PLINIO il Giovane (C. Plinius Caecilius Secundus)
Marco Galdi
Nacque a Como, Novum Comum, antica colonia di Cesare, nell'anno 61 o 62 d. C., sotto il regno di Nerone. All'epoca dell'eruzione del Vesuvio [...] appresero le prime cognizioni di retorica e ai quali fu affidato dalla madre perché vedovo d'una giovane dell'alta borghesia romana, si sposò con la figlia di Pompeia ci sarebbero sfuggiti. A parte il letterato che se anche talvolta può sembrare ...
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Figli del barone Francesco (1785-1847), contrammiraglio della marineria austriaca, e di Anna Marsich; nati a Venezia, Attilio il 24 maggio 1810, Emilio il 20 giugno 1819; educati entrambi nell'imperiale [...] la sua fede con queste parole: "Ai soppressi palpiti degli Italiani che, sotto il per suo impulso e ne reca a prova una lettera del 15 agosto 1842, nella quale Attilio gli d'invasione: l'uno negli Stati Romani, l'altro nelle Calabrie. Esclusero il ...
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MELANTONE, Filippo
Alberto Pincherle
Nacque a Bretten (Basso Palatinato) il 16 febbraio 1497, dall'armaiuolo Georg Schwarzerd e, dopo i primi studî in casa, mortogli il padre, fu mandato a scuola a [...] augustana, ch'è quasi interamente opera sua, ma nella lettera a L. Campeggio, del 6 luglio, in cui stessa. Ma nel Commento a Romani (1532) distingue la " di adempiere ai suoi doveri verso la società, non quella di adempiere ai precetti divini ...
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Tecnica speciale nella lavorazione dei metalli preziosi a fili sottili, chiamata anticamente lavoro di filo (Cellini) o lavoro di Venezia (fr. filigrane; sp. filigrana; ted. Filigran; ingl. filigree). [...] quelle etrusche e greche. Nei tardi tempi romani e in età barbarica la filigrana viene applicata oggetti aurei: essa dura sino ai giorni nostri, e come centro o la lettera B che accompagna la croce; nel 1286 una lettera I, nel 1288 la lettera A oppure ...
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MOMMSEN, Theodor
Plinio Fraccaro
Giurista, filologo, sommo epigrafista tedesco e uno dei maggiori storici di Roma antica. Nacque a Garding (Schleswig) il 30 novembre 1817 e morì a Charlottenburg il [...] Germania, partecipò come giornalista ai moti politici del 1848 e nel 1870 rivolse una lettera agl'Italiani per esortarli a 510 e in appendice al vol. III della vers. San Giusto della Storia Romana; G. De Sanctis, in Riv. di filologia, XXXII (1904), p. ...
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GRAZIANO
Guido Bonolis
. Monaco camaldolese, nato in Italia, residente nel monastero di S. Felice di Bologna, dove insegnava teologia. S'ignora l'anno della sua nascita; è probabile che egli vivesse [...] a cui esso dà origine, e ai quali G. risponde, confortando la prime parole), e poi la distinzione, aggiungendo la lettera D; si aggiungono, per la terza parte, le 1582 fu pubblicata dai correctores romani l'Editio Romana, il cui testo fu dichiarato ...
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ORANGE (A. T., 35-36)
Clarice EMILIANI
Léopold Albert CONSTANS
Jean Jacques GRUBER
Georges BOURGIN
Adriano H. LUIJDJENS
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Città della Francia sud-orientale, nel dipartimento di Valchiusa, 29 km. [...] piana alluvionale sulla riva sinistra del Meyne, ai piedi della collina di Sant'Eutropio (109 il più grande dei templi gallo-romani ora conosciuti) e da uno a sua volta ratificata dal papa Bonifacio II, con lettera del 25 gennaio 531.
Bibl.: J. Fritz, ...
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La famosa questione degli antichi e dei moderni (querelle des anciens et des modernes), che fu molto dibattuta in Francia nell'ultimo trentennio del sec. XVII, e nei primi anni del sec. XVIII, ebbe, in [...] antiche, compresa quella dei Greci e dei Romani. Alessandro Verri nelle Notti romane esalta la civiltà moderna sull'antica. deliberatamente si rannodarono ai loro predecessori del Seicento. P. es., il Berchet, nella Lettera semiseria di Grisostomo ...
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Parola di significato per sé indeterminato e relativo, che s'incontra di frequente nella storia delle religioni, assai meno in quella della filosofia. Giacché di ateismo non si può parlare in senso assoluto, [...] nell'età antica i Greci e i Romani considerarono atei gli ebrei e i cristiani dei, non sarà da prendere alla lettera, bensì soltanto in rapporto con la qualifica di atei attribuita dagli antichi ai Seres, cioè ai Cinesi (Celso presso Origen., Contra ...
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. 1. Architettura (fr. abaque; sp. ábaco; ted. Kapitellplatte; ingl. abacus). - Parte superiore, ordinariamente a pianta quadrata, del capitello. Talvolta è anche detto tavoletta, e tale è infatti l'origine [...] delle volute ioniche.
L'arte romanica riprende ed accentua questa soluzione del numerazione.
L'abaco era noto ai Cinesi e ai Babilonesi. È quindi erroneo quanto scorrevoli lungo l'asta contrassegnata dalla lettera O servivano a computare le once; ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...
pietra d'inciampo (Pietra d’Inciampo) locuz. s.le f. Piccola targa d’ottone, grande quanto una pietra squadrata tipica della pavimentazione stradale di città come Roma, collocata a scopo memoriale davanti alla porta della casa nella quale aveva...