JACOVACCI (Jacovazzi, Jacobacci, Giacovazzi, de Jacobatiis), Domenico
Rotraud Becker
Nacque a Roma, probabilmente il 2 luglio 1444, da Cristoforo, di famiglia nobile residente nel rione S. Eustachio, [...] facilitare la cristianizzazione degli ebrei, dovessero essere vietati l'opera dello J. si riferisce agli argomenti sia dei sostenitori della tesi s.; IX, ibid. 1721, col. 351; G. Marini, Lettera al chiar.mo mons. G. Muti Papazurri già Casali, nella ...
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DE VECCHI, Fabio
Marina Caffiero
Nacque a Siena il 22 genn. 1745 in una ricca famiglia del patriziato locale, da Giuseppe e da Maria Maddalena Rucellai.
Compiuti i primi studi nella città natale, entrò [...] contrario ai riformatori ecclesiastici e favorevole agli ex gesuiti, l'atmosfera romana sulla conversione degli ebrei al cristianesimo, Roma, emarginato ma non perseguitato, nel 1820 (secondo una lettera di Degola, in Codignola, Carteggi, III, p. 512 ...
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GERALDINI, Angelo
Jürgen Petersohn
Figlio primogenito di Matteo e di Elisabetta Gerarda, nacque ad Amelia, presso Terni, il 28 marzo 1422, da una famiglia appartenente al locale patriziato. Il padre, [...] nei confronti degli ebrei.
All'inizio della Napoli, ignorando le rivendicazioni concorrenti degli Angiò.
Agli anni della sua presenza in Francia (1458 lotta da un mandato imperiale e da una lettera pontificia. Ciononostante, Sisto IV lasciò i legati ...
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VITTORE I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Eusebio di Cesarea (in Historia ecclesiastica V, 22) data l'accesso di V. all'episcopato nel decimo anno di Commodo, cioè nel 189, ma nel Chronicon lo pone [...] 1-8). Da uno dei frammenti di questa lettera, indirizzata da Policrate a V., risulta che era Pasqua nel primo mese come gli ebrei. Conviene ricordare a questo proposito poter scomunicare chi non si atteneva agli usi liturgici della maggior parte ...
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QUERINI , Vincenzo
Giuseppe Trebbi
QUERINI (Quirini), Vincenzo (in religione Pietro). – Nacque a Venezia nella seconda metà del 1478 (o forse nel 1479). Era figlio del patrizio veneziano Girolamo (quondam [...] la conversione o l’espulsione degli ebrei; la crociata contro i musulmani; 30 luglio ai Capi dei Dieci una violenta lettera, cui erano allegate copie di due missive X (1513), Genova 2005; S. Dall’Aglio, L’eremita e il sinodo. Paolo Giustiniani e ...
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BOMBERG, Daniel
Alfredo Cioni
Nacque ad Anversa non prima del 1483, primogenito di un Cornelius, ricco mercante di quella città. Come era consuetudine nelle famiglie dell'alta borghesia fiamminga e [...] ad Alvise Bragadin (lettera riferita dal Wolf): "il Bomberg vuol smetter di stampare, con danno degli ebrei: le sue edizioni fu terminata nel 1554. Contro ogni legge e giustizia agli eredi del B. furono sequestrati e implacabilmente distrutti tutti ...
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FASOLO (Faseolo, Faseoli), Angelo
Paolo Cherubini
Nacque a Chioggia (Venezia) nel 1426 da Giovanni, notaio e procuratore della cattedrale di Chioggia, città di cui la famiglia era originaria. Non si [...] . 1476 scrisse al Barbo una lunga lettera in cui, oltre agli aspetti economici ed amministrativi concernenti il patriarcato alcuni fedeli, di riti sacrificali pasquali da parte degli ebrei di Trento: sebbene quest'incarico lo tenesse occupato fino al ...
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RUFFINELLI, Venturino
Franco Pignatti
– Originario di Brescia, cominciò a esercitare l’arte tipografica a Venezia nel 1534. La nascita bresciana si ricava da un avviso da lui stampato a Mantova nel [...] stati già spediti da Venezia. Da una lettera di Agnello a Calandra del 15 marzo cui il privilegio stava per essere concesso agli Osanna, come in effetti avvenne il p. 173) per avere stampato un Lunario ebreo e «un’historietta di ciarlatani d’un foglio ...
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Savonarola, Girolamo
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
Nato a Ferrara nel 1452, nipote di Michele (→ Savonarola, Michele), entrò nell’ordine domenicano nel 1475. Fu lettore a S. Marco, in Firenze, [...] invidi e quegli che si opponevano agli ordini
suoi (§§ 19-20).
Insomma che io ho narrati»; oppure l’inciso in una lettera a Francesco Vettori (26 ag. 1513, Lettere, p non solo latini ma greci ancora ed ebrei, da sperare avessino a essere lo ornamento ...
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PINCHERLE, Alberto
Paolo Vian
PINCHERLE, Alberto. – Nacque a Milano il 15 agosto 1894, in una famiglia ebraica, da Arturo, imprenditore nel campo della pellicceria, e da Emilia Stucovitz. Trasferitosi [...] cura di M. Niccoli, 1964, p. 214; e la lettera di Buonaiuti ad Arturo Carlo Jemolo del 4 agosto 1928, in che pure continuò sino agli anni Quaranta a collaborare 1033; A. Ventura, Il fascismo e gli ebrei. Il razzismo antisemita nell’ideologia e nella ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in forma legale, di fronte ad altri, di fare...
marrano1
marrano1 (ant. marano) agg. e s. m. [dallo spagn. marrano, propr. «porco», prob. dall’arabo màḥram (volg. maḥràn) «cosa proibita»]. – In origine, titolo ingiurioso rivolto dagli Spagnoli, durante il medioevo, ai musulmani e agli ebrei...