DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] dicambio della lira sul dollaro tale da non consentire alcun rientro di capitali.
Il D., che di fatto aveva assunto la leadership del sindacato al di democristiana, con una letteradi Pastore, aveva cessato di partecipare alle riunioni collegiali ...
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DI CAPUA, Annibale
Matteo Sanfilippo
Nacque a Napoli verso la metà del XVI secolo da Vincenzo, terzo duca di Termoli, e Maria Di Capua, figlia di Ferrante, secondo duca.
I Di Capua erano di antica nobiltà: [...] 'arciduca Massimiliano, e di offrire alla Polonia ogni sorta di aiuti in cambiodi una simile elezione. Sia , La legazione diplom. in Polonia del cardinale I. A Idobrandini in una letteradi Emilio Pucci, in Rinascimento, XXI (1970), pp. 219-234; P. ...
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DI NEGRO, Ambrogio
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova nel 1519, figlio di Benedetto.
Il padre apparteneva al ramo dei Di Negro di Banchi, antica famiglia di nobiltà cittadina, impegnata nelle attività [...] principali fiere dicambio, o al seguito della corte (nel 1558, ad esempio, è rimasta testimonianza di una sua fu lungo e tormentato (e di esso il D. ci ha lasciato un'interessante testimonianza in una lettera latina indirizzata al prediletto figlio ...
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CAMBIO (Cambi)
Grahm Pollard
Famiglia di orafi e scultori attivi nel sec. XV, dei quali spesso non conosciamo i rapporti di parentela e che comunque hanno in comune l'origine cremonese e il soprannome [...] alla cattedrale nel 1609, è attribuita a Giovanni Battista Cambio (G. Piccinini, Guida di Reggio nell'Emilia, Reggio nell'Emilia 1921, pp. 38 a Ravenna (ibid., p. 55).
In una lettera (Arch. di Stato di Firenze, Arch. Mediceo, Inv. somm., Roma 1951 ...
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DI NEGRO, Negrone
Enrico Stumpo
Nacque a Genova, intorno al 1530, da Filippo, mercante e banchiere, appartenente ad una delle più antiche e nobili famiglie cittadine, già divisa nel sec. XIII in almeno [...] più importante controllore di capitale monetario nel paese. Egli stesso se ne lamentò più volte, per lettera, con il cessione della città fatta da Giovanni Girolamo Doria, in cambiodi altri feudi in Piemonte, provocò le rimostranze della Repubblica, ...
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DI CAPUA, Matteo
Gianfranco Formichetti
Non abbiamo notizie precise sulla data di nascita del D.: lo Spampanato ci informa che nel 1595 aveva ventisette anni. Si può dunque supporre che egli sia nato [...] ibid., n. 1185, p. 258); in calce alla lettera il nobile napoletano, che ormai ben conosceva il suo di Campolattaro, Maria duchessa di Maddaloni, Giulio Cesare divenne terzo principe di Conca e grande ammiraglio del Regno. I tempi erano però cambiati ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] di ottimo esempio "fra noi"; altri indizî si ricavano anche dalla letteradi Ignazio di Antiochia; più tardi sono i riferimenti espliciti: Dionigi di ° sec. e in seguito attribuita ad Arnolfo diCambio), spesso come simbolo dell'autorità papale, in ...
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Pierluigi Ledda
Il destino di Casa Ricordi e la fortuna delle opere di Verdi sono indissolubilmente allacciati, nel senso che lo sviluppo e il diffondersi delle attività dell’editore milanese furono fortemente [...] . Lo si evince, ad esempio, da una bellissima letteradi Verdi a Giulio in cui commenta la scelta di Antonio Ghislanzoni come librettista di Aida:
Rileggo sempre il scenario d’Aida. Veggo alcune note di Ghislanzoni, che mi fanno (sia detto fra noi ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] che ci si aspettava da Roma in cambio dell'alleanza, era, per Wolsey, il titolo cardinalizio e i poteri di legato de latere per l'intero regno inglese. Il 15 sett. 1515 Giulio poté vantarsi per lettera con Enrico VIII di aver avuto gran parte nella ...
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CLEMENTE V, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Bertrand de Got, terzo dei dodici figli di Ida de Blanqueforte e Béraud de Got, signore di Villandraut, Grayan, Livran e Uzeste, nacque a Vilandraut (Gironde) [...] 1307 Filippo sembrò accettare la idea avanzata dal pontefice di riservarsi la questione: C. V preparò il 10 giugno un progetto dilettera in tal senso, che però non promulgò perché il re cambiò opinione all'ultimo momento. Si dovra attendere il 1311 ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...
cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., la permuta di una moneta con un’altra e...