DONÀ (Donati, Donato), Francesco
Paola De Peppo
Nacque a Venezia il 4 apr. 1744 dal patrizio Nicolò di Francesco, del ramo del rio della Sensa, e da Maria Vendramin. Fu attentamente seguito dal padre [...] savi: dopo essere stato savio agli Ordini, il gradino iniziale concesso fu discussa la ricondotta degli ebrei, il D. fu Querini, Ultima verba, s.n.t. [Venezia 1793], p. 66 (lettera del D. ad Anzolo Querini, Padova, 15 ott. 1792).
Arch. ...
Leggi Tutto
CANIGIANI, Bernardo
Fabio Troncarelli
Nacque a Firenze il 21 sett. 1524 da Lorenzo di Matteo e da Lucrezia Morelli. Incline alle lettere, ricevette un'educazione molto accurata e per la sua precocità [...] : la carestia: "...che colpisce soprattutto ebrei e povera gente..." (f. 2891, parlare con l'arciduca Carlo. Agli inizi di novembre era di ritorno del Principato, filze 665, 2888-2896. Una lettera ed alcuni estratti di altre missive da Ferrara ...
Leggi Tutto
MALMUSI, Giuseppe
Mario Pecoraro
Nacque a Modena il 19 marzo 1803 da Benedetto, avvocato, e da Carolina Corridori. Studiò giurisprudenza all'Università di Modena, dove si laureò nel 1825. L'anno successivo, [...] grazie ai buoni uffici interposti dal fratello Carlo, storico e buon letterato, ben introdotto, come pure il padre e i due zii sacerdoti, agli operai dimessi dall'ospedale pari all'importo di cinque giornate di lavoro, l'ammissione per gli ebrei all ...
Leggi Tutto
PERLASCA, Giorgio
Mara Dissegna
PERLASCA, Giorgio. – Nacque a Como il 31 gennaio 1910, secondo di cinque figli di Teresa Sartorelli e di Carlo.
Pochi mesi dopo la famiglia si trasferì a Padova e, per [...] presso la legazione presentando la lettera di Cadice e chiedendo un , fece conoscere Perlasca agli italiani e nell’autunno spagnola su G. P. e la sua opera umanitaria in favore degli ebrei ungheresi, in Spagna contemporanea, 2006, n. 30, pp. 171-195; ...
Leggi Tutto
FINZI, Aldo
Giuseppe Sircana
Nacque a Legnago (Verona) il 20 apr. 1891 da Emanuele, proprietario di un'industria molitoria a Badia Polesine, e da Rosa Roggia. Studiò al collegio "Maria Luigia" di Parma [...] governo presieduto da A. Salandra. Di fronte agli indugi di Mussolini, il F. si adoperò dimettersi dai suoi incarichi di governo.
In una lettera del 15 giugno a G. Acerbo il ; R. De Felice, Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, Torino 1988, ...
Leggi Tutto
LOREDAN, Pietro
Roberto Zago
Terzogenito di Alvise di Polo di Francesco, del ramo di S. Pantalon della Frescada, i cui membri erano soprannominati "campanoni" (duri d'orecchio), e di Elisabetta Barozzi [...] la riduzione della somma che gli ebrei dovevano versare per la loro " non comune, il L., riluttante agli esordi, nei due anni e mezzo veneziana, Venezia 1885, ad ind.; B. Cecchetti, Una lettera diretta al doge di Venezia, in Archivio veneto, XXXI ...
Leggi Tutto
CECCHI, Domenico
Renzo Ristori
Figlio di Roberto, nacque nel 1447, probabilmente a Firenze da una famiglia originaria di Vinci.
Il nonno paterno, ser Mainardo, era un notaio fiorentino piuttosto facoltoso: [...] con il quale intendeva partecipare agli appassionati dibattiti politici del sodomiti, manifesta un violento odio contro gli ebrei, che vuole cacciare da Firenze, parla S. Marco che firmarono la nota lettera del luglio 1497 ad Alessandro VI (cfr ...
Leggi Tutto
DONÀ (Donato, Donado), Ermolao
Paola De Peppo
Nacque a Venezia presumibilmente alla fine del XIV secolo ed appartenne al ramo di S. Maria Fonnosa, "senza Rose". Era figlio di Nicolò "dalle Trezze", [...] personale; la protezione della -lega agli Stati di Ludovico e dei fratelli Gian lettera forse del 1462 ad un tal frate certosino Francesco, come raro esempio di pietà e di fede poiché aveva preferito morire piuttosto che ricevere cure da medici ebrei ...
Leggi Tutto
BOLDÙ, Andrea
Angelo Ventura
Nato il 5 marzo 1518 dal patrizio veneziano Battista di Antonio Boldù, del ramo di Santa Marina, e da Faustina di Angelo Barozzi, e sposatosi nel 1553 con Chiara (secondo [...] economiche e agli ideali di vita della nobiltà di Terraferma. Della sua giovinezza sappiamo, grazie a una lettera scrittagli di sequestrare le merci appartenenti a Turchi ed Ebrei. Energiche furono le rimostranze della Signoria, timorosa anche ...
Leggi Tutto
PACINI, Salvatore
Elisabetta Stumpo
– Nacque il 14 agosto 1506 nella frazione di Vico di Boscona, nei pressi di Colle Val d’Elsa, da Antonio di Piero Pacini.
Ebbe quattro fratelli di cui due, Agostino [...] scuole di Colle, Pacini si applicò agli studi umanistici, nei quali mostrò di eccellere , che così lo descrive in sua lettera al granduca Francesco I de’ Medici concessioni come quella di allontanare gli ebrei dalla giurisdizione chiusina (ibid., f. ...
Leggi Tutto
proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...