Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola napoletana
Lilia Costabile
Nell’arco di tutto il Settecento, la giovane scienza dell’economia si avvale, nel suo farsi autonoma, del contributo della Scuola napoletana. Privilegiati dagli economisti [...] ispirato dal paragone suggerito da Galiani (in una lettera a Tanucci) tra Genovesi e Diderot, attribuisce a apparente» che compare nei contratti intertemporali e in quelli dicambio, non è un’eccedenza di valore, ma il compenso per la «minor comodità» ...
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GRILLO, Giacomo
Marco Bocci
Nacque a Genova il 4 dic. 1830 da Agostino, medico, e da Angela Maria Capurro.
Scarse le informazioni sulla sua giovinezza: proveniente da famiglia di condizioni non particolarmente [...] 1892, alcuni tentativi di fusione con la stessa. Serio imbarazzo, e una forte letteradi diniego e di protesta, approvata BNRI e il resto ripartito tra gli altri istituti di emissione in cambio della rinuncia a tale facoltà.
Il progetto delineava ...
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CENAMI
Simonetto Giancoli
Famiglia di mercanti lucchesi attivi dal sec. XIV in poi nell'Italia centrosettentrionale, in Frangia e nelle Fiandre.
Col nome di Cenamo nelle carte lucchesi sono indicati, [...] damasco ancora lo stesso principe. Non limitò la sua attività al commercio di stoffe: si occupò anche di pietre preziose, dicambiodi valuta e di allevamento di cavalli. Sappiamo infatti che riforniva le scuderie del duca d'Orléans. Nel 1416 fu tra ...
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BELLONI, Girolamo
Alberto Caracciolo
Il B. fu personaggio eminente in una famiglia di mercanti e banchieri, che attraverso il Settecento acquistò ricchezze e prestigio in varie regioni d'Italia e in [...] di Venezia del gennaio e maggio 1751, sul Giornale dei letteratidi Roma del 1754, sulla Storia letteraria d'Italia di Modena per il 1755.
La dissertazione, didi finanza. Ciò vale dove si parla dicambidi rapporto fra oro e argento, di saggio di ...
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CHIARENTI
Michele Luzzati
Famiglia di mercanti e banchieri pistoiesi originaria di Montemagno e inurbatasi all'inizio del secolo XIII. I C. incominciarono la loro attività come cambiatori, dapprima [...] nel 1291 delle decime delle diocesi di Treviri, Colonia, Brema e Magdeburgo; essi lucrarono sui cambi a Roma in occasione dell' seguito a questo riconoscimento di debito i C. ottennero l'11 apr. 1309 una letteradi sollecitazione di Clemente V per la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonino da Firenze
Oreste Bazzichi
Nel campo di osservazione di Antonino da Firenze c’è un palcoscenico privilegiato, unico al mondo: la situazione culturale, economica, sociale e civile della Toscana, [...] 299a); la seconda è il cambium per litteram, o cambio per lettera, quando il banchiere si limita a vendere cambiali o lettere di credito esigibili a Roma o altrove, oppure ad acquistare lettere dicambio (parte III, tit. VIII, cap. IV, col. 300b); la ...
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BUONVISI, Benedetto
Michele Luzzati
Primogenito di Martino di Benedetto e di Caterina di Stefano Spada, nacque a Lucca nel settembre del 1520 e morì nel gennaio del 1587.
Dodicenne al momento della [...] 1578 il lucchese Lamberto Lamberti inviava ai Ruiz copia d'una lettera dei suoi "señores" Benedito y Bernardino Bonvisy, los quales dell'agosto del 1582, data di alcune lettere dicambio presentate alle fiere di Lanciano.
Miglior fortuna sembra aver ...
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LANDRIANI (da Landriano), Antonio
Maria Nadia Covini
Nacque presumibilmente a Milano prima del 1440 da Accursio (Accorsino) e da Antonia di Achille Stampa (senior).
Il padre, interrotta la carriera [...] cospicuo mutuo al duca di Milano e servì spesso i Gonzaga con anticipi e operazioni dicambio sulle rate delle condotte scorta (Arch. di Stato di Milano, Sforzesco, 1122, letteradi Alberto Bruscolo, 17 sett. 1495).
Le necessità di denaro erano ...
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PADOA-SCHIOPPA, Tommaso
Francesco Papadia
PADOA-SCHIOPPA, Tommaso. – Nacque a Belluno il 23 luglio 1940, terzo di quattro fratelli, da Fabio, all’epoca insegnante e poi amministratore delegato delle [...] in una lettera dell’ottobre 1993 (AUE, b. 199) al capo di gabinetto del ministro delle Finanze belga che il progresso verso l’unione monetaria doveva partire dalla politica monetaria interna, non da una stabilizzazione dei tassi dicambio.
Tra il ...
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DE JOHANNIS (Jéhan De Johannis), Arturo
Riccardo Faucci
Nacque a Venezia il 22 nov. 1846, da Massimiliano e Marianna Michielini, in una nobile famiglia avignonese trapiantatasi in Italia al seguito [...] di Settignano presso Firenze il 31 maggio 1913. Un suo articolo, Cambio-Aggio, uscì postumo su L'Economista dell'8 giugno.
Personaggio tipico di una fase di tutti i privilegi e tutti i monopoli" (letteradi Pareto a M. Pantaleoni del 13 nov. 1892 ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...
cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., la permuta di una moneta con un’altra e...