Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] della lettera sinodica, che il vescovo di una delle cinque sedi patriarcali era solito inviare agli altri quattro problema, finora inedito, relativo ai rapporti fra cristiani e ebrei: la commistione di pratiche religiose, in questo caso il rispetto ...
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Catechesi e catechismo nell'Italia unita
Giuseppe Biancardi
Ermanno Genre
Il catechismo nel cattolicesimo italiano tra Otto e Novecento
Nel quadro dell’azione pastorale che la Chiesa cattolica rilancia [...] prima che valdesi ed ebrei ottengano i diritti civili genere tra i 16 e i 17 anni. Agli inizi del Novecento nelle Chiese valdesi e metodiste, come La ricorrenza è stata sottolineata da una nuova Lettera dei vescovi italiani sul Db ed ha costituito ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] a San Paolo fuori le Mura permette a molti disertori ed ebrei di salvarsi nella Roma occupata dalle truppe naziste107.
L’Azione ripresa nella lettera enciclica Vigilanti cura.
130 G.P. Brunetta, Storia del cinema italiano dal 1945 agli anni ottanta, ...
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Vescovi/1: dal 1848 alla fine del secolo
Maria Lupi
I vescovi negli Stati preunitari
Le diocesi italiane
L’Italia nella seconda metà dell’Ottocento, priva quindi dei territori del Trentino Alto Adige [...] pronunciò a favore dell’emancipazione di ebrei e valdesi, insieme al futuro di dare sempre più spazio agli intransigenti.
Le posizioni diventavano Leopoldo II, cit., pp. 361-365, 383-390. La lettera di Pio IX ai vescovi di Firenze, Arezzo, Colle Val ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] alla Sgurgola B. VIII ebbe a dire agli inviati inglesi, con finezza di giurista (ma è lecito porre le mani sui beni ecclesiastici. La lettera chiude con l'invito perentorio a venire a Roma accusatori nel processo contro gli ebrei in Roma; come molto ...
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Vicino Oriente antico. Teologia
Wilfred G. Lambert
Alfonso Archi
Lester L. Grabbe
Gherardo Gnoli
Teologia
Teologia mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Le moderne categorie di scienza, di filosofia [...] trova nel Salmo 89, 7-8, che recita alla lettera: "Chi infatti è uguale a Yahweh nei cieli?/ Chi che esso fosse un culto ctonio connesso agli Inferi e al culto dei morti. al 300 a.C. Egli descrive gli Ebrei della Palestina in un lungo paragrafo che in ...
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Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] quale, dopo aver inviato a Costantino una lettera in cui si impegna a onorarlo se al principio del primo mese nella lingua degli Ebrei, e in greco Tārmon, in etiopico Miyāzyā, al concilio di Nicea e agli avvenimenti immediatamente successivi, si veda ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] dove trova la traduzione greca dell’Antico Testamento dell’ebreo Teodozione. Il suo vescovo Eliodoro è al concilio croce sulle monete. Atanasio131 riporta anche una lettera dell’imperatore Costanzo II agli aksumiti (si presume al re), scritta verso ...
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Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] altre religioni, come gli ebrei e i protestanti. Questo si insisteva sulla sottomissione del governo agli interessi del Vaticano. A questo «Mondo» a «Repubblica», Milano 1986, p. 124.
83 Lettera a Liliano Faenza del 21 ottobre 1962, cit. ibidem, p. ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] di questa lingua ci dicono che presso gli Ebrei la parola cielo è usata al plurale, e in Hexaemeron, II, 8, 1) quasi alla lettera:
dopo che è stato fatto il Sole, il delle maggiori città dell'Impero. Oltre agli ospedali più famosi della città di ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...