PUECHER, Vito
Luca Rivali
PUECHER, Vito. – Originario di Moosburg, nella diocesi di Freising, si ignorano le date di nascita e di morte. Le notizie biografiche, ricavabili per lo più dalle sue edizioni [...] particolare, a Girolamo Riario.
Rimanda agli ambienti fiorentini anche l’edizione delle la bottega di Georg Lauer.
Da una lettera di Alfonso de Soto a Giovanni Francesco condannati alla pena capitale gli ebrei trentini accusati di omicidio rituale ...
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LEVI, Moisè Giuseppe
Alessandro Porro
Nacque in una modesta famiglia israelita, dal teologo Israel Jacob e da Gentile Bona Soavi, a Guastalla nel 1796. Trasferitosi con il nucleo familiare a Venezia [...] a Venezia nel 1818 - munito di una lettera di presentazione del clinico medico di Padova V.L L.: Ricordi intorno agli incliti medici, chirurgi e Modena - E. Morpurgo, Medici e chirurghi ebrei dottorati e licenziati nell'Università di Padova dal 1617 ...
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LUZZATTO, Attilio Italico
Eva Cecchinato
Nacque a Udine il 6 dic. 1850 da Mario e Fanny Luzzatto.
La famiglia, di origine ebraica, nutriva forti sentimenti patriottici: il padre, oppositore del dominio [...] alle questioni finanziarie e agli aspetti giudiziari. Si espose 6 (un telegramma); sc. 154, f. 1647 (una lettera); Carte Palumbo Cardella, sc. 2, f. 21 (una Torino 2000, p. 73; P. Ioly Zorattini, Gli ebrei a Udine tra Otto e Novecento, s.l. [ma Udine ...
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CAMPAGNA, Luigi
Maria Gabriella Cruciani Troncarelli
Nacque a Rossano (Cosenza) presumibilmente nella prima metà del sec. XVI. Consacrato sacerdote e divenuto un esperto di diritto, entrò ben presto [...] nipote prediletto di Paolo IV: già in una lettera del 1557 infatti il C., inviando da Fano sulle pene pecuniarie da applicare contro gli ebrei (Vat. lat. 12086, f. 'intervento del cardinal Vitellozzo Vitelli. Agli inizi del 1562 inoltre venne eletto ...
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CARCASSONA, Antonio Angelo
Giampaolo Pisu
Primogenito di quattro figli di Bernardo, discendente da antica famiglia ebraica, ma convertitosi per sfuggire ai rigori del bando di espulsione degli ebrei [...] della pacifica convivenza di ebrei e cristiani e nobiltà del popolo ebraico rispetto agli altri popoli; interpretazione della Sardegna, Sassari 1803, p. 11; G. F. Simon, Lettera al cav. don Tommaso de Quesada sugli ill. coltivatori della giurisprud ...
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GIOVANNI da Pistoia
Cristina Reggioli
Cittadino fiorentino, notaio di professione e letterato nel tempo libero, figlio di Benedetto di ser Giovanni da Pistoia nacque, verosimilmente in questa città, [...] diversi sonetti del grande artista, alcuni dei quali datati agli anni 1509-12 (cfr. M. Buonarroti, 1897 , compreso l'obbligo per gli ebrei di indossare un berretto giallo.
). Del devoto Ferrante sono la lettera dedicatoria al gentiluomo veneziano B. ...
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BEMBO, Orazio
Gino Benzoni
Nacque a Canea, nell'isola di Candia, il 5 febbr. 1626, da Gabriele di Vincenzo e da Margherita di Orazio Negri. Il 29 apr. 1674 il Maggior Consiglio lo destinò a succedere [...] Marco. Esenti ne erano i sudditi veneti; gli ebrei, cui andava il maggior giro d'affari, preferivano Venezia, Senato Mar, f. 621) agli inizi del 1678: "pareva impossibile questa venuto qua". Ancora nell'ultima sua lettera, il 24 febbr. 1677, dopo aver ...
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CONSTABILE (Costabili), Ferdinando (in religione Paolo)
Anna Foa
Di nobile famiglia ferrarese, il C. nacque a Ferrara il 23 luglio 1520 da Biagio, medico di Isabella del Balzo l'esiliata regina di Napoli, [...] al 1573, infierendo con severità contro eretici ed ebrei, al punto che "fu in diverse con giunture a tale opposizione, Gregorio XIII presentò agli elettori una scelta di quattro candidati: nelle Filippine. Con una lettera del 14 luglio dello stesso ...
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BONUCCI, Antonio Maria
Giuseppe Pignatelli
Nato ad Arezzo il 17 genn. 1651, entrò nella Compagnia di Gesù, come novizio, il 13 apr. 1671. Dopo aver studiato filosofia e diritto canonico e civile a Roma, [...] gesuitica, Girolamo Gigli scrivesse la Lettera inedita del padre A. M. padre D. Antonio Caramelli abate camaldolese in Arezzo, intorno agli scorcerti delle Compagnia, Venezia 1767 (una copia manoscritta, , per cui neppure gli ebrei, i pagani e gli ...
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AIUTAMICRISTO, Guglielmo
Roberto Zapperi
Mercante e banchiere pisano, si trasferì a Palermo nella seconda metà del sec. XV. Fu attivamente impegnato nel commercio internazionale, oltre che in quello [...] quale a sua volta la passò agli antichi possessori, i coniugi L Del Palermo restaurato, in G. Di Marzo, Biblioteca stor. e letter. di Sicilia, s. 2, I, Palermo 1872, pp. C. Trasselli, Sull'espulsione degli Ebrei dalla Sicilia, in Università di Palermo ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...