FRANCESCO IV Gonzaga, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Primogenito di Vincenzo Gonzaga, che diverrà duca il 22 ott. 1587, e di Eleonora de' Medici, nasce a Mantova il 7 maggio 1586, salutato [...] .B. Marino dei festeggiamenti torinesi agli sposi, da lungi concorre pure proclama" - così, in una lettera del 25 luglio, l'inviato 1967, pp. 354, 391, 394, 408-411; E. Birnbaum, Musici ebrei…, a cura di V. Colorni, in Civiltà mantovana, II (1967), pp ...
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SPERONI, Sperone (degli Alvarotti)
Luca Piantoni
– Sesto di sette fratelli, di cui i primi quattro premorti ai genitori, nacque a Padova il 12 aprile del 1500 da Bernardino e da Lucia Contarini, nobile [...] dai riformatori dello Studio, come attesta la lettera ad Angelo Blasio del 19 agosto: « di prestito all’allontanamento degli ebrei dai luoghi di commercio, sino favorevoli, poi con un’Apologia che inviò agli amici Antonio Riccoboni di Padova e Alvise ...
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LATERZA, Giovanni
Albertina Vittoria
Nacque a Putignano, presso Bari, il 27 apr. 1873, da Giuseppe, falegname, e Maria Pugliese, figlia di proprietari terrieri.
Fu il fratello maggiore del L., Vito [...] di smercio sicuro", come ribadiva in una lettera a G. Gentile il 13 febbr. che mi parevano un equo compenso agli altri, talvolta commercialmente passivi o Fabre, L'elenco. Censura fascista, editoria e autori ebrei, Torino 1998, ad ind.; G. Ragone, Un ...
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DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] Mazzini (Roma 1903, con lettera di Bovio); nell'ambito parte razionalistica, per lo più rivolte agli abusi del procedimento.
La funzione 1960, II, p. 218; R. De Felice, Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, Torino 1961, p. 535; S. Cannarsa ...
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MERCATI, Giovanni
Paolo Vian
– Nacque a Villa Gaida (Reggio nell’Emilia) il 17 dic. 1866, terzo dei sette figli di Domenico, veterinario, e Giuseppina Montipò.
Il padre, amico dei redentoristi della [...] e di letteratura patristica, agli studi liturgici, il M ponte di passaggio per altre destinazioni per numerosi studiosi ebrei o di origine ebraica.
Fra gli altri si Vian, Il cardinale che non amava le mostre. Una lettera del card. G. M. al card. L. ...
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PALEOLOGO, Giacomo
Martin Rothkegel
PALEOLOGO, Giacomo (Iacopo da Scio, Iacobus Chius, Iacobus Olympidarius Palaeologus). – Nato a Chio intorno al 1520 da un muratore greco di religione ortodossa, Teodoro [...] di Stato di Genova, Senato-Senarega, 1283, lettera del 27 marzo 1556), e alimentarono in tal a questi anni si sono conservate grazie agli unitariani transilvani, che tra la fine cristiano) e i cristiani di origine ebrea, cioè i cristiani orientali; i ...
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FLORIT, Ermenegildo
Bruna Bocchini Camaiani
Nato a Fagagna, in Friuli, il 5 luglio 1901, studiò dapprima nel seminario diocesano di Udine, poi fu inviato a Roma e, come alunno del seminario romano, [...] di Sion" per ebrei convertiti.
L'attività scientifica Pira, così come esplicito fu il suo appoggio agli operai in lotta durante la crisi per i licenziamenti .M. Turoldo e padre Vannucci.
La prima lettera pastorale del F., del 1959, Unirci tutti ...
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LUZIO, Alessandro
Roberto Pertici
Nacque a San Severino Marche il 25 nov. 1857 da Nicola, perito-geometra, e da Filomena Scalamonti, discendente da un'illustre famiglia anconetana. Studiò nel seminario [...] 1937-40], p. 435; per il retroscena, cfr. la lettera di C. Spellanzon a E. Rossi, Ussate-Velate [Milano], della sua vita, in cui tornò agli studi su F. Orsini (Felice Orsini 'elenco. Censura fascista, editoria e autori ebrei, Torino 1998, pp. 179-182). ...
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VECCHIETTI, Giovanni Battista
Mario Casari
– Nacque a Cosenza nel 1552, da Francesco, mercante di nazione fiorentina, e da Laura di Tarsia, nobildonna cosentina.
Fu erudito orientalista, viaggiatore [...] con la comunità degli ebrei, soprattutto nella città di peregrinar tanta vaghezza / Il cor mi prese, che trascorsi agli Indi, / E vidi il Gange; indi sotto alte Piemontese, La diplomazia di Gregorio XIII e la lettera del re di Persia a Sisto V, in ...
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GAYDA, Virginio
Mauro Canali
Nacque a Roma, il 12 ag. 1885, da Stefano e Clotilde Stratta. Si laureò a Torino in scienze economiche e in seguito frequentò il laboratorio di economia politica Cognetti [...] il G. poteva permettersi di scrivere una singolare lettera a Mussolini, con la quale gli annunciava l problemi che la nuova colonia poneva agli Italiani circa i rapporti con le dalla presenza di quegli immigrati ebrei tedeschi e austriaci che nel ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...