PUJATI, Giovanni Pietro Paolo
Marco Rochini
PUJATI, Giovanni Pietro Paolo (in religione Giuseppe Maria). ‒ Nacque a Polcenigo il 3 agosto 1733, terzo di sette figli nati dall’unione tra Giuseppe Antonio, [...] ebrei, in cui sostenne che la conversione degli ebrei Cuore.
La vicinanza agli ambienti del riformismo religioso un amico sul metodo di studiare, 1778); ms. A, 1889, f. 3 (lettera all’abate don Girolamo Alchini); ms. A, 1892 (Accademia del P.D.G. M ...
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MAIMONIDE
PPiero Morpurgo
Moise o Moshè ben-Maimon (abbreviato Rambam), o in arabo Mousa Ibn Maymoun, noto anche come M., talmudista, filosofo, medico, esegeta di famiglia rabbinica, nacque a Cordova [...] del manoscritto è fitto di esortazioni agli studi. In primo luogo si F. Rosner, Haifa 1984-1995; Maimonide, Lettera sull'astrologia, a cura di E. Loewenthal, pp. 173-224; C. Colafemmina, Federico II e gli ebrei, in Federico II e l'Italia, a cura di C ...
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DELLA TORRE, Lelio Hillel
Riccardo Di Segni
Nacque a Cuneo l'11 genn. 1805.
La famiglia paterna era di discendenza sacerdotale, anche se l'attributo di "Kohen", sacerdote, non compariva nel cognome [...] mostrò subito spiccata attitudine agli studi ebraici tradizionali, LVI (1971), 34, p. 3;Y.Colombo, Una lettera inedita di L. D. a Adolphe Crémieux, in La S. Reggio e l'illuminismo ebraico, in Gli ebrei a Gorizia e a Trieste tra "Ancien Règime ed ...
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MOSE da Rieti
Anna Esposito
MOSÈ da Rieti (Moses ben Isaac). – Nacque a Rieti nel 1388 da Gaio (Isaac), probabilmente un banchiere, e qui trascorse la sua giovinezza fino al momento in cui intraprese [...] artium et medicine doctori magistro Moisi ebreo de Reate nunc Narnee commoranti». Nella lettera Mosè – per il quale fu filosofici e medici (è noto anche come autore di un commentario agli Aforismi di Ippocrate), Mosè fu poeta, imitatore di Dante e di ...
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CANDIDO
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Presbitero della Chiesa romana, nel settembre del 595 venne nominato dal papa Gregorio I "rector patrimonii beati Petri per Gallias", succedendo ad un patricius Dinamio, morto - od esonerato [...] altri. Nella lettera Quamvis inter medias del 15 apr. 595, inoltre, il papa, raccomandando agli amministratori delle " sulle condizioni di vita di quattro fratelli, schiavi di alcuni ebrei di Narbonne; se ne avesse ravvisata la possibilità, egli ...
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MUCANZIO, Giovanni Paolo
Massimo Ceresa
– Nacque a Roma intorno al 1557. Ebbe tre fratelli, Francesco (m. 1592), Bartolomeo (1548-1629) e Biagio, e tre sorelle, Ottavia, Prudenza e Caterina.
Poiché [...] dispendio di tempo. Lo stesso ribadisce anche nella lettera di dedica al cardinale Odoardo Farnese del ms. e osserva con sorpresa che gli ebrei non erano costretti a portare alcun segno Anche di Varsavia, città allora agli inizi del suo sviluppo, ...
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PERPIGNANO
A. Cubeles i Bonet
(franc. Perpignan; catalano Perpenyà, Perpinyà; Perpinianum nei docc. medievali)
Città della Francia meridionale, capoluogo del dip. Pyrénées-Orientales e centro principale [...] riferimento nelle fonti data soltanto al 927: in una lettera è menzionata una villa Perpinianum quale piccola località a carattere appare particolarmente significativa agli inizi del sec. 14°, anche per l'opera di maestri ebrei come Salomon Ben- ...
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MARTINOZZI, Anna Maria
Benedetta Borello
– Nacque a Roma nel 1637, dal conte Girolamo e dalla sua seconda moglie, Margherita Mazzarino, sorella maggiore del futuro cardinale Giulio. Il nonno della M. [...] da sifilide, tanto che in una lettera il cardinale avrebbe auspicato una sana vita rigoroso e devoto. Il principe spiccò agli occhi dei contemporanei per la vita da una chiara avversione contro protestanti ed ebrei, ma anche contro la politica di ...
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DONÀ (Donati, Donato), Francesco
Paola De Peppo
Nacque a Venezia il 4 apr. 1744 dal patrizio Nicolò di Francesco, del ramo del rio della Sensa, e da Maria Vendramin. Fu attentamente seguito dal padre [...] savi: dopo essere stato savio agli Ordini, il gradino iniziale concesso fu discussa la ricondotta degli ebrei, il D. fu Querini, Ultima verba, s.n.t. [Venezia 1793], p. 66 (lettera del D. ad Anzolo Querini, Padova, 15 ott. 1792).
Arch. ...
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FRANCESCO da Meleto
Vanna Arrighi
Nacque a Bologna nel 1449 dal mercante fiorentino Niccolò di Piero e da una schiava circassa di nome Caterina, poi emancipata.
Il padre, titolare di un'impresa commerciale [...] intraprendere discussioni teologiche con musulmani e soprattutto con ebrei; il risultato di queste disquisizioni fu la presente agli incontri romani tra F. e il Quirini; conterraneo e confratello di quest'ultimo, il Giustiniani, in una lettera ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...