BERTINI, Domenico
Domenico Corsi
Nacque a San Iacopo in Gallicano, da Giovanni di Andrea Bertini e da Caterina figlia di Virgilio da Paleroso, intorno al 1417; fu creato cittadino originario di Lucca [...] 1434). Il papa concedeva quanto sopra a condizione che gli ebrei stessi "per tal concessione non siano gravati ad alchuna accuse, contro le quali protestò il vescovo Sandonnino in una lettera indirizzata agli Anziani il 29 nov. 1486 (R. Arch. Lucca, ...
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LA LUMIA, Isidoro
Grazia Fallico
Nacque a Palermo il 1° nov. 1823 da Francesco e da Giuseppa Fazio. Orfano di padre già dal 1831, studiò nel collegio Calasanzio di Palermo, diretto dallo scienziato [...] della Gancia, in aggiunta agli storici locali della Catena), scienze, lettere ed arti. Vi pubblicò lo studio Gli ebrei siciliani (vol. IV, marzo 1867, pp. 405 s. 3, VII (1868), pp. 188-190; [Lettera] al dott. O. Hartwig [in risposta alla recensione ...
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CASALI, Giambattista (Battista)
Luigi Cajani
Figlio di Michele e di Antonia Caffarelli, nobile romana, nacque probabilmente a Bologna poco prima del 1490.
La sua famiglia era infatti originaria di Bologna, [...] recò più volte a Bologna per partecipare agli incontri tra l'imperatore, il papa domenicani e fra i dottori ebrei, ma in sostanza, i F. Mandelli, XXXVI, Venezia 1781; G. Marini, Lettera... nella quale s'illustra il ruolo del Professori dell' ...
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BOCCHINI, Arturo
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Nacque a San Giorgio del Sannio (Benevento) il 12 febbr. 1880 da Ciriaco, proprietario terriero, e da Concetta Padiglione. Laureatosi in giurisprudenza nel 1903, entrò nella carriera [...] e il conte G. Suardo, sottosegretario agli Interni dal 1926 al 1928. Contrasti non del regime. Farinacci, in una lettera del dicembre 1932 a Mussolini, . 207-46; R. De Felice, Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, Torino 1961, ad Indicem; ...
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BELLEZIA, Giovanni Francesco
Valerio Castronovo
Nato nel 1602 in Torino, figlio del giureconsulto Gaspare, si addottorò in legge nel 1622. Lettore presso l'Ateneo di Torino, dal 29 sett. 1625 decurione [...] oltre che funzionario scrupoloso e sensibile agli interessi pubblici (risolutivo fu il ad assumere l'ufficio di conservatore generale degli ebrei; l'ii giugno 1657 lo designò infine a 14 ott. 1670 è una sua lettera al duca con la quale, designando ...
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DELLA SCALA, Antonio
Gigliola Soldi Rondinini
Figlio naturale di Cansignorio, signore di Verona e Vicenza e di una certa Margherita dei Pittati (A. Cartolari, G. De Stefani), nacque intorno al 1363 [...] il Landau, ed il loro passaggio agli Scaligeri, siano stati determinanti per l ma anche ad impegnare presso alcuni ebrei veneziani gioielli ed oggetti preziosi per ed uscito quindi allo scoperto con la lettera di sfida indirizzata al D. il 21 ...
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CONTEGNA, Pietro
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Nacque nel 1670 circa, secondo quanto afferma il suo biografo, L. Giustiniani, ad Arienzo, in provincia di Caserta, feudo dei Carafa duchi di Maddaloni, dei quali fu al servizio in [...] a Barcellona (allora in mano agli Imperiali) alla corte di Carlo d'Asburgo, benché da una lettera di Gianvincenzo Gravina del 26 giugno arcivescovo di Napoli ed uno al C., come delegato degli ebrei.
Nel medesimo magistrato il C. fu anche preposto a ...
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LANDRIANI (da Landriano), Francesco
Maria Nadia Covini
Figlio di Beltrame, apparteneva a uno dei rami più cospicui della "magna domus Landrianorum" (così la definì Enea Silvio Piccolomini), illustre [...] , come la giurisdizione sugli ebrei del Ducato, i salvacondotti rivolta un'altra offerta di matrimonio agli Este. Solo in estate il Stato di Milano, Sforzesco, 21; 667 (lettera del L. del 7 sett. 1456); 1101 (lettera di G. Simonetta, 15 genn. 1492); ...
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GUALTEROTTI, Francesco
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1456 da Lorenzo di Bartolomeo e da Lena di Tommaso Alberti. Il padre, morto prima del 1480, era stato titolare, in società con la famiglia della [...] maggiore, Filippozzo. Il G. invece preferì dedicarsi agli studi giuridici, presso lo Studio di Pisa, dove al ritorno in Firenze degli ebrei, fatti espellere da Savonarola, 'agosto 1498 il sequestro di una lettera a Lamberto Dell'Antella, cognato del ...
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ERIZZO, Antonio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, agli inizi del 1502, da Sebastiano del procuratore Antonio, del ramo a S. Moisè, e da Cipriana Trevisan di Andrea di Paolo. La famiglia era assai ricca, [...] si fosse trattato di ebrei (in un periodo di il popolo: ecco dunque come, in una lettera del 7 febbr. 1555, l'E. , 73, 83, 88; reg. 2, cc. 7, 73; per l'attività di savio agli Ordini, Ibid., Senato. Mar, reg. 32, cc. 1r-23r, 59v-86v, 132v-133r; ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...