Ebraista (n. Zamora 1474 - m. 1531); rabbino convertito (1506), fu il primo prof. di ebraico a Salamanca, curò il testo ebraico e la traduzione latina del Targūm nell'ed. poliglotta complutense della Bibbia, [...] di cui compilò il dizionario e la grammatica ebraica. Un'altra grammatica, con lessico, un catalogo dei giudici, re, sacerdoti e profeti e una letteraagliEbrei di Roma, dimostrando la venuta del Messia, pubblicò nel 1526. ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] derivazione antoniana, si veda nei Sermones dominicales del santo (ed. Locatelli, p. 100). Il sermone prende le mosse dalla letteraagliEbrei (9, 11), dove Cristo è detto Pontifex, e il termine è spiegato come "pontem faciens, quasi via sequentium ...
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Paolo di Tarso, san
Raffaele Savigni
L’apostolo delle genti
Cittadino romano di nome Saulo, di famiglia ebraica, perseguitò duramente i cristiani fino a quando, dopo aver avuto una visione, si convertì [...] di 14 lettere, indirizzate a diverse comunità cristiane da lui fondate o comunque legate a lui. Una di esse, la LetteraagliEbrei, è diversa dalle altre per stile e contenuto perché è stata certamente redatta da un altro autore, mentre alcune delle ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] , pone in evidenza la chiarezza con cui il B. distingueva fra canonicità, ispirazione e autenticità della letteraagliEbrei e della lettera di Giacomo: canonicità e ispirazione accettate da Lutero che di queste lettere negava l'autenticità. E del ...
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FAVARONI, Agostino (Agostino da Roma)
Daniela Gionta
Nacque intorno al 1360 a Roma. Nulla si sa della sua famiglia di provenienza: la prima notizia certa si rinviene nei registri dell'Ordine agostiniano [...] Studio del convento di Perugia, una Lectura sulla LetteraagliEbrei, come risulta dalla sottoscrizione del codice 476 della l'osservanza regolare e che furono poi proposti come modello agli altri.
Fra i generali che lo avevano preceduto, Bartolomeo ...
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GERARDO di Csanád (Gerardus Moresenae "Aecclesiae" seu Csanadiensis episcopus)
Luigi Canetti
Di origine veneziana o veneta, nacque sul finire del X secolo; le notizie storicamente accertabili sul suo [...] , l. IV, p. 51). G. stesso afferma di avere scritto altre opere, tra le quali un commento alla LetteraagliEbrei, uno alla prima Lettera di Giovanni (Deliberatio, l. V, p. 75) e un Libellus de divino patrimonio (Deliberatio, l. VIII, p. 153 ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] di giustizia, in definitiva di libertà, in rapporto agliebrei, ma non meno quelle di convenienza pratica, -334. Sugli studi linguistici: G. I. Ascoli, C. C. neglistudi storici. Lettera a F. L. Pullé, in Nuova Antologia, 16 giugno 1900, pp. 636 ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] l'elenco delle arti e del mestieri permessi agliebrei: una breve parentesi, presto liquidata dall'editto gravemente Roma nella persona di A.-J.-Ch. Clément (novembre 1769) e una lettera che l'arcivescovo di Utrecht farà giungere a C. XIV nel maggio ...
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CLEMENTE IV, papa
Norbert Kamp
Guy Foucois (Fulcodii, Fulcadi, Fulcaudi, Folcadio, Foucois, Foulques, Foulquoys, Foulquet, Fulcoy, Fulchox, Fouquet, Folqueys, Folquet, Faucault; il soprannome Grossus, [...] in caso di costruzione di fortificazioni e agliebrei, nonché nel recupero di beni alienati. a cura di J. Guiraud, Paris 1899-1958, ad Indicem; N. Festa, Lettera ined. dell'imperatore Michele VIII Paleologo al pontefice C. IV, in Bessarione, IV ( ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...