Con questo nome (disciplina arcani) si suol designare l'istituto per cui i primitivi cristiani avrebbero fatto ogni sforzo per non svelare agli estranei i riti e le credenze della loro religione. Durante [...] di religiosità contemporanee ai suoi inizî. Ma, se anche gli scrittori del Nuovo Testamento (p. es., S. Paolo, Romani, XI, 25; esservi una legge speciale del silenzio.
Nel sec. V, la lettera d'Innocenzo I a Decenzio vescovo di Gubbio (19 marzo 416 ...
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Dei quattro marchesi di Monferrato con questo nome, i primi due furono di casa aleramica, gli altri appartennero alla dinastia dei Paleologi.
Bonifacio I, marchese di Monferrato e re di Tessalonica (1192-1207). [...] e visitò a Hagenau il re dei Romani di parte ghibellina Filippo di Svevia, suo ucciso a poca distanza da Rodope ai primi del settembre 1207. Amò le (1878), pp. 241-71; V. Crescini, La lettera epica di Rambaldo di Vaqueiras (testo, commento), in Atti ...
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RODOLFO II imperatore
Heinrich Kretschmayr
Nacque a Vienna il 18 luglio 1552, morì a Praga il 20 gennaio 1612; era primogenito dell'imperatore Massimiliano II (morto nel 1576) e di Maria di Spagna, [...] , nel 1575 re di Boemia e un mese dopo re dei Romani, ereditò alla morte del padre la corona imperiale, la Boemia, l novembre 1608. Il 9 luglio 1609 R. con lettera reale concedeva alla nobiltà e ai protestanti di Boemia, e più tardi della Slesia, ...
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SIMMACO, Quinto Aurelio (Quintus Aurelius Symmăchus)
Francesco Arnaldi
Visse all'incirca fra il 340 e il 402 d. C. Il padre, L. Aurelio Avianio Simmaco, investito di importanti cariche pubbliche e onorato [...] fatta dal Seeck (CXXVIII-IX) del destinatario della lettera, III, 30, 7: certo ch'egli si ammette discussioni, parla di progresso, di Romani che devono a sé stessi e non (cfr. Ep., IX, 13), comune del resto ai Nicomachi, genero e nipote di S. Egli è ...
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Nome dato dai Romani a tutte le feste orgiastiche del culto orfico-dionisiaco (in gr. τὰ βακχεῖα; v. dioniso; misteri; orfismo); in special modo però usato per designare quei misteri dionisiaci che, dalla [...] lettera, dovendosi tener presente come il diffondersi di culti nuovi e segreti, specie in una popolazione, come quella romana Sanctis, Storia dei Romani, IV,1, p. 598 segg.). Così a Roma si finì per vedere negli affiliati ai riti bacchici una specie ...
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Pare nascesse nel 466; e già nel 481, alla morte del padre Childerico, divenne re di uno dei regni dei Franchi Salî, con centro a Tournai, limitato ad occidente dai dominî del romano Siagrio. E contro [...] cattolico, che abbia quindi voluto valersene ai suoi fini. Certo è ad ogni intesa duratura tra i Franchi e i Gallo-romani, donde una forza intrinseca al regno che terra borgognona (cioè ariana), rivolge una calda lettera a C., ma, fatto ancor più ...
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Nome di quattro re dei Nabatei. Areta I è noto soltanto per la menzione che ne è fatta in I Maccabei, V, 8, a proposito della fuga del gran sacerdote Giasone da Gerusalemme e del rifugio che inutilmente [...] re nabateo aveva promesso il proprio appoggio ai Gazei. Meglio conosciuto è Areta III mosse per punirlo di aver violato la pace romana, ma alla notizia della morte di Tiberio all'imperatore Claudio una curiosa lettera intorno all'uso terapeutico degli ...
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Popolazione rezia che abitava, nell'età imperiale romana e nei primi secoli del Medioevo, la zona del Brennero. L'ultimo ricordo di questo popolo è conservato in un testamento dell'827 (Th. Bitterauf, [...] non troppo chiari ai Breomm loca nella Vita Sancti Martini di Venanzio Fortunato (IV, 465) e in una lettera di Teodorico ( , 14). Sulla via del Brennero fra Matrei e Mauls la romanità si spense negli ultimi secoli del Medioevo, durò più a lungo ...
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Aquila e sua moglie Priscilla sono due coniugi giudei, che entrano nella storia in occasione del loro incontro a Corinto con S. Paolo. Questi vi giungeva allora, da Atene; essi provenivano da Roma, in [...] Apollos (v.) e scrissero (ib., 26 seg.) una lettera che lo presentava ai "discepoli" di Corinto. Più tardi li troviamo a Roma, i commenti agli Atti degli Apostoli (v.); per le memorie romane, v. acilio glabrione, catacombe e titolo presbiterale. ...
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Famoso giornale romano, fondato ai primi del Settecento da Giovan Francesco Cracas (o Chracas). Questi aveva in Roma una stamperia presso san Marco, e col fratello Luca Antonio prese a pubblicare, nel [...] 'Arcadia e - in certo modo - proava di tutti i giornalisti romani, per 40 anni attese alla compilazione del Diario "con molta soddisfazione del dell'attuale Annuario pontificio.
Bibl.: F. Cancellieri, Lettera sull'aria di Roma ecc., Roma 1817, p. ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...
pietra d'inciampo (Pietra d’Inciampo) locuz. s.le f. Piccola targa d’ottone, grande quanto una pietra squadrata tipica della pavimentazione stradale di città come Roma, collocata a scopo memoriale davanti alla porta della casa nella quale aveva...