CANIGIANI, Bernardo
Fabio Troncarelli
Nacque a Firenze il 21 sett. 1524 da Lorenzo di Matteo e da Lucrezia Morelli. Incline alle lettere, ricevette un'educazione molto accurata e per la sua precocità [...] : la carestia: "...che colpisce soprattutto ebrei e povera gente..." (f. 2891, parlare con l'arciduca Carlo. Agli inizi di novembre era di ritorno del Principato, filze 665, 2888-2896. Una lettera ed alcuni estratti di altre missive da Ferrara ...
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GRANERI, Maurizio Ignazio
Andrea Merlotti
Nacque a Torino tra il dicembre del 1663 e il gennaio del 1664, figlio del sovrintendente generale alle Finanze Tomaso (1628-96), dal 1681 marchese di La Roche, [...] ai loro interessi, sono poco cattoliche" (lettera del G. a Vittorio Amedeo II, 26 arbitrato dalla segreteria agli Interni: era una . 1, f. 5; Uso dei paesi forestieri, m. 7, ff. 29-30; Ebrei, m. 1, f. 28; Eretici, m. 1, f. 2; Materie giuridiche, ...
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ROSA, Enrico Felice Tomaso
Raffaella Perin
– Nacque a Selve Marcone, nel Biellese, il 17 novembre 1870 da Domenico e da Antonia Rossi.
Frequentò le elementari a Torino, presso i Fratelli delle scuole [...] pronunciò i voti religiosi; venne ammesso agli studi previsti dalla Ratio studiorum dell’ politica, tendeva a essere più morbido (lettera di Antonio Pavissich a Filippo Meda del 30 di pari diritti civili per gli ebrei, un fatto che aveva alla fine ...
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OLPER, Samuele Salomone
Gadi Luzzatto Voghera
OLPER, Samuele Salomone. – Nacque a Rovigo il 30 maggio 1811, primo dei quattro figli di Leon, originario di Venezia, e di Benedetta Finzi.
Dopo aver frequentato [...] dura prova, tanto da manifestare tutta la sua delusione in una lettera del 24 aprile 1849 a Nicolò Rensovich: «Io penso che al degli usi che distinguevano l’ebreo dal non ebreo; per esempio diede il permesso agli uomini in lutto (di regola ...
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SUPINO, David
Marco P. Geri
– Nacque a Pisa il 6 marzo 1850, figlio primogenito di Moisè, mercante, collezionista e appassionato d’arte, e di Rachele Rignano.
Iscrittosi alla facoltà giuridica pisana, [...] una materia raccomandata agli studenti del terzo al Partito nazionale fascista. Con lettera del dicembre dello stesso anno, però Mazzamuto, I giuristi dell’Ateneo pisano e la questione ebraica, in Gli ebrei a Pisa (secc. IX-XX), a cura di M. Luzzati, ...
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CALEPIO, Giovanni Girolamo
Pietro Stella
Nato a Bergamo il 2 marzo 1732 dal patrizio Corrado e da Giulia degli Abati, entrò giovanissimo fra i benedettini cassinesi nel monastero di S. Paolo d'Argon [...] della conversione degli ebrei il C. poté contare sull'appoggio silenzioso di personaggi influenti a Bergamo, Venezia e Roma. In suo favore intervenne pubblicamente G. M. Pujati con tre opuscoli: Lettera di un teologo agli estensori dell'Effemeridi ...
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MORAIS, Sabato
Liana Elda Funaro
MORAIS, Sabato. – Di famiglia di origine portoghese, nacque a Livorno il 13 aprile 1823 da Samuele e da Bona Wolf, terzo di nove figli, con sette sorelle e un fratello.
Derivò [...] insegnamento, Arch. di Stato di Firenze, Soprintendenza agli Studi, 168 (2 giugno 1841), 170, Sulla vedovanza, una lettera a Isaia Luzzatto, ; Biblioteca italo-ebraica. Bibliografia per la storia degli Ebrei d’Italia 1964- 1973, a cura di D. ...
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MESHULLAM da Volterra (Mesullam ben Menaḥem, Buonaventura da Volterra)
Alessandra Veronese
Figlio di Menaḥem (detto Emanuele nella documentazione latina) e di una non meglio identificata Dolce di Dattalo [...] fine del Quattrocento. Nella prima lettera al padre, ‘Ovadyah rammenta ma M. vi dimorava ancora agli inizi del Cinquecento (risulta nei (1923), pp. 132-145; L. Sestieri, Un viaggiatore ebreo del secolo XV. Meõullam ben Menachem da V., in La Rassegna ...
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PASCALI, Giulio Cesare
Pietro Giulio Riga
PASCALI (Paschali), Giulio Cesare. – Nacque a Messina nel 1527 da Giovanni, esponente di rilievo della nobiltà cittadina.
Di alcuni esponenti della famiglia [...] indirizzò proprio a Calvino una risentita lettera in latino nella quale si discolpava vista formale, Pascali intende sostituire agli «affettati pii sacri concetti» a narrare l’esodo e l’ingresso degli ebrei in Terra Santa. L’opera, cui Pascali lavorò ...
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SANTASOFIA, Giovanni
Claudio Caldarazzo
SANTASOFIA, Giovanni. – Nacque a Padova, intorno al 1330, da Niccolò Santasofia, primo medico celebre della famiglia (morto dopo il 1351, forse discepolo di Pietro [...] commento integrale), opere di autori arabi ed ebrei, opere di Aristotele, quasi tutte note 21 ottobre, accettò (come emerge da una lettera di suo pugno) di porsi al servizio di retrospettiva relativi a Giovanni, agli altri medici della famiglia, ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...