco in origine militare che si praticava in tutta Europa 'in campo chiuso' [...] una letteratura specialistica che descriveva il cerimoniale da usarsi nei t.: in questo genere letterario, il modello più noto è il Traictié de la forme et devis d'un tournoy di Renato d'Angiò, duca di Lorena e di Bar nonché re nominale di Napoli ...
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Dal Medioevo al Seicento, spettacolo d’armi consistente in un combattimento di cavalieri che si affrontavano in squadre entro un vasto steccato circolare, cercando di disarcionarsi. I vincitori ricevevano il premio dalla dama per la quale avevano combattuto. La pericolosità di tali t. suscitò scomuniche ... ...
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Gara spettacolare di origine militare, in uso dal Medioevo fino al 17° sec., che consisteva in un combattimento in campo chiuso tra squadre di cavalieri armati di lancia, che cercavano di disarcionarsi. L’uso nacque probabilmente in Francia nell’11° sec.; la violenza, spesso con esito mortale, la ricerca ... ...
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Margherita Zizi
Dagli scontri all’ultimo sangue ai festosi cortei in costume
Il termine torneo indicava nel Medioevo un combattimento tra squadre o coppie di uomini armati, a piedi ma più spesso a cavallo. Con l’andare del tempo la componente spettacolare ebbe il sopravvento su quella agonistica: ... ...
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(fr. tournoi; sp. torneo; ted. Turnier; ingl. tournament, tourney)
Riccardo TRUFFI
Combattimento di uomini a cavallo formanti squadriglie che, aggirandosi entro un largo steccato circolare, cercano di colpire le squadre avversarie e di rimanere padrone del campo. Anche: spettacolo pubblico tra squadre ... ...
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CAPOLAVORO
W. Cahn
L'uso del termine c. (o capodopera) è documentato per la prima volta in Italia nel sec. 18° nel significato di migliore opera di un artista. Esso deriva dalla locuzione francese molto [...] in genere eseguire una tavola di dimensioni prefissate, gli scultori una statua e i vetrai una lastra di vetro di R. de Lespinasse, F. Bonnardot, Paris 1879, p. 175; M. Jousse, La fidelle ouverture de l'art du serrurier, La Flèche 1627.Letteratura ...
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MANCINI, Domenico
Francesco Sorce
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo pittore, attivo in area padana all'inizio del secondo decennio del XVI secolo.
L'unica sua opera nota è una [...] gran parte della letteratura successiva.
Tale carattere stilistico ha suggerito la possibilità di costruire un P. Brandolese, Del genio de' Lendinaresi per la pittura e di alcune pregevoli pitture di Lendinara (1795), a cura di V. Sgarbi, Rovigo ...
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PACHERA, Antonio
Andrea Ferrarini
PACHERA, Antonio. – Figlio del pittore Natale, nacque a Pescantina, nel Veronese, il 5 luglio 1749 (Ferrarini, 2011B, p. 289).
Suo maestro fu Giambattista Marcola del [...] decennio del Settecento, nel «momento di maggior fioritura del genere della quadratura architettonica» (Marini, 1997 (1803-04), a cura di S. Marinelli - P. Rigoli, Verona 1996, p. 167; G. Moschini, Della letteratura veneziana del secolo XVIII fino ...
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DELEIDI, Luigi, detto il Nebbia
Vittorio Caprara
Nacque a Bergamo nella parrocchia di S. Alessandro in Colonna il 15 nov. 1784, figlio quartogenito di Giuseppe e di Rosalinda Gualdi (Archivio parrocchiale [...] la letteratura ottocentesca ce ne riferisce poche notizie, in gran parte vaghe, non arricchite di puntualizzazioni cronologiche è un generedi pittura non coltivato dall'artista, sia perché la firma è diversa da quelle sicuramente di pugno del D ...
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FERRARESI, Adriano
Harula Economopoulos
Nacque a Roma da Luisa e da Filippo il 25 febbr. 1851; fin da giovane fu particolarmente interessato allo studio della letteratura e alla pratica della poesia [...] (ibid.), dimostra quanto il F. si sia distinto anche nel genere ritrattistico.
Del F. si ricordano anche le miniature su pergamena con i ritratti di G. Verdi e del principe Tommaso di Savoia, decorati con pregevoli fregi a rilievo in oro, secondo ...
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MOSÈ (ebr. Mōsheh, gr. Μωυσῆς, lat. Moses)
C. Bertelli
Del profeta che dette il contributo giuridico fondamentale alla proibizione delle immagini (Exod., 20, 4; Deut., 5, 8) esiste una iconografia sorprendentemente [...] attraverso i libri della Bibbia, ma anche in una ricca letteratura fiorita intorno ad essi, sia in Palestina che nell' passaggio del Mar Rosso le due colonne; queste in genere non presentano il busto di Dio sulle nuvole, ma soltanto la mano del ...
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FOSCHI
Daria Borghese
Famiglia di pittori marchigiani attivi tra Roma e le Marche nel sec. XVIII.
Il più noto è Francesco, nato ad Ancona nel 1716. Stando agli studi di Bonfrancesco e di Marietta Vinci [...] secondo decennio del Settecento. La letteratura artistica ricorda un periodo di alunnato del pittore ad Ancona presso in questo genere che realizzò le sue opere migliori, soprattutto marine con tempeste e burrasche, come dimostra un dipinto di paese ...
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ENCAUSTO
M. Cagiano de Azevedo
Sistema di pittura con i colori mescolati alla cera e che quindi per essere usati devono venir liquefatti dal calore (v. enkaustès).
La letteratura sull'e. nell'antichità [...] xxxv, 149): "Si sa che fin dalla antichità vi furono due maniere di dipingere ad e.: con cera e con spatola su avorio, ossia a ogni rifinitura e raffinatezza. Per un tal generedi pittura non occorreva avere i colori completamente liquefatti ...
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PASQUALINO Veneto
Mattia Biffis
PASQUALINO Veneto (Pasqualino di Nicolò, Pasqualino Veneziano, Pasqualino Lamberti). – Non è nota la data di nascita di questo pittore, attivo a Venezia tra il 1490 circa [...] patronimico «di Nicolò» con il quale egli è stato spesso identificato nella letteratura artistica sarebbe se ano meso a questa prova» (ibid.). Si ritiene in genere che alla competizione avesse partecipato anche Vittore Carpaccio, del quale si ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi...