FORMIGGINI, Mosè
Giorgio Montecchi
Nacque a Modena il 21 maggio 1756 da Benedetto e Gioia Levi.
Fin dalla seconda metà del secolo XVII il commercio delle gioie, dell'oro e dell'argento lavorati era [...] quando era membro dell'Assemblea costituente) aveva permesso agliebrei "la continuazione del libero e pubblico esercizio del G. De Vergottini, Firenze 1946, ad Indicem; L. Padoa, Una lettera di Moisè Beniamino Foà e l'opera di M. F. nell'età ...
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BEER, Elia
Attilio Milano
Figlio di Sabato da Fermo, visse tra gli ultimi decenni del Trecento e gli inizi della seconda metà del Quattrocento; la sua fama è legata, oltre che alla sua straordinaria [...] dall'obbligo di portare sugli abiti il segno distintivo imposto agliebrei, la facoltà di portare con sé armi, la completa immediatamente scarcerato, ma lo munì di una sua lettera autografa di piena riabilitazione che volle consegnata personalmente ...
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CORNER, Marco
Giuseppe Gullino
Primogenito di Alvise di Marco, di un ramo a S. Samuele detto "dal zenevre", e di Cassandra Cavalli di Corrado di Nicolò, nacque a Venezia il 26 luglio 1526. Pur non appartenendo [...] . 1578 il C. ammetteva apertamente la propria impotenza in una letteraagli avogadori di Comun, che lo sollecitavano ad inviare truppe al podestà di Monfalcone per assicurarsi di alcuni ebrei: i soldati erano pochi, mal pagati, impegnati in continui ...
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CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] IV concedesse la libertà di culto agli ugonotti. La promulgazione dell'editto e degli altri libri ebrei, in contrasto con l legaz. diplom. in Polonia del card. I. Aldobrandini in una lettera di Emilio Pucci, in Rinascimento, s. 2, X (1970), pp ...
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ERCOLE II d'Este
Gino Benzoni
Primogenito del duca Alfonso I e della sua seconda moglie Lucrezia Borgia, nacque a Ferrara il 4 apr. 1508, riempiendo di gioia il padre con la sicurezza dell'erede maschio [...] alla soggezione agli accadimenti con un'immagine alta, sin demiurgica. Fu il funzionario letterato Giraldi Cinzio, Cesari, Modena, Roma 1929, pp. 42 s., 52, 53; A. Balletti, Gli ebrei e gli Estensi..., Reggio Emilia, 1930, pp. 77, 89, 96; P. Jourda, ...
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FARNESE, Alessandro
Stefano Andretta
Nacque a Valentano (od. prov. di Viterbo) il 7 ott. 1520 da Pierluigi e Girolama Orsini del ramo di Pitigliano.
La sua infanzia e prima adolescenza appartengono [...] sulla riforma della Chiesa e vicino agli aspetti di gestione politica della convocazione distacco dall'influenza francese. Quando la lettera imperiale di restituzione (25 ag. 1556 libero esercizio della professione ai medici ebrei. Il 13 dic. 1583 si ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] restare in disparte.
Avvertiva, e in una lettera del 1908 inviata al Maturi lo scrisse anche , ma non a D'Ancona, ebreo e fervente patriota risorgimentale, e nemmeno fascismo la reazione di Croce fu bensì, agli inizi, cauta e anche esitante, ma certo ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] "Nicolaus Machiavellus".
Secondo il Libro dei ricordi del padre, relativo agli anni 1474-87, il M. studiò grammatica dal 1476, abaco che avessino mai gli Ebrei o altra generazione", gli scrive allora, in una curiosa lettera di congratulazioni, l'amico ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] ." (Rodolico, I, p. 24). Agli inizi di maggio con la madre lasciò infâme", come era definito in una nota lettera al d'Auzers del 22 ag. 1830 245-283; sulle minoranze religiose, A. C. Jemolo, Gli ebrei piemontesi e il ghetto intorno al 1835-40, in Mem. ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] cacciata di mori ed ebrei alle migrazioni demografiche verso dirige une force dont le foyer est ailleurs" (lettera al conte di Pollone, del 1836, in F. '21 e la politica della restaurazione, oltre agli studi citati alla voce Cesare Balbo (fondamentale ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...