COLOMBO (Colom, Colomo, Colón), Cristoforo
Marianne Mahn-Lot
Nacque nel 1451 a Genova, nel vico dell'Olivella, presso la torre di questo nome della quale il padre era guardiano, da Domenico e Susanna [...] I-II, Madrid 1957), che poté attingere agli archivi del Colombo. Da un secolo, a C. fu forse cabalista, non era certo ebreo per questo, così come non lo era stato sec. XVI nell'isola di Hispaniola. La lettera di J. Day, della quale si è parlato ...
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F., così chiamato dal nonno paterno Fernando I d'Aragona, era l'unico figlio maschio, illegittimo, di Alfonso V d'Aragona. Essendo F. nato a Valencia, si era supposto che la madre, Gueraldona Carlino, [...] 'astuzia come un'arma legittima. Una lettera scritta al d'Avalos, suo comandante in di queste Comunità urbane gli ebrei in particolare avevano motivo di luogo, il conte di Montorio, venne messo agli arresti domiciliari a Napoli. Furono catturati anche ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] bisogno di precisare i suoi rapporti con lui in una lettera del 1º febbraio ad A. Turati (Arch. quella artigiana (per i ragazzi dai 9 agli 11 e dagli 11 ai 14 anni); p. 117; R. De Felice, Storia degli ebrei sotto il fascismo, Torino 1959, passim;R. ...
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CELESTINO V, papa
Peter Herde
Pietro del Morrone, il futuro papa, nacque nel 1209 o all'inizio del 1210: la fonte più sicura a proposito, la Vita C., racconta che aveva 87 anni al momento della morte [...] Chiesa e poi alla fine ritornare agli Angioini; questo accordo, che non e la conversione finale degli ebrei e dei pagani alla fede Berolini 1930, pp. 227 ss.; A. Mercati, Il decreto e la lettera dei cardinali per l'elezione di C. V, in Bull. dell'Ist ...
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BELOCH, Karl Julius (Carlo Giulio), o più comunemente Julius (Giulio)
Arnaldo Momigliano
Tedesco di nascita, divenne cittadino italiano negli ultimi anni della sua vita, avendo insegnato storia antica [...] intonato alla cultura e agli interessi prevalenti tra gli cui si poteva sorridere. E del resto gli Ebrei non erano le sole vittime della sua lingua ha bisogno dell'insegnamento". Il rettore con lettera 18 febbr. 1916 gli rifiutò questa richiesta ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] i mercanti, saccheggiavano i fondachi degli ebrei (lett. 167, 189). Il , e Guarino da Verona fra letterati e cortigiani a Ferrara, Ginevra 1921 291-308; A. Buda, La fine di un "gioco". Nota agli Amorum libri del B., in Convivium, VII (1935), pp. 27-30 ...
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CARLO di Borbone, re di Napoli e di Sicilia
Raffaele Ajello
Primogenito di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, nacque a Madrid il 20 gennaio dell'anno 1716. Il diritto, anche se molto incerto, [...] a ragioni di Stato. Accusa decisiva contro gli ebrei e contro Montealegre fu il fatto che Maria 1741, sempre più tesi - fu deposto agli inizi di giugno del 1746, ma in successore al trono granducale, è in una lettera dello statista a L. Viviani, 29 ag ...
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DE VIO, Tommaso (Tommaso Gaetano, Caetano)
Eckehart Stöve
Nacque intorno al 20 febbr. 1469 a Gaeta (prov. di Latina), quarto e ultimo figlio di Francesco e Isabella de Sieri. Al battesimo ricevette il [...] nella misura in cui poteva portare giovamento agli obiettivi primari del De Vio. Egli ribadire ulteriormente la sua posizione in una lettera aperta scritta quattro anni dopo. In l'Antico si affidò a studiosi ebrei. Il suo impegno fu quello di ...
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FERDINANDO CARLO Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Unico figlio del duca di Mantova Carlo II e di Isabella Clara d'Asburgo, figlia dell'arciduca Leopoldo e nipote dell'imperatore [...] determinazione per un'applicazione continuata agli affari di Stato, cui invece costringere gli ebrei all'ascolto della predica in chiesa) gli ebrei, il cui mascherati, e dove pure, come s'apprende da una lettera di Morel del 4 genn. 1681, ci si era ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] e non si facevano visite neppure agli scarsi e lontani parenti, alcuni dei perseguitati, massime se ebrei, li soccorresse quand' Polverini negli scritti citati nel testo. Cfr., altresì, la lettera di V. Ehrenberg, in Riv. stor. ital., LXXXII ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...