Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Michelstaedter
Fabrizio Meroi
Il pensiero di Carlo Michelstaedter, figura di primo piano nel panorama filosofico europeo dell’inizio del Novecento, è stato spesso interpretato – sulla scorta, [...] ungarico, da una famiglia di ebrei italiani assimilati che poteva vantare, di optare per la vera vita:
Non dare agli uomini appoggio alla loro paura della morte, ma particolare. Come quando esclama, in una lettera alla famiglia scritta tra il 6 e ...
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CAPRARA, Enea Silvio
Gino Benzoni
Nacque a Bologna il 16 nov. 1631 dal nobile Niccolò (1580-1634), divenuto conte di Pantano nel 1598 e senatore nel 1616, e dalla contessa senese Vittoria Piccolomini.
I [...] "sono ordinate tutte le milizie" -, in una sua lettera, ci attesta come il 20 agosto il C., " fissano le quote per il riscatto degli ebrei più ricchi.
Quanto al C., instancabile, del 1692, il C., assieme agli altri principali comandanti, tra cui ...
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BREME, Ludovico Pietro Arborio Gattinara dei conti di Sartirana dei marchesi di
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Torino nel giugno 1780 (non 1781) da Ludovico Giuseppe e da Marianna Dal Pozzo dei principi [...] , nonostante gli attestati di stima (agli inizi del 1811 fu nominato cavaliere in un "gran ghetto di ebrei tutti falliti" e per la d'Italia, II(1947), I, pp. 54-57; I. Pascucci, Una lettera ined. di L. di B. a G. Porticari sul "Grand Commentaire" e ...
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CARLO EMANUELE IV di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Primogenito di dodici figli, C. E. nacque a Torino il 24 maggio 1751 da Vittorio Amedeo III, allora principe ereditario, e da Maria Antonietta [...] e multe ad ebrei e valdesi, chiusura di Marengo, riaprendo le porte della penisola agli eserciti francesi, pose fine a quella specie . IV, ms.), 1193; Varia, 247 (3), 274 (1-4) e 525 (lettera di C. E. a re Vittorio Emanuele I), 337, 410; G. B. Bodoni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Botero
Adriano Prosperi
L’opera di Giovanni Botero rappresenta un momento fondamentale nell’elaborazione di concetti e termini del pensiero politico moderno. È stato grazie a lui che si è affermata [...] forme del potere imponevano di far ricorso agli strumenti di analisi che Machiavelli aveva proposto. guadagnare alla fede ebrei, infedeli, eretici, ciecamente senza la prudenza e la cautela dei letterati era meglio puntare sulla rozzezza e l’assenza ...
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CANINI, Marco Antonio
Angelo Tamborra
Nato a Venezia nel 1822 da Giuseppe e da Lucrezia Gidoni, si era appena avviato agli studi giuridici, a Padova, quando gli avvenimenti rivoluzionari del 1848-49 [...] dove auspicava il "risorgere glorioso di Venezia", che avrebbe inflitto agli Austriaci una sconfitta come quella subìta dai Turchi a Lepanto. Dobrugia, e auspicava l'emancipazione degli Ebrei romeni (ibid., lettera a Kogălniceanu, Roma, 18 febbr. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Arnaldo Momigliano
Rita Lizzi Testa
Arnaldo Momigliano è annoverato tra i più grandi storici italiani del nostro tempo per l’elevata qualità degli studi dedicati al mondo antico e alla sua percezione [...] storica di profonde idealità, comunicando agli studiosi della sua epoca, ai , p. 9) o anche «di Italiano e di Ebreo» (Storia e storiografia antica, 1987, p. 7; D., pp. 79-99; trad. it. Torino 1968).
Lettera a S. Timpanaro (1967), «Eikasmòs», 2004, p. ...
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BIANDRATA (Biandrate, Biandrà; in latino Blandrata), Giovanni Giorgio
Antonio Rotondò
Nacque a Saluzzo nel 1516, terzogenito di Bernardino, castellano di San Fronte. Compiuti i primi studi a Saluzzo, [...] con la conseguenza che si approfondì il distacco fra cristiani e ebrei e tutto l'Oriente si volse al maomettanesimo. Dopo la circumcisione e preceduti da una ampia lettera di dedica a Giovanni Sigismondo. Solo agli inizi di questo secolo, I. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Marino Berengo
Carlo Capra
Marino Berengo è stato uno dei più autorevoli storici italiani della seconda metà del 20° secolo. Lo hanno contraddistinto il lavoro diretto e continuo sulle fonti, l’ampiezza [...] Veneto a Milano, come risulta da un’altra lettera al suo maestro in cui il titolo del come maestri:
In questo programma, proposto agli altri ed a se stesso, si , Bologna 2004, pp. 45-88.
Gli ebrei dell’Italia asburgica nell’età della Restaurazione, ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] imprigionata per aver protetto il figlio di amici ebrei, e come si fosse salvata «solo perché limitata, per contro, fu agli inizi la sua frequentazione dei di vista per la realizzazione del nostro lavoro» (lettera del 7 giugno 1991, cit. in ibid., ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...