LANDRIANI (da Landriano), Francesco
Maria Nadia Covini
Figlio di Beltrame, apparteneva a uno dei rami più cospicui della "magna domus Landrianorum" (così la definì Enea Silvio Piccolomini), illustre [...] , come la giurisdizione sugli ebrei del Ducato, i salvacondotti rivolta un'altra offerta di matrimonio agli Este. Solo in estate il Stato di Milano, Sforzesco, 21; 667 (lettera del L. del 7 sett. 1456); 1101 (lettera di G. Simonetta, 15 genn. 1492); ...
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MARITI, Giovanni
Renato Pasta
– Nacque a Firenze il 4 nov. 1736 da Marcantonio di Luigi, cancelliere dei Capitani di Orsanmichele, e da Alessandra Moriani. Presto orfano di padre, fu benvoluto dal patrigno, [...] in Palestina; dopo qualche tempo, cointeressato agli utili della ditta, tornò a Larnaca, Drusi e Maroniti, Curdi, Ebrei, Turchi, Persiani, Etiopi): dove 99), di cui progettava la stampa già nel 1792 (lettera a Thunberg, Firenze, 1° marzo 1791, cit. in ...
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CONTARINI, Pietro Francesco
Renzo Derosas
Nacque presumibilmente a Venezia nel 1502, da Taddeo di Nicolò, del ramo dei Contarini dai SS. Apostoli, e da Maria Vendramin di Leonardo.
Fu il terzo di quattro [...] nobile messinese vicino agli ambienti valdesiani e spirituali , D. 447 inf., cc. 26-32; una lettera del Valier al C. con la richiesta che gli col. 159: Processi del S. Uffizio di Venezia contro ebrei e giudaizzanti (1548-1560), a cura di P. C ...
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TAZZOLI, Enrico
Costanza Bertolotti
Maurizio Bertolotti
– Nacque a Canneto sull’Oglio, in provincia di Mantova (allora dipartimento del Mincio), il 19 aprile 1812 da Pietro e da Isabella Arrivabene.
La [...] carità non consisteva nelle elemosine elargite agli accattoni, per lo più falsi pur si sentiva da noi che se gli ebrei avessero ottenuto quanto dimandavano, lo spirito di molti processati; peraltro in una lettera a Giovanni Acerbi del 24 novembre ...
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MOMIGLIANO, Felice
Alessandra Tarquini
– Nacque a Mondovì (Cuneo), il 27 maggio 1866 da Salomone, commerciante, e Diamantina Levi.
Membro di una nota famiglia ebraica, che dopo la conquista dell’emancipazione [...] 1903, in una lettera all'amico A. sempre sofferto intimamente e profondamente la mia tragedia di ebreo, e ci tenevo moltissimo che mio padre fosse un nella stampa socialista italiana. Dalla fine dell’Ottocento agli anni Sessanta, a cura di M. Toscano ...
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MERCURIO, Scipione
Lisa Roscioni
MERCURIO (Mercuri), Scipione (Girolamo). – Nacque a Roma presumibilmente tra il 1540 e il 1550.
Lodato ma anche aspramente criticato dai suoi contemporanei, il M. fu [...] ricoglitrice, destinato a rimanere, sino agli anni Venti del Settecento, l’unico luce vanno lette le pagine contro gli ebrei, verso i quali il M. manifestava dai registri dell’istituzione e dalla lettera dedicatoria a Ottaviano Malipiero nella terza ...
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SORANZO, Giovanni
Reinhold C. Mueller
– Figlio di Vettore di Giovanni Soranzo, del ramo di S. Angelo, e di Bianca de’ Bugni, nacque a Venezia nel 1408.
Costituì a Rialto, a partire dal 1456, un nuovo [...] a Giovanni e ai suoi figli accedere agli uffici negli anni seguenti, e anche per pegno, in concorrenza con gli ebrei che formalmente prestavano a Mestre cui si ha testimonianza almeno dal 1428 (lettera di Maffio di Gabriele Soranzo a Gianfrancesco ...
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LEVI, Mario Giacomo
Luigi Cerruti
Nacque a Padova il 16 apr. 1878, da Giacomo e da Marianna Padoa. Terminati gli studi liceali, si iscrisse al corso di laurea in chimica presso l'Università di Padova, [...] agli obblighi amministrativi imposti dal r.d.l. n. 1728, il ministro delle Corporazioni, F. Lantini, inviò personalmente una lettera in Italia le attività di acquisizione dei beni dei cittadini ebrei da parte di organismi pubblici e privati, Roma 2001 ...
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HILLEL di Samuel da Verona (Hillel ben Šemu'el ben Eli'ezer mi-Verona)
Mauro Zonta
Filosofo, talmudista, medico e traduttore ebreo italiano, attivo nel secolo XIII. Le notizie sicure sulla famiglia e [...] decisione finale sulla disputa circa la liceità dello studio di Maimonide fosse lasciata ai dotti ebrei dell'Iraq. Dalla seconda lettera risulta che effettivamente, grazie agli sforzi di H. e di altri, i rabbini dell'Iraq e di Damasco avevano preso ...
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PORTALEONE, Abraham
Gianfranco Miletto
PORTALEONE, Abraham (Abraham ben David). – Nacque a Mantova il 18 marzo 1542 (secondo il calendario ebraico il 1° Nisan 5302) da David, proveniente da una famiglia [...] ma è ricordato in una lettera di Isaak Chajjim (Vitale zoologia con descrizione delle proprietà terapeutiche attribuite agli animali (capp. 50-53); di Colorni, Note per la biografia di alcuni dotti ebrei vissuti a Mantova nel secolo XV, in Annuario ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...