CALEPIO, Giovanni Girolamo
Pietro Stella
Nato a Bergamo il 2 marzo 1732 dal patrizio Corrado e da Giulia degli Abati, entrò giovanissimo fra i benedettini cassinesi nel monastero di S. Paolo d'Argon [...] della conversione degli ebrei il C. poté contare sull'appoggio silenzioso di personaggi influenti a Bergamo, Venezia e Roma. In suo favore intervenne pubblicamente G. M. Pujati con tre opuscoli: Lettera di un teologo agli estensori dell'Effemeridi ...
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PASCALI, Giulio Cesare
Pietro Giulio Riga
PASCALI (Paschali), Giulio Cesare. – Nacque a Messina nel 1527 da Giovanni, esponente di rilievo della nobiltà cittadina.
Di alcuni esponenti della famiglia [...] indirizzò proprio a Calvino una risentita lettera in latino nella quale si discolpava vista formale, Pascali intende sostituire agli «affettati pii sacri concetti» a narrare l’esodo e l’ingresso degli ebrei in Terra Santa. L’opera, cui Pascali lavorò ...
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MALMUSI, Giuseppe
Mario Pecoraro
Nacque a Modena il 19 marzo 1803 da Benedetto, avvocato, e da Carolina Corridori. Studiò giurisprudenza all'Università di Modena, dove si laureò nel 1825. L'anno successivo, [...] grazie ai buoni uffici interposti dal fratello Carlo, storico e buon letterato, ben introdotto, come pure il padre e i due zii sacerdoti, agli operai dimessi dall'ospedale pari all'importo di cinque giornate di lavoro, l'ammissione per gli ebrei all ...
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PERLASCA, Giorgio
Mara Dissegna
PERLASCA, Giorgio. – Nacque a Como il 31 gennaio 1910, secondo di cinque figli di Teresa Sartorelli e di Carlo.
Pochi mesi dopo la famiglia si trasferì a Padova e, per [...] presso la legazione presentando la lettera di Cadice e chiedendo un , fece conoscere Perlasca agli italiani e nell’autunno spagnola su G. P. e la sua opera umanitaria in favore degli ebrei ungheresi, in Spagna contemporanea, 2006, n. 30, pp. 171-195; ...
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FINZI, Aldo
Giuseppe Sircana
Nacque a Legnago (Verona) il 20 apr. 1891 da Emanuele, proprietario di un'industria molitoria a Badia Polesine, e da Rosa Roggia. Studiò al collegio "Maria Luigia" di Parma [...] governo presieduto da A. Salandra. Di fronte agli indugi di Mussolini, il F. si adoperò dimettersi dai suoi incarichi di governo.
In una lettera del 15 giugno a G. Acerbo il ; R. De Felice, Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, Torino 1988, ...
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BUFALINI, Giovanni Ottavio
Giuseppe Pignatelli
Nato a Città di Castello il 17 genn. 1709 dal marchese Filippo e da Anna Maria Sorbelli, fu inviato a studiare nel nobile collegio di Modena; poi si trasferì [...] a Roma per applicarsi agli studi legali sotto la guida di Tommaso Conti e di mons. non vedo nello spirito, e nella lettera di quegli articoli, che un nelle case degli Ebrei (editto del 15 luglio 1768). Del resto contro gli Ebrei, le cortigiane e ...
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LOREDAN, Pietro
Roberto Zago
Terzogenito di Alvise di Polo di Francesco, del ramo di S. Pantalon della Frescada, i cui membri erano soprannominati "campanoni" (duri d'orecchio), e di Elisabetta Barozzi [...] la riduzione della somma che gli ebrei dovevano versare per la loro " non comune, il L., riluttante agli esordi, nei due anni e mezzo veneziana, Venezia 1885, ad ind.; B. Cecchetti, Una lettera diretta al doge di Venezia, in Archivio veneto, XXXI ...
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CORNER, Flaminio
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 4 febbr. 1693 da Caterina Bonvicini e Giambattista, senatore e discendente dal ramo di S. Apponal dei Corner, una delle più illustri e potenti casate [...] tutto completa, ma pur sempre utile agli studiosi.
Le lodi di Giovanni Lami Benedetto XIV che gli scrive una lettera di congratulazioni e di incoraggiamento per si sosteneva il martirio ad opera degli ebrei, e della vergine contessa Tagliapietra: per ...
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CECCHI, Domenico
Renzo Ristori
Figlio di Roberto, nacque nel 1447, probabilmente a Firenze da una famiglia originaria di Vinci.
Il nonno paterno, ser Mainardo, era un notaio fiorentino piuttosto facoltoso: [...] con il quale intendeva partecipare agli appassionati dibattiti politici del sodomiti, manifesta un violento odio contro gli ebrei, che vuole cacciare da Firenze, parla S. Marco che firmarono la nota lettera del luglio 1497 ad Alessandro VI (cfr ...
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DONÀ (Donato, Donado), Ermolao
Paola De Peppo
Nacque a Venezia presumibilmente alla fine del XIV secolo ed appartenne al ramo di S. Maria Fonnosa, "senza Rose". Era figlio di Nicolò "dalle Trezze", [...] personale; la protezione della -lega agli Stati di Ludovico e dei fratelli Gian lettera forse del 1462 ad un tal frate certosino Francesco, come raro esempio di pietà e di fede poiché aveva preferito morire piuttosto che ricevere cure da medici ebrei ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...