Storico armeno del IV secolo, romano di nazione, conoscitore, oltre che dell'armeno, di lettere greche e latine; scrisse per incarico del re Tiridate (Trdat, Trdatēs o Trdatios), di cui era segretario, [...] hanno tre versioni di quest'opera: una armena, una greca e una araba (pubblicata dal Marr). La versione greca è stata fatta su un originale di Agatangelo occupa un posto eminente nella storia della letteratura armena, e i discorsi e le preghiere che ...
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(arabo Adūnīs)
Pseudonimo del poeta siriano naturalizzato libanese, ‚Alī Aḥmad al-Sa‚īd, nato nel villaggio di Qassabīn, Laodicea, il 1° gennaio 1930. Dopo gli studi presso l'università di Damasco si è [...] r (Poesia), con la quale poneva le basi per la nascita della poesia araba moderna (al-ši‚r al-ḥadīṯ). Nel 1968 ha partecipato con altri 'idea che il poeta debba farsi portavoce di una letteratura nazionale di stampo socio-realista, A. ritiene che la ...
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SARACENI
Giorgio Levi Della Vida
. Nome col quale nel Medioevo cristiano europeo sono stati designati genericamente gli Arabi. Il vocabolo, con questa accezione, è del tutto ignoto alla tradizione storica [...] regioni abitate dai Siri, ha assunto in siriaco il significato generale di "Arabi" (che dal siriaco si è trasferito al persiano e di là fino Sara sua moglie legittima, ha accreditato nella letteratura latina medievale il termine Agareni come sinonimo ...
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Antica denominazione di una località sul fiume Kir (Kur), Oltre-Caucaso, sulle rive del Caspio, press'a poco nei confini dell'odierna repubblica sovietista dell'Azerbajdžan (Širvan e parte meridionale [...] . Z. a denominazione Albania scompare dal tempo della conquista araba dell'Oltre-Caucaso (secolo VII dopo C.).
Gli Albanesi der class. Altertumswiss., I (1894), ove è indicata tutta la letteratura precedente; aggiunte di Streck in Suppl. I (1903); N. ...
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Critico, filologo e storico spagnolo, nato il 4 maggio 1885 a Rio de Janeiro. Prof. di storia della lingua spagnola all'università di Madrid dal 1915, dopo la guerra civile è emigrato negli S.U.A. e ha [...] insegnato letteratura spagnola nell'università di Princeton e in altre università americane.
Educatosi alla scuola di Menéndez Pidal, da cui come risultato dell'incontro di tre culture, goto-cristiana, araba ed ebraica. Fra le altre opere del C. si ...
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Città della Mesopotamia del nord presso il fiume Belīkh, antico Balicha. Essa deve il suo nome a quello della città macedone omonima, che le fu imposto da Seleuco I. Dal nome indigeno, Orhai, deriva quello [...] Sāsānidi. Da Edessa si diffusero la lingua e la letteratura siriache (v. siria), favorite dall'espandersi del da Eraclio tra il 622 e il 629, ma cadde poco dopo in potere degli Arabi (638 o 639), e fu a lungo disputata fra essi e i Bizantini, che ...
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. Parola araba significante "sicurezza, protezione" della vita e degli averi accordata a qualcuno che altrimenti sarebbe fuori legge, "salvacondotto". È vocabolo entrato nell'uso corrente della letteratura [...] e di precedenti stabiliti da Maometto nell'ultimo decennio della sua vita, in occasione delle sue lotte contro i pagani arabi; i tentativi fatti da J. Hatschek nel 1919 per vedervi anche influssi di diritto bizantino sono stati ampiamente confutati ...
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Entrambi i vocaboli, dei quali il secondo è propriamente un aggettivo, designano in spagnuolo gl'idiomi neolatini della Spagna (castigliano, aragonese e valenzano) scritti in caratteri arabi, secondo particolari [...] risale al secolo XIV; la traduzione d'una romanzesca storia araba d'Alessandro Magno; i quattro poemetti dí materia religiosa ecc., Madrid 1878 (pp. 5-56, schizzo fondamentale della letteratura; pp. 101-191, indice generale dei manoscritti in aljamía ...
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Il promotore dell'occupazione araba della Sicilia, rappresentato in modi diversi e contraddittorî dalle varie tradizioni latina, bizantina e musulmana, e variamente giudicato dagli stessi storici moderni. [...] Castrogiovanni (828).
Bibl.: M. Amari, St. d. Musulmani di Sicilia, I, Firenze 1854; F. Gabotto, E. e il movimento separatista nell'Italia bizant., in La Letteratura, V-VI (1890-1891) e a parte, Torino 1892; inoltre le storie dell'impero bizantino. ...
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Mistico e poeta persiano nato a Maihanah nel Khorāsān il 967 (357 dell'ègira) e morto ivi il 1049 (440 dell'ègira). Nella storia del ṣūfismo (v.) egli occupa un posto notevole come spiccato rappresentante [...] delle tendenze panteistiche che differenziano la corrente persiana da quella araba, benché l'ortodosso al-Ghazzālī lo rammenti con lode. , che gli è caratteristica come genere (v. persia: letteratura); ma è da rilevare che delle più che 600 quartine ...
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divano
s. m. [dall’arabo dīwān, voce di origine persiana]. – 1. Come adattamento occidentale della voce araba, il termine indicò in origine il registro del soldo delle milizie arabe e delle pensioni di stato, e poi qualsiasi pubblico ufficio...