SUDAN (A. T., 109-110-111)
Attilio MORI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Attilio MORI
Giuseppe STEFANINI
Renato BOCCASSINO
Giuseppe STEFANINI
Anna Maria RATTI
Riccardo RICCARDI
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Vasta regione dell'Africa [...] a trovare usata nella cartografia e nella letteratura europea la forma Sudan.
Permangono anche presso che il titolo dei re, mentre la capitale, detta anche Ghanah da autori arabi ed europei, ha il nome di Kumbi o Kumbi-Kumbi) rimonta al secolo ...
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Genere unico della famiglia dei Cavalli o Equidi (Equidae, Gray 1821).
Gli Equidi.
Caratteri della famiglia. - Gli Equidi sono Ungulati perissodattili, di statura piuttosto grande, forme robuste con muscolatura [...] formazione del puro-sangue inglese e di molte altre razze. L'arabo si è palesato il più forte correggitore di difetti e modificatore di alla larghissima parte che esso occupa nella letteratura e nell'arte, fedelmente rispecchianti gli affetti ...
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In greco classico il termine ha valore di "inviato, rappresentante"; con lo stesso nome si designò anche il "comandante di una spedizione marittima, l'ammiraglio", l'invio di una flotta, e la flotta medesima, [...] del testo greco diversa da quella che soggiace alle versioni araba e copta.
Sulle relazioni reciproche tra questi varî testi, questo riguardo offrono i Vangeli e gli Atti, dalla letteratura apocrifa che ebbe anche grande importanza per lo stabilirsi ...
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TEATRO
Mario Verdone
Il t. di prosa dell'ultimo ventennio ha preso caratteristiche che ne hanno modificato sensibilmente l'aspetto, determinando anche notevoli cambiamenti nella vita e nell'assetto [...] ), o boccacceschi, da ricollegare alle sue propensioni verso la letteratura toscana medievale, e al "grottesco", portato tra i contadini per il tentativo di provocare un'espressione drammatica araba. A ciò ha notevolmente contribuito lo spettacolo ...
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. Questa voce è usata in due accezioni completamente diverse. Secondo la prima, tradizionale, è un soggetto di diritto e obbligazioni patrimoniali (persona giuridica) costituito da un'associazione di uomini [...] corporazioni vantavano. Si muove così, prima nella letteratura, poi nelle riforme pratiche, quella battaglia contro 209-230; E. Qoudsî, Notice sur les corporations de Damas (in arabo), in Actes du 6e Congrès int. des orientalistes, Leida 1885, II, ...
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Oriente. - La condizione della donna nell'Oriente ha variato secondo i tempi e i luoghi, ma in generale si può dire che le più antiche civiltà orientali, dotate di una salda organizzazione giuridica, assegnarono [...] religiosa e in genere da ogni manifestazione pubblica.
La donna araba dell'età preislamica risente, da un lato, dello stato barbarico ormai i suoi modelli al romanzo e a tutta una letteratura che proprio questo ibrido tipo di donna innalzerà a critica ...
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L'isola maggiore del Mediterraneo orientale, situata fra 34°33′ e 35°41′ N., e fra 32°17′ e 34°35′ E., a circa 95 km. a occidente della Siria. La costa caramanica dell'Asia Minore dista 64 km.; a O. la [...] la seguente: 78,9% Greci, 20,1% Turchi, 0,4% Arabi, 0,2% Armeni. I Turchi sono musulmani (63.000), gli altri Die griech. Dialekte, I, Berlino 1921, p. 397 segg.
Letteratura - Alcuni testi medievali e la copiosa produzione di canti popolari fanno ...
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PAESI BASSI (XXV, p. 207; App. I, p. 903; II, 11, p. 440; III, 11, p. 297)
Luigi Cardi
Carmelo Gozzo
Jeannette E. Koch Piccio
Eugenia Schneider Equini
Kees Verheul-Liesbeth Crommelin
Gert Jonker
BASSI [...] più recente De Vis ("Il pesce", 1962). Fra la nuova letteratura, ispirata direttamente alla guerra e col passare del tempo sempre con la loro riscoperta del sistema di vita della kasbah araba, che ha avuto un'enorme influenza sull'urbanistica di oggi ...
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(fr. barbe; sp. barba; ted. Bart; ingl. beard).
Antico Oriente e mondo musulmano.
L'uso di radersi la barba è antichissimo in Egitto, poiché già nei monumenti delle prime dinastie le figure maschili compaiono [...] di baciarsi (II Re [Samuele], XX, 9).
Anche gli Arabi portarono fin dall'età preislamica la barba piena, e tale la cultura greca nel mondo romano si faceva più intensa, non solo nella letteratura e nel pensiero, ma anche nel costume, a Roma e fra gl ...
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. L'Avestā è il complesso dei testi religiosi dello zoroastrismo (v.). Il nome è riduzione del pahlavico apastāk, il cui significato dev'essere stato quello di "ciò che è posto, ciò che è stabilito", quindi [...] sono a noi pervenute soltanto alcune parti, è dovuta all'invasione araba, e ciò è ben verosimile. Se nel Dēnkart, che è del West che diedero grande impulso alla conoscenza della letteratura pahlavica, il Darmesteter nella sua traduzione mostrò tutto ...
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divano
s. m. [dall’arabo dīwān, voce di origine persiana]. – 1. Come adattamento occidentale della voce araba, il termine indicò in origine il registro del soldo delle milizie arabe e delle pensioni di stato, e poi qualsiasi pubblico ufficio...