DELLA FONTE (Fonzio), Bartolomeo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze da Giovan Pietro di Matteo nel 1446, come si ricava dalla letteradi dedica ad Amerigo Corsini che il D. stesso premise alla raccolta [...] , il quale gli stampò a Firenze nel 1488, per la prima volta, le Epistole di Falaride. IlD. dedicò a Borso d'Este il volgarizzamento della LetteradiAristea, insieme a due sonetti. Sempre a Ferrara strinse anche amicizia con l'ungherese Pietro ...
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Storico pisano (Pisa 1432 - Roma 1483). Trasferitosi presto a Firenze, forse per studio, divenne poi familiare del card. Prospero Colonna a Roma e segretario apostolico. Si ricordano di lui una cronaca [...] temporibus suis, più volte stampata, e un De bello italico, inedito, ricco di notizie, pur nel travestimento umanistico che si rifà, soprattutto, a Livio. Tradusse anche le Meteore di Aristotele e la LetteradiAristea sulla traduzione dei Settanta. ...
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Critico ed erudito ebreo italiano (Mantova 1511 circa - Ferrara 1578); scrisse Il luminare degli occhi, diviso in tre parti, contenente la traduzione ebraica della LetteradiAristea, dibattiti su questioni [...] di storia e cronologia e analisi delle leggende rabbiniche. È considerato uno dei fondatori della critica storica ebraica. ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] commissionata a Lampugnino Birago dallo stesso pontefice. Non sembra peraltro priva di significato la ripresa di interesse, in ambienti molto vicini a P., per la cosiddetta LetteradiAristea, un testo del II secolo a.C. che comprende un brano ...
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GABRIELE di Pietro
Tiziana Plebani
Figlio di Pietro, nacque intorno alla metà del Quattrocento con tutta probabilità a Treviso (e non come ritenuto da alcuni a Tarvisio).
Il Federici ritenne che G. [...] , mio amicissimo" e attribuiva a G. anche la decisione di aggiungere alla Bibbia il testo della LetteradiAristea, nella versione di Bartolomeo Della Fonte.
All'opera comune di G. e di Filippo sono attribuiti altri due lavori: la stampa in volgare ...
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PALMIERI, Mattia
Elena Valeri
PALMIERI, Mattia. – Nacque nel 1423 a Pisa da Giovanni; il nome della madre è ignoto. Probabilmente nei primi anni Quaranta si trasferì con la famiglia a Firenze.
Alla [...] Vaticana, Vat. Lat., 8913) è dedicata a Paolo II, sotto il cui pontificato la LetteradiAristea fu oggetto di un rinnovato interesse. La traduzione di Palmieri (nella seconda redazione) fu stampata a Roma nel 1468 (Sweynheym & Pannartz) in ...
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IACOPO di Angelo da Scarperia (Iacopo Angeli)
Paolo Farzone
Nacque a Scarperia, roccaforte fiorentina posta a difesa del Mugello, in data incerta. Solo parzialmente soccorre una testimonianza di Leonardo [...] della Vita Pompeii.
Tra le opere dubbie si segnala la traduzione della lettera dello Pseudo Aristea, eseguita per conto di Tedaldo della Casa da un discepolo, rimasto anonimo, di Salutati. La versione, conservata nel ms. 25, sin. 9 della Biblioteca ...
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DELLA CASA, Tedaldo
Giancarlo Casnati
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, probabilmente verso il 1330, nel Mugello, a Pulicciano (frazione di Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze) da ser Ottaviano, [...] trascrive nel codice Laur. XXV sin. 9, l'epistola diAristea intorno alla versione dei Settanta, non nell'originale, ma nella vita solitaria e le Invectivae contra medicum, precedute dalla lettera con cui il Petrarca le aveva inviate al Boccaccio, ...
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COLONNA, Teresa, detta la Venezianella
Alessandra Ascarelli
Nacque a Venezia nel 1734.
La data di nascita e le prime notizie biografiche che si hanno di lei si ricavano da una lettera, scritta in lingua [...] testimone e probabilmente benevola consigliera di una sua avventura amorosa: "Una letteradi Da Loglio [il musicista di Ifigenia in Tauride di B. Galluppi, dell'Olimpiade di T. Traetta, in cui impersonava con grande successo la parte diAristea ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] 'opera Alfredo il Grande, preceduta dalla cantata scenica Aristea, cui fece seguito al teatro Nuovo la farsa farsa Ilcastello degli invalidi, un lavoro oggi perduto, di cui si ha notizia da una lettera dello stesso D., inviata al cognato A. Vasselli ...
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