DE FERRARIIS, Antonio
Angelo Romano
Nacque a Galatone (od. prov. di Lecce), donde trasse il nome accademico di Galateo, verso la metà del secolo XV dal notaio Pietro e da Giovanna d'Alessandro. Non [...] medico, letterato e filosofo di un umanesimo al tramonto. Cresciuto nella regione salentina, educato agli studi della e Alfonso Castriota); B. Croce, Un'epistola del Galateo in difesa degli ebrei, in La Critica, XXXVI (1938), pp. 71-76 (De neophytis ...
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CHARVAZ, Andrea
Paul Guichonnet
Nato in Savoia a Hautecour (Tarantasia) il 25 dic. 1793, in una famiglia di agricoltori, da Marie-Etienne e da Marie Borlet, studiò dapprima nella scuola locale (1802-1808), [...] clero, la partecipazione agli affari politici e religiosi l'emancipazione civile e politica degli ebrei e dei protestanti non avesse Asti 1871; A. Campanella, Lettera al rev. sig. canonico E. Jorioz, e Lettera seconda al reverendissimo sig. canonico ...
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CAPITONE (Amuccio, Auruccio o Aurucio), Feliciano
Boris Ulianich
Nacque intorno al 1515 (per G. Eroli nel 1511; ma questa data non regge se è vero quanto scrive il Boncambi [in Viri illustres...] che [...] è chiesto espressamente dall'Armagnac in una lettera del 27 maggio 1573 in cui più urgenti in rapporto agli eretici. Più organicamente un atteggiamento decisamente duro nei confronti degli ebrei residenti nella provincia ecclesiastica (cap. 58 ...
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DALLA COSTA, Elia
Bruna Bocchini Camaiani
Nacque a Villaverla, nei pressi di Vicenza, il 14 maggio 1872, da una famiglia della piccola borghesia. Il padre Luigi, segretario comunale, educò da solo Luigi [...] catechismo agli adulti non riusci maia coinvolgere il popolo. Il culto eucaristico, titolo e tema della lettera pastorale D. fu caratterizzata da un deciso impegno in favore degli ebrei e dei ricercati politici e da un tentativo diplomatico, condotto ...
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DE TIVOLI, Serafino
Lidia Reghini di Pontremoli
Nacque da Abramo Samuel, negoziante, e Fortunata Moro, a Livorno, nel marzo 1825. Nel 1836 la famiglia si trasferì a Firenze, ove il D. frequentò la scuola [...] tra gli amici i nuovi esiti della pittura francese.
Da una lettera di C. Banti a A. Cecioni, del 2 ott. n. 203), è probabilmente riferibile agli anni attorno al 1864 (Galleria (1946), pp. 210 s.; G. Bedarida, Ebrei d'Italia, Livorno 1950, pp. 138 s ...
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FALIER (Falieri, Faliero), Marino (Marin)
Elena Mallucci
Nacque probabilmente a Candia nell'isola di Creta, prima del 1397 (Lazzarini, pp. 220 s.) da Marco e da Agnese di Marino Ghisi.
L'omonimia con [...] del padre, il quale fino agli ultimi anni della sua vita amministrò di fissare la nuova tassa annuale per gli ebrei di Creta; ancora molti anni dopo, il 22 edito da G. Zoras, 1956), una lettera consolatoria dedicata a Benedetto da Molin (Damoulis), ...
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Nacque a Torino il 1° ott. 1872, in una famiglia israelita, unico figlio di Giacomo e di Maria Esmeralda Todros, di nazionalità francese.
Il nonno paterno, Abramo, protomedico del bey di Tunisi, aveva [...] international; nel 1903, accompagnato da una lettera-prefazione di Larroumet, fu edito il Pellion di Persano e, oltre agli articoli apparsi nella Rivista, sull , Gabinetto, Ebrei, b. 1538; Arch. di Stato di Genova, Prefettura, Gabinetto, Ebrei, b. 187 ...
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GIUSTINIAN, Giustiniano
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nella parrocchia dei Ss. Apostoli nel sestiere di Cannaregio, il 4 ott. 1525, terzo dei figli maschi di Giovanni del cavaliere Francesco e [...] secolo - l'unica attività consentita agli esponenti del patriziato lagunare.
Ottenuto l tali dissidi si coglie nella lunga lettera inviata dal G. al Consiglio Processi del S. Uffizio di Venezia contro ebrei e giudaizzanti (1587-1598), VIII, a cura ...
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CABIANCA, Iacopo
Benito Recchilongo
Nacque il 10 febbr. 1809 da Antonio e da Lucia Pasetti a Vicenza, dove il padre, discendente da un'antica e ricca famiglia padovana, si era trasferito da qualche [...] Il padre voleva indirizzarlo agli affari e all'amministrazione del ostili presso gli ebrei perché vi era Bosco, Il Tasso come tema letterario nell'800 ital., in Giorn. stor. della letter. ital., VI (1928), 91, pp. 41-3;G. Mazzoni, L'Ottocento, ...
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Leone VII
Ambrogio M. Piazzoni
Di origine romana, L. venne eletto agli inizi di gennaio 936, pochi giorni dopo la morte di Giovanni XI. Era allora cardinale prete di S. Sisto, e di lui si dice, secondo [...] differenti modi aggregate a Cluny. Di particolare importanza una lettera del gennaio 938, nella quale non solo L. confermò legato il consiglio di allontanare dalla città quegli ebrei che non avessero liberamente voluto convertirsi al cristianesimo, ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...