Scrittore, sceneggiatore e regista francese, nato a Parigi il 9 dicembre 1957. Figlio di Louis Carrère e di Hélène Carrère d’Encausse, immigrata georgiana, storica della Russia e prima donna a essere eletta [...] ’ quanto per quella accademica, il problema della definizione digenere delle sue opere, non più classificate come romanzi, ma , ma è anche una lucida analisi della letteratura russa contemporanea, accompagnata da una riflessione storica sulla ...
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Storica statunitense, nata a Detroit l'8 novembre 1928. Dopo aver conseguito il dottorato alla University of Michigan (1959), ha insegnato alla Brown University (1959-77), alla York University (1963-64), [...] e letteratura destinato a un ampio e proficuo successo sul piano della ricerca internazionale. Rappresentativo di questo , nonché la storia delle donne e delle relazioni di 'genere', un campo quest'ultimo pionieristicamente coltivato e indicato come ...
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Missionario gesuita, nato nel 1577 a Montepulciano (Siena), morto a Meliapore (presso Madras) nel 1656. Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1597. Compiuti gli studî teologici e filologici a Napoli e a Roma, [...] breve tempo, numerosissimi uomini di casta inferiore. Compose varie opere in tamul, digenere filosofico e religioso, tra conoscenza della letteratura indiana. Ma il sistema di evangelizzazione del De N. fece sorgere contro di lui proteste gravi ...
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È con Luciano e con Alcifrone, sebbene assai più tardo, uno dei maggiori rappresentanti della prosa mimetica nella letteratura greca. Col suo nome, che del resto è tutt'altro che sicuro, ci è giunta una [...] varie fonti, anche poetiche. Alcune lettere sono vere novelle di breve estensione, altre, quadretti digenere: nell'ep. I, 5 si racconta di una moglie, che, essendosi recata a un banchetto di giovinastri, riesce a calmare le furie gelose del marito ...
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Lingua letteraria turca (v. turche, lingue) dell'Asia Centrale, elaboratasi principalmente sotto i Timuridi e la cui area coincideva, però solo approssimativamente, col territorio che Giaghatāi, figlio [...] -i Evliyā o raccolta di biografie di santi e il Bakhtiyārnāmeh digenere narrativo) sono redatte in caratteri nigurici, procedenti però in linee orizzontali, da destra a sinistra; tuttavia, nel periodo aureo della letteratura, l'uso dell'alfabeto ...
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Poeta svedese, che fra il 1880 e il 1890 esercitò in Svezia una notevole influenza sulle nuove correnti letterarie sorte in quell'epoca. Nato a Malmö il 13 luglio 1853, pubblicò nel 1879 un primo volume [...] paesaggio limpide, concrete, precise e con quadretti digenere desunti dalla vita d'ogni giorno, il il 3 agosto 1912, professore di antica letteratura nordica.
Bibl.: A. U. Baath, Dikter i Urval, Stoccolma 1910; e cfr. su di lui H. E. Larsson, A ...
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Il termine autofiction, coniato nel 1977 dallo scrittore francese Serge Doubrovsky in riferimento al suo romanzo Fils, indica il genere letterario in cui l’autore stesso è il protagonista delle vicende [...] dominata dalle immagini tecniche e dai simulacri (in Italia, si veda, per es., il romanzo di Walter Siti, Troppi paradisi, 2006). A partire dalla letteratura, il genere si è poi diffuso nel campo delle arti visive e del cinema. Sul tema si vedano ...
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Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] India nel corso di almeno 3 millenni (fig.). La sua origine si può comunque far risalire alla letteratura vedica, costituita accettano l’autorità dei Veda. Essi sono noti in genere nelle loro quattro forme sincretiche: Nyāya-Vaiśeṣika, Sāṃkhya-Yoga ...
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Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro [...] dell’impulso culturale dato dalla regola di s. Benedetto e in genere sul modello dell’organizzazione scolastica e scrittoria praticavano prestiti di libri di cultura generale e letteratura varia, gratuitamente o dietro pagamento di una piccola ...
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commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve [...] tutte le forme dell’antica vita e della sua letteratura, è una folla di c., che sono dette erudite.
Alla metà del Brecht. Tramonta la c. borghese, ridotta sempre più a generedi pura evasione, malgrado il perfezionamento dei meccanismi scenici e la ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi...