BELLEZIA, Giovanni Francesco
Valerio Castronovo
Nato nel 1602 in Torino, figlio del giureconsulto Gaspare, si addottorò in legge nel 1622. Lettore presso l'Ateneo di Torino, dal 29 sett. 1625 decurione [...] oltre che funzionario scrupoloso e sensibile agli interessi pubblici (risolutivo fu il ad assumere l'ufficio di conservatore generale degli ebrei; l'ii giugno 1657 lo designò infine a 14 ott. 1670 è una sua lettera al duca con la quale, designando ...
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REBIBA, Scipione
Elena Bonora
REBIBA, Scipione. – Nacque il 3 febbraio 1504 a San Marco d’Alunzio (Messina), nella diocesi di Patti, secondogenito di Francesco e della nobile Antonia Filingeri dei conti [...] Carnesecchi, valdesiano e legato agli «spirituali», conclusosi con la grandi e cardinali vivi e morti» (lettera a Borromeo, cit. in Pagano, 1991 condanna e riconciliazione, in Zakhor. Rivista di storia degli ebrei d’Italia, V (2001-2002), pp. 41, ...
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LIPPOMANO, Luigi (Aloisio, Alvise)
Alexander Koller
Nacque a Venezia nel 1496, figlio illegittimo del banchiere veneziano Bartolomeo, unitosi in matrimonio nel 1488 con Orsa Giustinian. La madre probabilmente [...] da Roma dopo il sacco. In una lettera al cugino vescovo descrisse la misera situazione economica Łazęcka e diversi ebrei a Sochaczew e Plocia pp. 130-134, 201-208, 260-267; Id., Il processo agli eretici veronesi nel 1550: s. Ignazio di Loyola e L. L ...
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GIGLI, Lorenzo
Giuseppe Izzi
Nacque a Brescia il 23 ott. 1889 da Carlo e Stella Lola.
Il padre, di antica famiglia comitale originaria di Rovato, era operosamente inserito nelle molteplici attività [...] del 19 febbr. 1924, comparve una lunga lettera del G. su La libertà, in cui sia pure con minor spazio rispetto agli anni precedenti.
Ma l'operosità del pp. 663 s.; R. De Felice, Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, Torino 1993, p. 255; Id ...
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Filippo IV re di Francia detto il Bello
Simonetta Safffiotti Bernardi
Figlio di Filippo III l'Ardito e di Isabella d'Aragona, nacque nel 1268 a Fontainbleau, dove morì nel 1314; quarto dei Filippi discesi [...] 'Inghilterra e con quello di Aragona in aiuto agli Angioini di Napoli (per quanto questa guerra, rimprovera nella sua lettera ai cardinali italiani si appoggia Alcimo per farsi eleggere sommo sacerdote degli Ebrei [I Machab. 7] è utilizzato da D. ...
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DELLA SCALA, Antonio
Gigliola Soldi Rondinini
Figlio naturale di Cansignorio, signore di Verona e Vicenza e di una certa Margherita dei Pittati (A. Cartolari, G. De Stefani), nacque intorno al 1363 [...] il Landau, ed il loro passaggio agli Scaligeri, siano stati determinanti per l ma anche ad impegnare presso alcuni ebrei veneziani gioielli ed oggetti preziosi per ed uscito quindi allo scoperto con la lettera di sfida indirizzata al D. il 21 ...
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CONTEGNA, Pietro
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Nacque nel 1670 circa, secondo quanto afferma il suo biografo, L. Giustiniani, ad Arienzo, in provincia di Caserta, feudo dei Carafa duchi di Maddaloni, dei quali fu al servizio in [...] a Barcellona (allora in mano agli Imperiali) alla corte di Carlo d'Asburgo, benché da una lettera di Gianvincenzo Gravina del 26 giugno arcivescovo di Napoli ed uno al C., come delegato degli ebrei.
Nel medesimo magistrato il C. fu anche preposto a ...
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UZIELLI, Gustavo
Anna Guarducci
– Nacque a Livorno il 29 maggio 1839 da Sansone (v. la voce in questo Dizionario) e da Marianna Foà.
Apparteneva a una facoltosa famiglia israelitica, colta e di tradizione [...] da problemi di natura nervosa, che nel 1905 sposò il pediatra ebreo Umberto Franchetti ed ebbe un figlio di nome Piero).
Fino al giustizia a proposito delle inondazioni del Veneto. Lettera di Gustavo Uzielli agli operai italiani (Roma 1882); La crisi ...
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DELLA TORRE, Ludovico
Carla Casagrande
Nacque a Verona da Domenico e da una Paola nella prima metà del sec. XV.
L'ambiente familiare pare presentarsi propizio alla futura vocazione del D.: la madre, [...] vescovo, datata 10 febbr. 1492, e un'altra lettera del D. ai governatori del Monte di Mantova ai quali usura. Il secondo articolo controbatte agli argomenti del libello avversario che e sicuro strumento contro gli ebrei, quanto di giustificare il ...
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LANDRIANI (da Landriano), Francesco
Maria Nadia Covini
Figlio di Beltrame, apparteneva a uno dei rami più cospicui della "magna domus Landrianorum" (così la definì Enea Silvio Piccolomini), illustre [...] , come la giurisdizione sugli ebrei del Ducato, i salvacondotti rivolta un'altra offerta di matrimonio agli Este. Solo in estate il Stato di Milano, Sforzesco, 21; 667 (lettera del L. del 7 sett. 1456); 1101 (lettera di G. Simonetta, 15 genn. 1492); ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...